Il Castello Svevo cornice della manifestazione sportiva "Sicurala 6 Ore"

Intervista al Presidente dell'associazione Enzo Cascella e al Campione Nazionale Giuseppe Mangione

sabato 23 luglio 2016 11.27
A cura di Antonella Filannino
Avrà luogo oggi la seconda edizione della "Sicurala 6 Ore" di Barletta. Si tratta di una gara podistica di ultra maratona, organizzata dall'ASD Barletta Sportiva. L'intera competizione avrà la durata di 6 ore (dalle ore 17,00 alle ore 23,00). I corridori dovranno portare a termine un percorso di circa 1,500 km. La partenza e l'arrivo saranno collocati in Via Carlo d'Asburgo, nei pressi dell'ingresso principale del Castello Svevo. Il vincitore sarà colui che avrà realizzato il maggior numero di giri.

Giovedì pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa che ha visto partecipi il Presidente dell'associazione Barletta Sportiva Enzo Cascella, l'assessore alle politiche per la produzione, l'innovazione e la competitività Giuseppe Gammarota e l'assessore alle politiche della sicurezza, della mobilità e delle risorse umane Michele Lasala. «Attraverso la pedonalizzazione della litoranea Pietro Mennea – afferma l'assessore Gammarota – abbiamo assicurato la completa sicurezza dei numerosi cittadini che sono soliti passeggiare o svolgere attività sportive lungo tale tratto. Dobbiamo valorizzare al meglio la nostra città, per questa ragione sostengo tale iniziativa sportiva.»

Noi di BarlettaViva abbiamo avuto l'opportunità di rivolgere alcune domande al Presidente dell'ASD Barletta sportiva Enzo Cascella e al Campione Nazionale delle 48 ore Giuseppe Mangione.

I partecipanti alla competizione effettueranno un percorso ad anello. Pertanto, essi dovranno circumnavigare il Castello Svevo di Barletta. Per quale ragione è stato scelto tale percorso?
«Abbiamo scelto una delle zone più belle della nostra città. La nostra intenzione è di inserire l'intera competizione all'interno di uno stupenda cornice. I corridori, infatti, gareggeranno al fianco dei maestosi monumenti quali il Castello e la Cattedrale a esso adiacente. I numerosi forestieri, che riverseranno le strade del centro storico, potranno ammirare il nostro patrimonio. Di conseguenza, i locali commerciali presenti in zona, si spera, potranno solo beneficiare di tale iniziativa».

Dunque, durante l'intera manifestazione, sport e cultura saranno in perfetto connubio. Ci può confermare che i forestieri potranno predisporre di visite turistiche?
«I nostri concittadini e i turisti avranno la possibilità di visitare le innumerevoli bellezze che la città ha da offrire. Il nostro scopo è di realizzare una manifestazione sportiva che possa essere allo stesso tempo una manifestazione turistica e culturale».

La città di Barletta è ormai culla di numerosi atleti talentuosi. Pensiamo a Veronica Inglese, la quale parteciperà alle Olimpiadi di Rio 2016, o a Giuseppe Mangione, il vostro Campione Nazionale delle 48 ore. Che cosa potrebbe fare la città della Disfida per valorizzare l'atletica?
«Barletta Sportiva è una delle tante organizzazioni presenti sul nostro territorio. Affinché sia possibile la crescita dei nostri atleti, le istituzioni dovrebbero lavorare sull'impiantistica sportiva che ormai da tempo è stata del tutto dimenticata. Tuttavia siamo fiduciosi. La chiusura al traffico di parte della litoranea "Pietro Mennea" è, infatti, un notevole punto d'inizio per gli amanti dello sport».

A tal proposito, proseguono le polemiche che interessano il campo sportivo "Puttilli" e lo stato in cui esso riversa. Qual è il suo pensiero in merito a tale situazione?
«Speriamo che quanto prima Barletta possa ottenere un adeguato campo sportivo. L'atletica non può e non deve essere dimenticata. Le cosiddette attività sportive minori (che minori non sono in quanto vengono da sempre seguite e amate) non devono essere penalizzate rispetto al calcio».

Al termine della conferenza, l'associazione Barletta Sportiva ha festeggiato la vittoria di Giuseppe Mangione, Campione Nazionale delle 48 ore.

Intervista al campione Giuseppe Mangione
«È stata una gara sofferta – afferma l'atleta Mangione – ma soprattutto emozionante. Il percorso tortuoso e il caldo asfissiante non hanno certo reso semplice la competizione. I momenti di sconforto e crisi sono stati numerosi, ma non mi sono arreso, al contrario di alcuni partecipanti che quasi al termine del primo giorno hanno deciso di abbandonare la gara». Giuseppe si è classificato al secondo posto dell'intera competizione e Campione Nazionale nella sua categoria dei cinquantenni. «In realtà non sono solito solo sul podio. Quando vinco una gara, tutta la mia squadra porta a casa la vittoria».