L'avvocato barlettano Angelo Cascella, Arbitro del T.A.S. di Losanna, racconta "la sua Londra"

Excursus storico-economico sui Giochi Olimpici appena conclusi

lunedì 13 agosto 2012
A cura di Luca Guerra
Si è appena conclusa la trentesima edizione dei Giochi Olimpici di Londra. L'importanza dell'evento è stata straordinaria, basti pensare che il simbolo delle Olimpiadi, i cinque anelli incrociati, è il più conosciuto del mondo dopo la croce cristiana. La cerimonia di inaugurazione dei Giochi è stata seguita da oltre il 50% della popolazione del pianeta. La finale dei 100 metri maschili di atletica leggera, con la avvincente vittoria di Bolt, è stata seguita da oltre 2 miliardi di persone.

Sin dalla loro nascita Olimpiadi hanno svolto un ruolo importante nella società, avendo la finalità di promuovere la pace e la fratellanza fra i popoli, tanto che, durante la loro disputa quadriennale, ai tempi dell'antica Grecia, era addirittura prevista la cosiddetta "tregua olimpica", con l'interruzione delle guerre. Il ruolo delle Olimpiadi era, quindi, quello di promuovere un linguaggio universale di pace, di aggregazione, di integrazione razziale e di promozione dei diritti umani. Col tempo, loro malgrado, i Giochi hanno poi assunto un ruolo politico e sociale. E' rimasto nella storia il famoso gesto di protesta con il "guanto nero" mostrato da Tommie Smith dopo aver vinto la gara dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico stabilendo il nuovo record del mondo. Quella orgogliosa ostentazione rappresentava la lotta contro il razzismo che colpiva in America le persone di colore. Le Olimpiadi di Monaco del 1972 vengono ricordate per le uccisioni di atleti israeliani da parte di un commando di palestinesi introdottisi nel villaggio olimpico. A loro volta le Olimpiadi di Mosca del 1980 e di Los Angeles del 1984 furono caratterizzate dal boicottaggio degli atleti statunitensi e russi. Del significato storico ed economico dei Giochi Olimpici appena terminati, che hanno visto 28 medaglie per l'Italia, abbiamo parlato con uno dei nove membri italiani del Tribunale Arbitrale Sportivo (T.A.S.) di Losanna, l'avvocato barlettano Angelo Cascella, in una esclusiva intervista.

Quanto resta l'elemento di unitarietà tra popoli nell'accezione di spirito olimpico, avvocato Cascella?
Le Olimpiadi sono uno straordinario elemento di aggregazione fra i popoli che, a volte, hanno relazioni solo nello sport e non nella politica. Il numero di paesi aderenti al CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che è l'Ente che gestisce ed organizza lo sport mondiale ed olimpico, è, infatti, superiore a quello dei paesi che aderiscono all'ONU. Negli ultimi tempi i Giochi Olimpici e lo sport in generale hanno in parte perso quel ruolo iniziale di linguaggio universale di integrazione per trasformarsi sempre più in un fenomeno economico. Oggi lo sport riveste un ruolo importante nell'economia di ciascun paese: nella sola Unione Europea vi sono circa 15.000.000 di lavoratori impiegati nel comparto sportivo, pari al 5,4% della forza lavoro, con circa 500 milioni di euro di fatturato dell'indotto sportivo.

Abbiamo parlato di costi: molti studiosi di settore hanno individuato in Atene 2004 l'avvio del default greco. Esiste lo stesso rischio-recessione per Londra?
L'organizzazione delle Olimpiadi di Londra ha sostenuto dei costi spaventosi, il doppio di quanto preventivato. In compenso, le televisioni di tutto il mondo hanno sborsato costi ingentissimi per accaparrarsi i diritti televisivi del Giochi Olimpici, i biglietti per assistere agli incontri sono andati a ruba, centinaia di milioni di persone hanno quotidianamente assistito alle gare e gli sponsors hanno investito cifre colossali per acquistare spazi pubblicitari e lanciare i propri prodotti.

L'atleta è sempre più una star. Come è cambiato il loro modo di relazionarsi con pubblico e sponsors anche durante i Giochi Olimpici?
Ormai quel che conta è solo il business ed al centro di tutto vi è l'atleta di successo che, oramai, come veicolo promozionale, ha soppiantato attori e cantanti e, proprio per questo motivo, è ricercato dalle aziende che sono disposte ad investire grandi somme pur di accaparrarsene l'immagine. Per ogni atleta la vittoria olimpica rappresenta il massimo traguardo cui poter ambire, l'apice del proprio successo, il coronamento di anni ed anni di duri sacrifici ma anche la possibilità di ricevere benefici economici dalla sottoscrizione di contratti di sponsorizzazione ottenuti grazie al successo di immagine ottenuto.

La spasmodica ricerca del successo può portare l'atleta ed il suo entourage a cercare la vittoria con ogni mezzo, anche illecito, come dimostrano i numerosi casi di doping registrati anche in questi giorni, uno dei quali ha riguardato anche un noto atleta azzurro. Come contrastare gli interessi economici vigenti in materia?
Proprio per gli enormi interessi economici legati all'importanza del risultato sportivo, infatti, la ricerca del doping e sempre più frequente. Medi ci senza rispetto per i pazienti e per le regole deontologiche, aziende farmaceutiche e personaggi senza scrupoli, spesso legati ad associazioni malavitose, investono energie e denaro nel doping che, oramai, ha raggiunto livelli scientifici inimmaginabili. Nuovi farmaci, sempre più difficili da rintracciare nelle analisi fatte agli atleti, vengono testati per alterare le prestazioni degli atleti.

Un altro aspetto preoccupante da tenere in considerazione è l'aumento del numero delle persone che fanno uso del doping: agli atleti professionisti si sono spesso aggiunti i frequentatori delle palestre, gli sportivi dilettanti e, perfino, i ciclisti della domenica, a volte pensionati. Costoro, senza alcuna assistenza medica, ma con il semplice passaparola, acquistano via internet sostanze dopanti, con gravi rischi per la propria salute. Come si combatte il doping per lei?
Per combattere il doping sarebbe necessaria una forte volontà che invece è mancata proprio in quegli organismi che sono preposti a lottare contro questa piaga. Servono, inoltre, grandi somme per effettuare i controlli in quanto sono sempre maggiori gli investimenti nel doping. Le tracce dell'uso di un prodotto dopante, infatti, per la loro natura esogena, permangono nell'organismo dell'atleta per pochi giorni. Occorrerebbero, invece, maggiori controlli a sorpresa, sia nei giorni immediatamente precedenti alla manifestazione che nei mesi antecedenti, oltre che l'irrogazione di ancor più dure sanzioni civili, penali e sportive nei confronti dei trasgressori, con immediata radiazione dell'atleta colto in flagrante.

La speranza è che lo spirito olimpico prevalga sempre e come sempre su questa nera ombra, per l'amore e la passione per lo sport di centinaia di milioni di persone nel mondo...
(Twitter: @GuerraLuca88)