Francesco Cantatore: «Il gruppo la nostra forza, a Bitonto per fare risultato»
La parola al centrocampista biancorosso
giovedì 10 dicembre 2015
Ha iniziato in maniera titubante ma poi, si è letteralmente preso il Barletta diventandone fulcro imprescindibile. Stiamo parlando ovviamente di Francesco Cantatore, 33enne regista biancorosso, uno degli uomini di maggiore esperienza della squadra guidata da mister Pizzulli. Proprio un suo gol, il secondo in campionato dopo quello decisivo in casa dell'Atletico Mola, ha deciso il match di domenica scorsa contro l'Hellas Taranto e proprio con lui abbiamo fatto il punto della situazione a tre giorni dalla sfida di Bitonto.
Francesco ripartiamo da domenica scorsa, il tuo gol ha deciso un match molto spigoloso. Che importanza ha avuto questa vittoria?
«È stata una vittoria importante, l'Hellas Taranto è una squadra ostica e compatta come la maggior parte delle formazioni di questo campionato. Vincere le partite non è mai semplice, il mio gol è un'ulteriore soddisfazione ma l'importante era solo conquistare i 3 punti, cosa non facile anche in virtù della settimana movimentata che abbiamo trascorso sul versante societario».
Il tuo inizio stagione è stato un po' titubante, ora però possiamo affermare che sei riuscito a prender per mano la squadra?
«La crescita senza dubbio c'è stata e non è stata solo la mia ma di tutto il nostro splendido gruppo. Come sapete siamo partiti un po' in ritardo, ma con il lavoro abbiamo colmato il gap con le altre squadre. La crescita è stata costante, pian piano abbiamo affinato i meccanismi, ricorderete che all'inizio eravamo ottimi in fase di non possesso e meno in quella di possesso e se pensate che a Vieste in Coppa Italia abbiamo giocato la nostra prima partita insieme dopo pochi giorni di allenamento capirete bene che per trovare affiatamento avevamo bisogno di tempo».
Ti senti un leader dello spogliatoio? Che voto dai alla prima parte di stagione tua e della squadra?
«Dal punto di vista personale sono soddisfatto, così come dal punto di vista di squadra. Mi sento un giocatore importante esattamente come lo sono tutti gli altri. Siamo un gruppo molto affiatato, ognuno porta il suo contributo chi con la corsa chi tecnicamente chi caratterialmente, tutti diamo il massimo per questa maglia».
Quali sono stati i momenti migliori e quali i peggiori della tua esperienza fin qui?
«Aldilà dei due gol realizzati contro Atletico Mola ed Hellas Taranto, per me, da molfettese, vincere a Molfetta è stato davvero emozionante. Alla fine però i momenti belli quando vinci ci sono sempre e poi con dei tifosi straordinari come i nostri, che non ci lasciano mai soli, le emozioni non mancano davvero mai. Volendo poi individuare un momento non bello dico certamente il match di Mesagne dove abbiamo completamente sbagliato l'approccio abbassando la tensione, cosa che una squadra come la nostra non può assolutamente permettersi».
Il mercato sta entrando nel vivo, pensi che arriveranno rinforzi in grado di far competere la squadra per grandi obiettivi fino a fine stagione?
«Sicuramente per arrivare in zona play-off ci serve qualcosa. La nostra è una rosa abbastanza contenuta e per fortuna in questa prima parte di campionato nessuno di noi ha avuto grossi infortuni o lunghe squalifiche. Affrontare un girone di ritorno ad alti livelli senza rinforzare la rosa non sarebbe possibile, ma di sicuro qualcuno arriverà».
(l'intervista è stata rilasciata in mattinata, prima dell'addio di Ladogana e dell'allenamento pomeridiano con i 5 volti nuovi in campo ndr)
Domenica a Bitonto per te sarà una partita particolare, sei emozionato?
«Non posso negare di essere un po' emozionato. Sono stato 7 anni a Bitonto di cui 3-4 da capitano, e senza dubbio per me non è una partita come le altre, ma giochiamo a calcio anche per questo e sono emozioni che vale la pena vivere. Ovviamente speriamo di fare una bella prestazione e di portare a casa un risultato positivo da un campo difficile contro una squadra ostica».
Francesco ripartiamo da domenica scorsa, il tuo gol ha deciso un match molto spigoloso. Che importanza ha avuto questa vittoria?
«È stata una vittoria importante, l'Hellas Taranto è una squadra ostica e compatta come la maggior parte delle formazioni di questo campionato. Vincere le partite non è mai semplice, il mio gol è un'ulteriore soddisfazione ma l'importante era solo conquistare i 3 punti, cosa non facile anche in virtù della settimana movimentata che abbiamo trascorso sul versante societario».
Il tuo inizio stagione è stato un po' titubante, ora però possiamo affermare che sei riuscito a prender per mano la squadra?
«La crescita senza dubbio c'è stata e non è stata solo la mia ma di tutto il nostro splendido gruppo. Come sapete siamo partiti un po' in ritardo, ma con il lavoro abbiamo colmato il gap con le altre squadre. La crescita è stata costante, pian piano abbiamo affinato i meccanismi, ricorderete che all'inizio eravamo ottimi in fase di non possesso e meno in quella di possesso e se pensate che a Vieste in Coppa Italia abbiamo giocato la nostra prima partita insieme dopo pochi giorni di allenamento capirete bene che per trovare affiatamento avevamo bisogno di tempo».
Ti senti un leader dello spogliatoio? Che voto dai alla prima parte di stagione tua e della squadra?
«Dal punto di vista personale sono soddisfatto, così come dal punto di vista di squadra. Mi sento un giocatore importante esattamente come lo sono tutti gli altri. Siamo un gruppo molto affiatato, ognuno porta il suo contributo chi con la corsa chi tecnicamente chi caratterialmente, tutti diamo il massimo per questa maglia».
Quali sono stati i momenti migliori e quali i peggiori della tua esperienza fin qui?
«Aldilà dei due gol realizzati contro Atletico Mola ed Hellas Taranto, per me, da molfettese, vincere a Molfetta è stato davvero emozionante. Alla fine però i momenti belli quando vinci ci sono sempre e poi con dei tifosi straordinari come i nostri, che non ci lasciano mai soli, le emozioni non mancano davvero mai. Volendo poi individuare un momento non bello dico certamente il match di Mesagne dove abbiamo completamente sbagliato l'approccio abbassando la tensione, cosa che una squadra come la nostra non può assolutamente permettersi».
Il mercato sta entrando nel vivo, pensi che arriveranno rinforzi in grado di far competere la squadra per grandi obiettivi fino a fine stagione?
«Sicuramente per arrivare in zona play-off ci serve qualcosa. La nostra è una rosa abbastanza contenuta e per fortuna in questa prima parte di campionato nessuno di noi ha avuto grossi infortuni o lunghe squalifiche. Affrontare un girone di ritorno ad alti livelli senza rinforzare la rosa non sarebbe possibile, ma di sicuro qualcuno arriverà».
(l'intervista è stata rilasciata in mattinata, prima dell'addio di Ladogana e dell'allenamento pomeridiano con i 5 volti nuovi in campo ndr)
Domenica a Bitonto per te sarà una partita particolare, sei emozionato?
«Non posso negare di essere un po' emozionato. Sono stato 7 anni a Bitonto di cui 3-4 da capitano, e senza dubbio per me non è una partita come le altre, ma giochiamo a calcio anche per questo e sono emozioni che vale la pena vivere. Ovviamente speriamo di fare una bella prestazione e di portare a casa un risultato positivo da un campo difficile contro una squadra ostica».