Il Barletta visto dalla curva: prospettive diverse in salsa biancorossa del pari con il Benevento
Barlettalife commenta in maniera insolita il 2-2 del "Puttilli"
mercoledì 26 dicembre 2012
Nonostante il pareggio raggiunto all 'ultimo secondo dal Benevento, il popolo barlettano può ritenersi soddisfatto della prestazione della propria squadra. Purtroppo il team biancorosso sembra non essere all'altezza della Prima Divisione, e le scelte sbagliate dell'ex diesse pesano come un macigno. Il Barletta è tornato a proporre un buon calcio grazie sopratutto a Raffaele Novelli, dimostrando ancora una volta che le maggiori colpe erano da attribuire a chi la squadra l'ha costruita.
Dopo la debacle di Viareggio, i gruppi organizzati dell curva nord hanno ben pensato di mettere da parte gli atteggiamenti di protesta al fine di garantire alla propria squadra del cuore un maggiore supporto sugli spalti. La curva nord, ancora una volta, ha dato dimostrazione di grande maturità e nell'arco dei 90 minuti non sono mancati i soliti cori e battimani a sostegno dei ragazzi di mister Novelli. La società ha finalmente accolto le richieste dei tifosi ed ha abbassato i prezzi dei biglietti, ciononstante a supportare la squadra c'erano le solite persone, quelle persone che ogni domenica portano il nome della nostra città in tutti gli stadi d'Italia e il giorno dopo sono regolarmente a lavoro, quelle che sacrificano tempo e denaro alla propria famiglia, i veri tifosi del Barletta Calcio.
I capi ultras sono come maestri d'orchestra e agli sgoccioli della seconda frazione fanno intonare alla curva barlettana un coro da brividi: "Che importa se sta arrivando la retrocessione.. che vuoi che sia in ogni categoria, Barletta calcio io non vivo senza te". Come una vera famiglia i tifosi si abbracciano l'un l'altro, alzano le sciarpe al cielo e danno spettacolo sugli spalti dell'impianto. Il messaggio è abbastanza chiaro: la retrocessione non fa paura, nessuna tempesta distruggerà la fede di tutti questi tifosi innamorati follemente dei colori di questa città. Nel frattempo la partita finisce, i giocatori sembrano quasi tristi per non aver potuto regalare ai propri tifosi il primo successo fra le mura amiche, ma la curva intera apprezza l'impegno della squadra e sprona i ragazzi a far di più, a colmare il vuoto lasciato dal talento con il cuore.
[Massimiliano Dipasquale]
Dopo la debacle di Viareggio, i gruppi organizzati dell curva nord hanno ben pensato di mettere da parte gli atteggiamenti di protesta al fine di garantire alla propria squadra del cuore un maggiore supporto sugli spalti. La curva nord, ancora una volta, ha dato dimostrazione di grande maturità e nell'arco dei 90 minuti non sono mancati i soliti cori e battimani a sostegno dei ragazzi di mister Novelli. La società ha finalmente accolto le richieste dei tifosi ed ha abbassato i prezzi dei biglietti, ciononstante a supportare la squadra c'erano le solite persone, quelle persone che ogni domenica portano il nome della nostra città in tutti gli stadi d'Italia e il giorno dopo sono regolarmente a lavoro, quelle che sacrificano tempo e denaro alla propria famiglia, i veri tifosi del Barletta Calcio.
I capi ultras sono come maestri d'orchestra e agli sgoccioli della seconda frazione fanno intonare alla curva barlettana un coro da brividi: "Che importa se sta arrivando la retrocessione.. che vuoi che sia in ogni categoria, Barletta calcio io non vivo senza te". Come una vera famiglia i tifosi si abbracciano l'un l'altro, alzano le sciarpe al cielo e danno spettacolo sugli spalti dell'impianto. Il messaggio è abbastanza chiaro: la retrocessione non fa paura, nessuna tempesta distruggerà la fede di tutti questi tifosi innamorati follemente dei colori di questa città. Nel frattempo la partita finisce, i giocatori sembrano quasi tristi per non aver potuto regalare ai propri tifosi il primo successo fra le mura amiche, ma la curva intera apprezza l'impegno della squadra e sprona i ragazzi a far di più, a colmare il vuoto lasciato dal talento con il cuore.
[Massimiliano Dipasquale]