Flavio Basile: «Tenuta nascosta la verità, progetto a metà»
Il presidente della Commissione Lavori Pubblici chiede chiarezza sulla questione stadio
giovedì 5 novembre 2015
«Il Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Flavio Basile, a seguito delle notizie poco confortanti delle scorse settimane, ha tenuto questa mattina una riunione straordinaria della Commissione sui lavori allo stadio "Puttilli". La riunione è consistita in un sopralluogo nell'impianto sportivo alla quale ha risposto presente, per la giunta Cascella, l'Assessore allo Sport, Antonio Divincenzo. Presenti anche il Vice-Presidente della Commissione, Gennaro Calabrese ed il consigliere, Ruggiero Dicorato. Assenti gli altri componenti, Antonello Damato e Alessandro Scelzi. La Commissione ha accertato che i lavori relativi allo stralcio 1 e stralcio 2 di adeguamento dello stadio proseguono ma che in merito agli stessi sono sorti problemi connessi alla staticità dello stesso impianto. Per questo saranno necessari nuovi interventi da finanziare e che comporteranno un allungamento dei tempi inizialmente previsti. Un progetto che il Presidente Basile definisce fallimentare frutto dei soliti errori commessi dalla locale Amministrazione Cascella.
Ancora una volta non si racconta la verità ai cittadini di Barletta. Con la Commissione odierna, da me fortemente voluta per fare chiarezza sulla vicenda, abbiamo accertato che purtroppo lo stadio "Puttilli", a lavori ultimati, risulterà comunque inagibile. Fatto grave è che solo oggi, grazie all'attività di controllo espletata dalla Commissione da me presieduta, nell'espletamento delle proprie funzioni amministrative, l'Amministrazione Comunale Cascella abbia messo al corrente società, sportivi e tifosi delle grosse problematiche emerse, della necessità di ricorrere ad una vera e propria variante al progetto, di nuovi impegni economici da fronteggiare, di tempi più lunghi rispetto a quelli annunciati. Grave è che nulla si sia mosso da giugno, mese in cui il Comune di Barletta, veniva a conoscenza dei problemi di staticità e di consolidamento sismico da risolvere al fine di rende omologabile la struttura. Un progetto che potremmo definire a metà e per questo fallimentare! Considerate le criticità venute fuori sarebbe stato più opportuno abbattere la struttura esistente e costruirne una nuova seguendo analoga procedura adottata per la nuova tribuna centrale in cemento. Già in fase preliminare di stesura del progetto, Comune di Barletta e CONI Servizi, avrebbero dovuto prevedere, per mezzo di professionisti e tecnici incaricati, la soluzione del problema e non una soluzione parziale dello stesso così come scoperto solo oggi dopo la Commissione. Che si sia trattato della negligenza di qualcuno o della necessità di fare in fretta onde evitare la perdita dei fondi regionali di rigenerazione urbana recuperati per l'opera poco importa ma ciò che balza presto agli occhi dei cittadini tutti è la responsabilità della Pubblica Amministrazione nel non aver approfondito bene il progetto redatto. Vengano pure fuori i nomi dei responsabili! E' questo l'unico modo per cambiare le cose nella nostra città e su questo intendo andare in fondo. Grave è stata, in Commissione, l'assenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici, delegata in materia, Azzurra Pelle, fuori sede per motivi di lavoro, nonostante la Commissione fosse stata convocata abbondantemente prima le 48 ore previste dal vigente Regolamento.
Tornando allo questioni meramente tecniche abbiamo appreso, per bocca dell'Assessore allo Sport, Antonio Divincenzo, ancora una volta l'unico a metterci la faccia su queste vicende, forse ritenute di seconda fascia dal Sindaco Cascella, che l'Amministrazione ha individuato tre strade per ovviare al problema. Per garantire la solidità statica alla struttura necessaria per la realizzazione, nei settori sottostanti le nuove strutture metalliche, di spogliatoi, servizi igienici e depositi si stanno valutando tre ipotesi: la cosiddetta decarbonatazione, ovvero, il rafforzamento statico dei settori risultati inefficienti agli esami tecnici; la costruzione di prefabbricati atti ad ospitare i suddetti servizi; l'abbattimento e la realizzazione di tutti i settori interessati dal problema. Nel contempo, lo stesso Assessore Divincenzo, ha illustrato la possibilità di garantire un'agibilità quanto meno parziale del "Puttilli" attraverso la realizzazione del corpo spogliatoi al di sotto della nuova tribuna centrale in cemento con ingresso per gli atleti nei pressi dell'area retrostante il nuovo Palazzetto "Borgia". Questa soluzione rattoppata andrebbe a consentire una capienza di appena 1700 posti, con una parte della stessa tribuna da adibire a settore ospiti. Una soluzione tampone che rappresenta la prova provata di un progetto da bocciare per costi, tempi e complessità delle opere. Al danno quindi si aggiunge la beffa della necessità di nuovi fondi, da stanziare dal bilancio comunale in assenza di bandi comunitari che, come detto, aumenteranno notevolmente il costo totale dell'opera ed i tempi, non solo di realizzazione ma anche di variazione del progetto iniziale. Una verità che l'Amministrazione Cascella ha tenuto nascosta sino ad oggi con l'abilità di chi sa mistificare bene la realtà appellandosi ai formalismi, al prender tempo, alle terminologie tecniche. E' compito invece di una Buona Amministrazione non solo annunciare in pompa magna la partenza dei lavori ma preoccuparsi che gli stessi siano effettuati fino in fondo ma soprattutto avere il coraggio e l'umiltà, ad errori compiuti, di chiedere scusa e di dire ai cittadini "abbiamo sbagliato". Mi auguro ora che il Sindaco e l'Amministrazione tutta siano coerenti rispetto a quanto promesso alla società di calcio locale e ai tifosi, stanziando le dovute cifre necessarie a concludere i lavori e a rendere lo stadio agibile, da attingere inevitabilmente».
