"L’angolo del capitano”, puntata numero 13: l’editoriale di Savino Daleno

La vecchia bandiera biancorossa commenta il ko di Viareggio e la "rivoluzione biancorossa"

martedì 18 dicembre 2012 13.11
E' composto da volti "storici" del Barletta Calcio il gruppo di editorialisti sportivi di Barlettalife.it. Oltre all'ex presidente Francesco Sfrecola, al quale è affidato il commento sul pre-partita di ogni match del sodalizio di via Vittorio Veneto, oggi, come si verifica da settimane e per tutti i post partita fino al termine del campionato, tocca ad un ex-capitano storico della formazione biancorossa, Savino Daleno. Molto legato all'ambiente biancorosso, Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso; quest'estate si era anche allenato con il club, prima di firmare con il Terlizzi, formazione di Eccellenza. Ora sulle colonne virtuali di Barlettalife.it parte un appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". Questa settimana il carismatico mediano commenta la pesante sconfitta patita in quel di Viareggio, che condanna il Barletta all'ultimo posto in classifica. Non mancano riflessioni in merito al cambio di tecnico e ai futuri scenari di mercato e non solo:

«Forse questa è stata la delusione più grande di tutto il girone d'andata. È stata una partita dove, se lo possiamo dire, la squadra quasi non si è presentata in campo. Avevamo di fronte una squadra modesta nonostante i venti punti in classifica. Possiamo dare le colpe a tutti, ma è anche ora che i giocatori si diano una mossa dal punto di vista caratteriale. Il Barletta non può continuare ad andare su tutti i campi del girone B della Prima Divisione e prendere schiaffi a destra e a sinistra. Penso che ora debbano tirar fuori l'orgoglio e anche un pizzico di personalità, altrimenti anche loro non possono più sottrarsi alle loro responsabilità. Quelli visti a Viareggio sono dati preoccupanti. Abulica in fase offensiva, ballerina in fase difensiva, in pratica la squadra non si è presentata. La rabbia è proprio questa. Domenica scorsa è stata buttata a mare una prestazione che era su un piatto d'argento, adesso a Viareggio offriamo una prestazione che definire incolore è poco. Ecco perché, pur ammettendo le responsabilità di Pavone, Novelli e Stringara e della società stessa, è pur vero che i giocatori si devono dare una mossa. Parliamo di una squadra ultima in classifica, con 7 punti in tutto il girone d'andata. I giocatori non possono più nascondersi, devono capire anche loro che Barletta è una piazza importante, che non sono venuti qui a fare, a quanto pare, solo ed esclusivamente le vacanze».

«Ogni momento per rivoluzionare l'assetto tecnico poteva essere quello giusto, ogni momento può essere quello sbagliato. Adesso la verità è che la classifica è talmente brutta che bisogna porvi rimedio in qualsiasi modo. Se il Barletta continua ad offrire queste prestazioni, vuol dire che si è sbagliato proprio tutto ad inizio stagione. Non c'è niente da salvare, non c'è nessuno che si può sottrarre alle proprie responsabilità, a partire dal presidente fino all'ultimo giocatore che compone la rosa. Forse è vero che qualche giocatore non è all'altezza della situazione, però credo che a questo si può sopperire con il carattere e l'orgoglio. Non bisogna certo avere paura di giocare la domenica. Offrire una prestazione come quella di ieri fa veramente male all'orgoglio dei tifosi barlettani».

«Un innesto per reparto secondo me assolutamente non basta. Anche perché non risolveremmo tutti i nostri problemi. Non è che un difensore può risolvere i problemi dell'intero reparto difensivo, così come un attaccante non può risolvere da solo tutte le partite. Secondo me c'è bisogno di 4-5 giocatori. Se vogliamo, ora che sono andati in discussione anche i portieri, sarebbe necessario l'arrivo di un altro estremo difensore. I portieri hanno meno responsabilità. Pane credo sia all'altezza della situazione, nonostante molti tifosi siano frettolosi nel dargli dei giudizi. Forse Liverani non è ancora pronto. Affiancherei a Pane, come già fatto l'anno scorso, un portiere d'esperienza che possa farlo crescere ulteriormente. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un ragazzo di soli 22 anni alla terza stagione in Lega Pro. Se non avesse avuto le qualità per far parte di una squadra di Prima Divisione, non avrebbe giocato. Invece, credo che sia all'altezza, bisogna non confondere le idee ai portieri, perché questo è un ruolo molto delicato. Bisogna dare fiducia all'estremo difensore una volta scelto quello titolare. Anche perché non abbiamo portieri esperti: creare confusione non porta certo benefici a tutta la retroguardia».

«Ora torna Novelli, in pratica siamo tornati indietro. La società aveva giudicato male perché l'aveva esonerato e ora fa un passo indietro. Credo che si possa ripartire dalla voglia di rivincita che ha l'allenatore. Questo è un motivo per credere che il Barletta possa riuscire a salvarsi. Ma non dimentichiamoci che a questo vanno aggiunti 4-5 giocatori di personalità, che conoscono la categoria. È finito il tempo delle scommesse. Continuo a dire da anni che a Barletta di scommesse in organico se ne possono fare due o tre e non 25».

«Domenica arriva il Benevento. Speriamo che dopo le mille delusioni del 2012, arrivi una piccola soddisfazione per passare un Natale più sereno. Si spera che arrivi un risultato positivo, che non risolve comunque la situazione di classifica del Barletta. Non è che vincendo o pareggiando siamo salvi o è finita la stagione. Però spero che almeno i ragazzi ci mettano cuore, coraggio e personalità per portare a casa un risultato positivo. Ripartiamo almeno da un risultato positivo, poi bisogna porre i giusti correttivi per sperare di raggiungere, perché non è detto che ci si arrivi, la tanto sospirata salvezza».


Savino Daleno