Gli sport “minori” rendono grande Barletta a livello nazionale ed internazionale

La lettera aperta del consigliere regionale Filippo Caracciolo

sabato 5 marzo 2011
Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere regionale del Partito Democratico Filippo Caracciolo, nella quale si pone in evidenza la mancanza di attenzione dei rappresentanti politici nei confronti dei cosiddetti sport "minori":

«A livello sportivo, gli addetti ai lavori distinguono sporti di serie A e sport di serie B. Tale suddivisione è dovuta principalmente al giro economico creato dalle manifestazioni sportive. Perciò sono sport di serie A il calcio, il motociclismo, la Formula 1 e pochi altri, mentre tra i cosiddetti sport "minori" rientrano pallavolo, basket, atletica e tante altre realtà. Barletta pullula di queste realtà che sono minori solo sulla carta. Molte di queste discipline portano in alto il nome di Barletta a livello nazionale ed internazionale. Esempi importanti sono le arti marziali, vedi il titolo mondiale 2010 conquistato dagli atleti del maestro Nino Vaccariello, i cui rappresentanti da anni partecipano costantemente alle manifestazioni a livello nazionale e l'atletica, che sforna da anni grandi talenti, pur non avendo strutture adeguate. Ma ultimamente- spiega il consigliere- altre due discipline rappresentano in maniera costante la nostra città in ambito nazionale ed internazionale, ossia il canottaggio e gli scacchi. In merito alla prima attività si sono distinti due atleti: Pietro Gorgoglione, che due anni addietro ha partecipato a due mondiali di canottaggio, e Paola Piazzolla, che durante il Kinder Skiff dello scorso 13 novembre, svoltosi a Torino, si è classificata seconda su 278 singolisti. Questi atleti, tesserati per la sezione di Barletta della Lega Navale Italiana, fanno già parlare di sé per le loro eccellenti doti remiere. »

«Per quanto riguarda la nobile ed antichissima disciplina degli scacchi- si prosegue nella lettera- Barletta è ormai da più di 10 anni sulla cresta dell'onda. I ragazzi barlettani, seguendo l'attività del Club Scacchi Nord Barese e del Barletta Scacchi Club hanno vinto ben 16 titoli italiani nei Campionati Giovanili Studenteschi. Le due società continuano a sfornare in rapida successione talenti. Basti pensare che Oscar Abbatantuono è l'attuale campione italiano per la categoria Under 12, così come barlettane sono la campionesse italiana Under 12 e la vice-campionesse, Alessia Santeramo e Gaia Paolillo. Salendo di categoria, importante il risultato di Antonio Distaso, terzo classificato nel campionato italiano Under 14 e di Chiara Palmitessa, già campionessa italiana Under 16 e attualmente vice-campionessa italiana Under 18. Gli scacchi a Barletta coinvolgono annualmente più di 1000 tra bambini e ragazzi, per una fascia d'età che va dai 5 ai 19 anni. Questi risultati sono supportati dall'impegno dei tecnici e dei genitori di questi ragazzi, che molto spesso si sobbarcano le spese di viaggio e di iscrizione ai tornei. La politica deve impegnarsi affinché questi risultati perdurino nel tempo, aiutando tutte quelle piccole associazioni sportive che hanno bisogno di fondi per sostenere le spese vive

La lettera si conclude con una proposta ai politici locali: «Come avviene già in altri comuni pugliesi, il Comune di Barletta potrebbe riservare alcuni locali a queste società, dove esse possano svolgere al meglio le attività sportive di competenza. Luogo ideale sarebbe il Pala Disfida, in cui alcuni dei locali sono tuttora inutilizzati, vedi il piano interrato: se ristrutturati e sistemati, questi locali azzererebbero gran parte delle spese delle società. In prima persona, il sottoscritto si impegnerà affinché, nel prossimo bilancio comunale, l'amministrazione sia capace di ottemperare a queste esigenze. Inoltre importante sarebbe per queste realtà sportive del territorio che la Regione Puglia provveda al più presto a rimpinguare i capitoli riservati allo sport con una variazione di bilancio. Questi fondi permetterebbero alle società di continuare a svolgere al meglio il proprio ruolo di educatrici nello sport e nella vita. È importante che la Regione recuperi anche i soldi da quei comuni del territorio che non hanno utilizzato le somme loro concesse dalla regione per i buoni sport. In un periodo di crisi economica, è infatti sempre più difficile per queste società dilettantistiche trovare i fondi per continuare a gareggiare ad alti livelli, e sono proprio gli enti locali che dovrebbero garantire il mantenimento di queste realtà del territorio che portano lustro e titoli prestigiosi alla Città di Barletta e alla Puglia tutta. »