“Entra in azione”: l’azionariato mette in gioco il futuro del calcio

Parte il progetto del club “I biancorossi”

domenica 11 maggio 2014 8.25
A cura di Enrico Gorgoglione
Il futuro del calcio a Barletta è un enorme punto interrogativo. Il campionato di Prima Divisione che vedeva impegnato il club biancorosso è terminato una settimana fa, ma ancora non si sa quale sarà la fine del Barletta. L'intenzione dell'attuale presidente dimissionario, Roberto Tatò, è quella – abbastanza risoluta – di "abbandonare la nave" dopo anni intensi ma infarciti di errori. Sul tavolo dei possibili acquirenti al momento c'è solo Pasquale Di Cosola e tutta una pletora di nomi inventati prima, prontamente smentiti poi. Uno dei primi mattoni per il futuro calcistico della città è stato lanciato ieri pomeriggio, presso l'Hotel La Terrazza. Il Barletta Club "I biancorossi", sodalizio nato da un'iniziativa partita dal web, ha lanciato il progetto "Entra in azione", presentazione ufficiale dell'innovativa idea di azionariato popolare. Il progetto prevede di poter porre un piccolo tassello del post-Tatò, provando a dare supporto (e non solo) all'interno di una società che rischia di scomparire da un giorno all'altro. Davanti ad un pubblico abbastanza numeroso, i rappresentanti del club "I biancorossi" hanno illustrato il progetto ispirato ai Taras, che a Taranto, a partire dall'estate 2012, possiedono il 18% del Taranto FC 1927. Partendo da un esempio importante e da quanto accaduto anche in grandi piazze europee, "I Biancorossi" hanno intenzione di entrare in società, con l'obiettivo di acquisire una quota superiore all'1%. L'indicatore saranno i contributi di chi ama il Barletta, che potrà versare da 10 a 5000 euro per la causa biancorossa.

All'evento erano presenti diversi rappresentanti della politica cittadina, a dimostrazione che la tematica non è di secondaria importanza pur in un momento complicato per la città intera. L'assessore allo sport Divincenzo ha rassicurato tutti i tifosi presenti per quel che riguarda il futuro. A Barletta si lavora, infatti, su due fronti diversi: un nuovo assetto societario e una struttura "nuova" (o quanto meno fortemente ritoccata) per consentire l'accesso migliore allo spettacolo offerto dagli interpreti sul terreno di gioco. Importante l'intervento del dott. Emanuele Paolucci, assistente della Direzione Generale della Lega Italiana Calcio Professionistico, che ha sottolineato la fattibilità del progetto a fronte di un pubblico caloroso ed importante come quello di Barletta. Supporto "morale" all'iniziativa è arrivato anche dall'avvocato Diego Riva, membro del consiglio di coordinamento di "Supporters in campo" e rappresentante italiano di "Supporters direct europe". Gli esempi più lampanti di azionariato provengono dalla Puglia, e in particolare da Taranto. La testimonianza diretta di quanto stia accadendo in rossoblu dal 2012 è stata trasmessa ai presenti attraverso le parole di Gianluca Sostegno, vice-presidente della Fondazione Taras e dal dottor Vicenti, sindaco monocratico della Fondazione.

A Lecce, invece, il tifoso è al parte integrante delle decisioni più importanti riguardanti il club, visto che un rappresentante del tifo giallorosso fa parte del Consiglio d'Amministrazione della società. È stato l'avvocato Francesco Stanca, presidente di "Noi Lecce" a parlare della centralità del tifoso, che all'interno della società può svolgere un'attività di controllo per favorire quell'idea di trasparenza che molto spesso non è contemplata nel mondo del calcio. Impossibile non sottolineare la presenza in sala dell'attuale presidente del sodalizio biancorosso, Roberto Tatò, e del suo possibile "erede", Pasquale Di Cosola: entrambi hanno intuito e apprezzato le potenzialità del progetto, che potrebbe essere solo una goccia, ma una goccia importante da cui ripartire per non far scomparire il Barletta. Il futuro del calcio cittadino passa anche dall'azionariato popolare, un modo importante per sottolineare quanto i tifosi sentano: il Barletta calcio appartiene a loro, prima che ad ogni proprietario (o presidente che dir si voglia): è giunto il momento di vivere da protagonisti assoluti il futuro del calcio biancorosso.
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione
I biancorossi presentano l'azionariato popolare © Enrico Gorgoglione