"L’angolo del capitano”, puntata numero 12: l’editoriale di Savino Daleno
La vecchia bandiera biancorossa commenta il complesso momento dopo Barletta-Carrarese 2-2
martedì 11 dicembre 2012
2.31
E' composto da volti "storici" del Barletta Calcio il gruppo di editorialisti sportivi di Barlettalife.it. Oltre all'ex presidente Francesco Sfrecola, al quale è affidato il commento sul pre-partita di ogni match del sodalizio di via Vittorio Veneto, oggi, come si verifica da settimane e per tutti i post partita fino al termine del campionato, tocca ad un ex-capitano storico della formazione biancorossa, Savino Daleno. Molto legato all'ambiente biancorosso, Daleno ha militato in due epoche nelle fila del Barletta, prima tra il 1995 e il 1997 quando aveva vestito la maglia del Barletta nel campionato di Eccellenza, mentre tra il 2006 e il 2009 era stato il capitano, conquistando anche la promozione dalla serie D alla C2 grazie a un ripescaggio. 133 presenze e 8 reti per lui in biancorosso; quest'estate si era anche allenato con il club, prima di firmare con il Terlizzi, formazione di Eccellenza. Ora sulle colonne virtuali di Barlettalife.it parte un appuntamento editoriale fisso che lo vede settimanalmente protagonista, "L'angolo del capitano". Questa settimana il carismatico mediano commenta l'ennesima delusione stagionale, il 2-2 interno contro la Carrarese che ha lasciato i biancorossi in ultima posizione con i toscani e il Sorrento:
"Voglio esordire con un doveroso ricordo. Voglio onorare la memoria di mister Mauro Lagrasta: mi unisco al dolore che ha colpito il Barletta Calcio e la famiglia di mister Lagrasta, alla quale vanno le più sentite condoglianze. Dobbiamo però parlare anche di calcio: la partita di domenica sembrava poterci regalare la prima vittoria casalinga, ma ancora una volta non è stato così. Siamo mancati quanto a personalità e determinazione nel secondo tempo. Domenica ero al "Puttilli": sembrava potessimo finalmente portare a casa la partita e vederla sfumare così fa male. Io ho un solo desiderio: commentare le vittorie del Barletta, nel girone di andata questo è capitato una sola volta sin qui, troppo poco, davvero troppo poco.
La partita contro la Carrarese è stata seguita anche dal convulso post-partita, con l'incontro tra il ds Pavone e i tifosi biancorossi. Credo che il tempo del direttore qui a Barletta sia finito: tutto è legato ai risultati, quelli che sin qui il Barletta non ha messo a segno. I risultati non stanno dando ragione a lui e a chi ha deciso di intraprendere con lui questa strada: dopo Novelli, è lui il nuovo indiziato per il cattivo rendimento della squadra. La posizione di mister Stringara è certamente legata a quella di Peppino Pavone. L'addio di Stringara dovrebbe essere conseguente a quello di Pavone: bisognerà vedere se poi il Barletta inteso come società potrebbe accettare le duplici dimissioni.Mi dispiace per il malore che ha colpito il presidente Tatò: so di andare controcorrente, ma questo testimonia quanto il presidente tenga al Barletta. In passato sono stati contestati altri presidenti che avevano fatto bene, può capitare che le contestazioni ci siano quando la squadra è ultima in classifica.
Io mi auguro solo che se il presidente resterà alla guida della squadra, metta mano al portafogli a gennaio per colmare le lacune di questa squadra, in particolare dal punto di vista caratteriale. Una politica intrapresa già con l'arrivo di Allegretti, che nei 180 minuti in campo tra Prato e Carrarese ha già dimostrato di essere calciatore di altra categoria, mostrando una netta differenza di carisma e personalità rispetto al resto della squadra. Oltre ad Allegretti servono però altri innesti. Occorre inoltre risolvere il rebus-portiere. Alla fine dell'anno solare e del girone di andata mancano due partite, contro Viareggio e Benevento: anche con due vittorie, i punti sarebbero 13 al giro di boa, pochi per credere alla salvezza diretta. Credo davvero poco alla salvezza diretta oggi, a meno che la squadra non sia rivoltata come un calzino a gennaio. Verosimilmente, sarà necessario lottare per un migliore piazzamento nella griglia-playout".
Savino Daleno
"Voglio esordire con un doveroso ricordo. Voglio onorare la memoria di mister Mauro Lagrasta: mi unisco al dolore che ha colpito il Barletta Calcio e la famiglia di mister Lagrasta, alla quale vanno le più sentite condoglianze. Dobbiamo però parlare anche di calcio: la partita di domenica sembrava poterci regalare la prima vittoria casalinga, ma ancora una volta non è stato così. Siamo mancati quanto a personalità e determinazione nel secondo tempo. Domenica ero al "Puttilli": sembrava potessimo finalmente portare a casa la partita e vederla sfumare così fa male. Io ho un solo desiderio: commentare le vittorie del Barletta, nel girone di andata questo è capitato una sola volta sin qui, troppo poco, davvero troppo poco.
La partita contro la Carrarese è stata seguita anche dal convulso post-partita, con l'incontro tra il ds Pavone e i tifosi biancorossi. Credo che il tempo del direttore qui a Barletta sia finito: tutto è legato ai risultati, quelli che sin qui il Barletta non ha messo a segno. I risultati non stanno dando ragione a lui e a chi ha deciso di intraprendere con lui questa strada: dopo Novelli, è lui il nuovo indiziato per il cattivo rendimento della squadra. La posizione di mister Stringara è certamente legata a quella di Peppino Pavone. L'addio di Stringara dovrebbe essere conseguente a quello di Pavone: bisognerà vedere se poi il Barletta inteso come società potrebbe accettare le duplici dimissioni.Mi dispiace per il malore che ha colpito il presidente Tatò: so di andare controcorrente, ma questo testimonia quanto il presidente tenga al Barletta. In passato sono stati contestati altri presidenti che avevano fatto bene, può capitare che le contestazioni ci siano quando la squadra è ultima in classifica.
Io mi auguro solo che se il presidente resterà alla guida della squadra, metta mano al portafogli a gennaio per colmare le lacune di questa squadra, in particolare dal punto di vista caratteriale. Una politica intrapresa già con l'arrivo di Allegretti, che nei 180 minuti in campo tra Prato e Carrarese ha già dimostrato di essere calciatore di altra categoria, mostrando una netta differenza di carisma e personalità rispetto al resto della squadra. Oltre ad Allegretti servono però altri innesti. Occorre inoltre risolvere il rebus-portiere. Alla fine dell'anno solare e del girone di andata mancano due partite, contro Viareggio e Benevento: anche con due vittorie, i punti sarebbero 13 al giro di boa, pochi per credere alla salvezza diretta. Credo davvero poco alla salvezza diretta oggi, a meno che la squadra non sia rivoltata come un calzino a gennaio. Verosimilmente, sarà necessario lottare per un migliore piazzamento nella griglia-playout".
Savino Daleno