Francesco Di Tacchio, un barlettano... ritorna a casa per un giorno
Intervista al calciatore del Perugia in vista del match del "Puttilli"
giovedì 6 settembre 2012
19.10
Il match di domenica 9 settembre, quando al "Puttilli" scenderanno in campo Barletta e Perugia per il secondo turno del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, sarà particolarmente emozionante per uno dei 22 sfidanti. Parliamo del barlettano Francesco Di Tacchio, classe 1990 nato a Trani, oggi in forza al Perugia. Francesco è cresciuto a "pane e pallone" in una società sportiva barlettana prima del passaggio all'Ascoli nel 2005, di proprietà del club viola dall'estate 2010, arriva da una stagione vissuta in serie B nella Juve Stabia: per lui 12 presenze con la maglia delle "vespe" campane, protagoniste di un campionato al di sopra di ogni aspettativa, in una stagione costellata di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento. Ora la ripartenza dalla Lega Pro, in una piazza ambiziosa come quella umbra, che mira alla promozione e con la cui maglia ha già esordito nella vittoria interna contro il Benevento. Ai nostri microfoni Francesco ha rivelato le sue attese in vista del match di domenica.
Per Di Tacchio diverse erano state le offerte, qualcuna proveniente anche dalla serie B, ma il pressing effettuato su di lui dal Perugia e i piani di grandeur dei grifoni hanno evidentemente avuto la meglio
Francesco, domenica la tua prima volta contro il Barletta. Emozionato in vista della sfida del "Puttilli"?
" Certo, non sarà una partita come le altre. Però oggi gioco con il Perugia, è una partita importante per noi e cercherò di non farmi prendere dall'emozione".
Quest'anno il Barletta ha una rosa giovane. Tu sei un classe 1990, ti avrebbe stuzzicato l'idea di essere in una squadra con un'età media vicina alla tua?
"Io ho accettato Perugia perché il progetto della società è ambizioso, si mira alla vittoria del campionato e ho accettato di venire qui con grande entusiasmo. Da parte del Barletta non ci sono stati interessamenti, poi magari in futuro ci ritroveremo: nel calcio non si sa mai come vanno queste cose…"
Chi ritroverai domenica sugli spalti al "Puttilli"?
"Certamente amici d'infanzia, parenti, la mia famiglia. Poi ci saranno magari miei tifosi, sarebbe bello".
A Perugia hai trovato calciatori di categoria: dove può arrivare questa squadra? Siete pronti per la promozione diretta?
"Questa squadra è stata costruita per fare un campionato di vertice, ma non dimentichiamoci che siamo una neo-promossa. Starà a noi confermare le qualità di base, c'è tutto per far bene".
La piazza di Perugia, oltre al blasone calcistico, ha un'ottima tradizione in quanto a urbanistica. Hai avuto modo di visitare la città?
"Ancora no, spero nel primo giorno libero di poterla vedere, me ne hanno parlato molto bene".
Lunedì sera hai esordito al "Curi" nella vittoria contro il Benevento: ti sei piaciuto alla "prima" con il Perugia?
"E' andata abbastanza bene, l'essenziale è aver vinto: ho giocato davanti alla difesa come mi piace, ma posso giocare anche in una mediana a 3. Ora pensiamo già a Barletta, una sfida difficile".
Cosa sai del Barletta 2012/2013? Chi hai già affrontato dei ragazzi nella rosa biancorossa?
"Conosco La Mantia, con me a Frosinone nel ritiro 2010, prima di passare a Foligno, mentre da avversario ho già incontrato Burzigotti quando era nella Reggina. Sta nascendo una squadra giovane a Barletta, mi sembra anche interessante: ovviamente da un lato si valorizzano i giovani, dall'altro si potrebbe pagare dazio all'inesperienza sul campo. Però credo che si possa portare entusiasmo alla piazza in questo modo, senza proclami che potrebbero illudere i tifosi".
Chiusura sul match di domenica: vuoi lanciarti in un pronostico?
"Meglio di no, sono scaramantico. Dico solo che ora sono un calciatore del Perugia e come tale spero di vincere. Per quanto riguarda Barletta, sono onorato di esserci nato e cresciuto, tornarci sarà sicuramente un grande onore per me".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Per Di Tacchio diverse erano state le offerte, qualcuna proveniente anche dalla serie B, ma il pressing effettuato su di lui dal Perugia e i piani di grandeur dei grifoni hanno evidentemente avuto la meglio
Francesco, domenica la tua prima volta contro il Barletta. Emozionato in vista della sfida del "Puttilli"?
" Certo, non sarà una partita come le altre. Però oggi gioco con il Perugia, è una partita importante per noi e cercherò di non farmi prendere dall'emozione".
Quest'anno il Barletta ha una rosa giovane. Tu sei un classe 1990, ti avrebbe stuzzicato l'idea di essere in una squadra con un'età media vicina alla tua?
"Io ho accettato Perugia perché il progetto della società è ambizioso, si mira alla vittoria del campionato e ho accettato di venire qui con grande entusiasmo. Da parte del Barletta non ci sono stati interessamenti, poi magari in futuro ci ritroveremo: nel calcio non si sa mai come vanno queste cose…"
Chi ritroverai domenica sugli spalti al "Puttilli"?
"Certamente amici d'infanzia, parenti, la mia famiglia. Poi ci saranno magari miei tifosi, sarebbe bello".
A Perugia hai trovato calciatori di categoria: dove può arrivare questa squadra? Siete pronti per la promozione diretta?
"Questa squadra è stata costruita per fare un campionato di vertice, ma non dimentichiamoci che siamo una neo-promossa. Starà a noi confermare le qualità di base, c'è tutto per far bene".
La piazza di Perugia, oltre al blasone calcistico, ha un'ottima tradizione in quanto a urbanistica. Hai avuto modo di visitare la città?
"Ancora no, spero nel primo giorno libero di poterla vedere, me ne hanno parlato molto bene".
Lunedì sera hai esordito al "Curi" nella vittoria contro il Benevento: ti sei piaciuto alla "prima" con il Perugia?
"E' andata abbastanza bene, l'essenziale è aver vinto: ho giocato davanti alla difesa come mi piace, ma posso giocare anche in una mediana a 3. Ora pensiamo già a Barletta, una sfida difficile".
Cosa sai del Barletta 2012/2013? Chi hai già affrontato dei ragazzi nella rosa biancorossa?
"Conosco La Mantia, con me a Frosinone nel ritiro 2010, prima di passare a Foligno, mentre da avversario ho già incontrato Burzigotti quando era nella Reggina. Sta nascendo una squadra giovane a Barletta, mi sembra anche interessante: ovviamente da un lato si valorizzano i giovani, dall'altro si potrebbe pagare dazio all'inesperienza sul campo. Però credo che si possa portare entusiasmo alla piazza in questo modo, senza proclami che potrebbero illudere i tifosi".
Chiusura sul match di domenica: vuoi lanciarti in un pronostico?
"Meglio di no, sono scaramantico. Dico solo che ora sono un calciatore del Perugia e come tale spero di vincere. Per quanto riguarda Barletta, sono onorato di esserci nato e cresciuto, tornarci sarà sicuramente un grande onore per me".
(Twitter: @GuerraLuca88)