Il presidente del Barletta Tatò interviene sulla questione-stadio

Le dichiarazioni del numero uno biancorosso

martedì 24 maggio 2011
A cura di Luca Guerra
Il Barletta torna sulla querelle-"Puttilli". Stavolta è stato il numero uno del club di via Vittorio Veneto, il presidente Roberto Tatò, a richiamare in causa l'annosa questione che vede opposti la squadra della città della Disfida e il Comune di Barletta. Ecco le parole rilasciate dal patron biancorosso sul sito ufficiale della squadra:

"A mio avviso -dice Tatò- abbattere le vetrate, allargare il fossato e comprare 3.000 seggiolini porterebbero solo ad uno spreco inutile di denaro tra l'altro pubblico. Sarebbe, inoltre, un errore soffermarsi solo sulla mancanza di visibilità delle gare che purtroppo non è l'unico problema che riguarda il nostro stadio. Poi c'è il capitolo che riguardala pista di atletica, che è il fulcro di questa annosa vicenda. Lungi dal sottoscritto vietare o limitare la possibilità di fare atletica ai miei concittadini, specie a quelli più giovani, ma queste attività non si possono consentire di farle in una struttura non a norma e sulla quale sono autorizzate ad accedere 24, ripeto ventiquattro persone, molte delle quali provenienti da fuori città. A tal proposito sarebbe opportuno ascoltare il parere di Pietro Mennea. Il nostro concittadino al quale è legato il picco più alto dello sport della nostra città. Per molto tempo Mennea si è allontanato dalle questioni che riguardavano lo sport cittadino e della pista in particolare.

La proposta del Barletta è da sempre molto chiara e facilmente realizzabile. Noi, come società-
insiste il patron biancorosso- continuiamo a proporre i seguenti argomenti: con parte dei soldi da investire a "ritoccare" lo stadio sarebbe più opportuno costruire una pista di atletica in un altro spazio con un'impianto moderno e che darebbe lustro alla città; al "Puttilli" sarebbe possibile aumentare la capienza e renderlo più moderno e funzionale con l'installazione di strutture modulari con l'innalzamento di gradinate in tubolari di possibile costruzione, tra l'altro, nel breve volgere di 60-90 giorni. I fondi che servirebbero a queste modifiche sarebbe possibile, poi, recuperarli attraverso il Credito Sportivo del Coni con un mutuo dal tasso parecchio agevolato. Una proposta, la nostra, che non mi sembra di difficile attuazione, ma funzionale alla godibilità delle partite.

Ebbene, ho invitato più volte, l'amm. comunale a prendere in considerazione la nostra proposta ma ho sempre ricevuto la stessa risposta di rifiuto, ho rispettato i tempi della campagna elettorale ora credo che la nuova giunta deve prendere di petto la questione, organizzando, perchè no, anche una seduta monotematica. Per dimostrare la nostra volontà nel rendere il "Puttilli" più moderno, abbiamo investito, a nostre spese, una somma per rendere il manto erboso più idoneo al campionato che disputa la nostra squadra di calcio. Il mio messaggio è rivolto a tutti i politici in maniera trasversale, e vorrei altresì ricordare che l'esigenza di avere uno stadio bello e funzionale è un'esigenza della città. Sarei curioso, inoltre-
conclude Tatò- di ascoltare il pensiero di molti dei nostri tifosi, che sono sicuro non faranno mancare la loro voce. Per concludere, posso affermare senza nessun problema, che se da parte degli organi costituzionali competenti non dovessero arrivare segnali d'incoraggiamento e che mi accorga di questa stanchevole e irritante indifferenza dell'amm. comunale, potremo rivedere i nostri progetti che come ho più volte ho sottolineato sono quelli di riportare a Barletta il calcio di un certo livello".

Si tratta dell'ennesima presa di posizione ufficiale della società biancorossa, che da tempo mette in evidenza le fatiscenze e le mancanze della struttura del "Puttilli", situazioni che concorrono all'obsolescenza dell'impianto sportivo barlettano. Si attende ora la replica dell'amministrazione comunale.