Il Barletta 1922 alla ricerca dell'equilibrio

Il pari di Locorotondo e gli interrogativi sull'assetto migliore

martedì 19 gennaio 2016
A cura di Adriano Antonucci
Nel calcio, come nella vita la dote dell'equilibrio è una delle migliori. Il pari di Locorotondo contro la Sud Est, che ha spezzato la serie di vittorie del Barletta 1922 fermandola a 3 ha messo in risalto nei commenti del post partita l'ipotesi che la squadra biancorossa manchi di equilibrio tattico nello stare in campo e che con un assetto un po' troppo sbilanciato in avanti sia molto esposto agli attacchi avversari.

Problemi di tattica, ma non solo
Problemi di tattica dunque, ma non solo. È assolutamente innegabile che la migliore prestazione del nuovo corso biancorosso si sia vista con il Molfetta e non è un caso che in quella circostanza il Barletta 1922 sia sceso in campo con un centrocampista in più (Fabiano), autore di una gran partita. Già nelle uscite precedenti, anche quelle vincenti contro Novoli e U.C. Bisceglie si era denotata la difficoltà della squadra di Pizzulli nel cucire gioco (nonostante la grande qualità in campo dalla trequarti in su) ed allo stesso tempo nel non farsi trovare troppo scoperti, ma domenica a Locorotondo si è avuta la maggiore rappresentazione di questo problema. Il match con il Molfetta, vinto e ben giocato aveva lasciato l'impressione che questi difetti fossero superati aldilà del modulo utilizzato ma a Locorotondo è stato fatto un evidente passo indietro. Ovviamente, come detto, il problema non può essere solo di matrice tattica ed è ingiustificabile che una squadra da vertice possa scendere in campo nei primi minuti senza grinta al cospetto di un avversario in crisi di risultati e di identità. Per puntare in alto bisognerà dunque crescere dal punto di vista dell'equilibrio e da quello mentale.

Riprendere la strada senza isterismi
Il pari di Locorotondo è certo un risultato deludente ma rimuginare appare inutile, bisogna riprendere la strada maestra. Alla vigilia di due gare delicatissime come quelle contro Otranto e Gravina, l'unico punto sul quale bisognerà concentrarsi sarà quello di affrontarle al meglio facendo tesoro degli errori. I biancorossi sono in quinta posizione ad un solo punto dal terzetto formato da Atletico Vieste, Casarano ed Altamura perciò è chiaro come tutto sia ancora in gioco. Affrontare i prossimi impegni con tranquillità e raziocinio deve essere la parola d'ordine per tutto l'ambiente che dovrà evitare di lanciarsi in processi sommari contro giocatori che stanno rendendo meno delle proprie possibilità (Lacarra dopo Moscelli è il nuovo spauracchio) e dovrà compattarsi per continuare ad inseguire i sogni di gloria che restano intatti (il Gravina appare ormai irraggiungibile ma le altre sono tutte alla portata) tenendo conto che siamo in un campionato difficile per tutti come testimoniato da risultati a sorpresa che riguardano anche le altre squadre (la sconfitta del Casarano a Leverano fa ancor più rumore del pari dei biancorossi). Ed allora, si vada avanti facendo tesoro degli errori senza indietreggiare di un solo centimetro.