Ancora una volta non si racconta la verità ai cittadini di Barletta. Con la Commissione odierna, da me fortemente voluta per fare chiarezza sulla vicenda, abbiamo accertato che purtroppo lo stadio "Puttilli", a lavori ultimati, risulterà comunque inagibile. Fatto grave è che solo oggi, grazie all'attività di controllo espletata dalla Commissione da me presieduta, nell'espletamento delle proprie funzioni amministrative, l'Amministrazione Comunale Cascella abbia messo al corrente società, sportivi e tifosi delle grosse problematiche emerse, della necessità di ricorrere ad una vera e propria variante al progetto, di nuovi impegni economici da fronteggiare, di tempi più lunghi rispetto a quelli annunciati. Grave è che nulla si sia mosso da giugno, mese in cui il Comune di Barletta, veniva a conoscenza dei problemi di staticità e di consolidamento sismico da risolvere al fine di rende omologabile la struttura. Un progetto che potremmo definire a metà e per questo fallimentare! Considerate le criticità venute fuori sarebbe stato più opportuno abbattere la struttura esistente e costruirne una nuova seguendo analoga procedura adottata per la nuova tribuna centrale in cemento. Già in fase preliminare di stesura del progetto, Comune di Barletta e CONI Servizi, avrebbero dovuto prevedere, per mezzo di professionisti e tecnici incaricati, la soluzione del problema e non una soluzione parziale dello stesso così come scoperto solo oggi dopo la Commissione. Che si sia trattato della negligenza di qualcuno o della necessità di fare in fretta onde evitare la perdita dei fondi regionali di rigenerazione urbana recuperati per l'opera poco importa ma ciò che balza presto agli occhi dei cittadini tutti è la responsabilità della Pubblica Amministrazione nel non aver approfondito bene il progetto redatto. Vengano pure fuori i nomi dei responsabili! E' questo l'unico modo per cambiare le cose nella nostra città e su questo intendo andare in fondo. Grave è stata, in Commissione, l'assenza dell'Assessore ai Lavori Pubblici, delegata in materia, Azzurra Pelle, fuori sede per motivi di lavoro, nonostante la Commissione fosse stata convocata abbondantemente prima le 48 ore previste dal vigente Regolamento.
Tornando allo questioni meramente tecniche abbiamo appreso, per bocca dell'Assessore allo Sport, Antonio Divincenzo, ancora una volta l'unico a metterci la faccia su queste vicende, forse ritenute di seconda fascia dal Sindaco Cascella, che l'Amministrazione ha individuato tre strade per ovviare al problema. Per garantire la solidità statica alla struttura necessaria per la realizzazione, nei settori sottostanti le nuove strutture metalliche, di spogliatoi, servizi igienici e depositi si stanno valutando tre ipotesi: la cosiddetta decarbonatazione, ovvero, il rafforzamento statico dei settori risultati inefficienti agli esami tecnici; la costruzione di prefabbricati atti ad ospitare i suddetti servizi; l'abbattimento e la realizzazione di tutti i settori interessati dal problema. Nel contempo, lo stesso Assessore Divincenzo, ha illustrato la possibilità di garantire un'agibilità quanto meno parziale del "Puttilli" attraverso la realizzazione del corpo spogliatoi al di sotto della nuova tribuna centrale in cemento con ingresso per gli atleti nei pressi dell'area retrostante il nuovo Palazzetto "Borgia". Questa soluzione rattoppata andrebbe a consentire una capienza di appena 1700 posti, con una parte della stessa tribuna da adibire a settore ospiti. Una soluzione tampone che rappresenta la prova provata di un progetto da bocciare per costi, tempi e complessità delle opere. Al danno quindi si aggiunge la beffa della necessità di nuovi fondi, da stanziare dal bilancio comunale in assenza di bandi comunitari che, come detto, aumenteranno notevolmente il costo totale dell'opera ed i tempi, non solo di realizzazione ma anche di variazione del progetto iniziale. Una verità che l'Amministrazione Cascella ha tenuto nascosta sino ad oggi con l'abilità di chi sa mistificare bene la realtà appellandosi ai formalismi, al prender tempo, alle terminologie tecniche. E' compito invece di una Buona Amministrazione non solo annunciare in pompa magna la partenza dei lavori ma preoccuparsi che gli stessi siano effettuati fino in fondo ma soprattutto avere il coraggio e l'umiltà, ad errori compiuti, di chiedere scusa e di dire ai cittadini "abbiamo sbagliato". Mi auguro ora che il Sindaco e l'Amministrazione tutta siano coerenti rispetto a quanto promesso alla società di calcio locale e ai tifosi, stanziando le dovute cifre necessarie a concludere i lavori e a rendere lo stadio agibile, da attingere inevitabilmente».