Dalla Sala Stampa: i commenti dopo Barletta-Andria 2-0
Il successo biancorosso nelle parole dei protagonisti
domenica 26 maggio 2013
18.25
All'esterno del "Cosimo Puttilli" qualcuno abbozza addirittura dei mini-caroselli di gioia, mentre all'interno delle mura dell'impianto barlettano è ancora viva la gioia dei protagonisti per il 2-0 inflitto questo pomeriggio dal Barletta all'Andria: le reti di Allegretti e La Mantia, al termine di un derby tiratissimo, avvicinano i biancorossi alla salvezza, ora sarà necessario mantenere almeno un gol di vantaggio nel return-match del "Degli Ulivi", in programma domenica 2 giugno. In sala stampa gli addetti ai lavori commentano il risultato sortito dal terreno di gioco.
Il primo a presentarsi in Sala Stampa è mister Nevio Orlandi, allenatore del Barletta: "E' stata una partita abbastanza bloccata, ieri l'avevo già detto. Le partite di questo tipo sono determinate dagli episodi: la difficoltà c'era anche nel momento in cui loro sono rimasti in 10, quando hanno stretto le linee. C'era difficoltà proprio per questo motivo: l'Andria fa della capacità di difendersi e delle ripartenze la sua maggiore abilità. Noi siamo stati bravi a insistere una volta sbloccato il risultato, e siamo passati sul 2-0. E' solo finito il primo tempo, dobbiamo pensare al ritorno: la competizione dura 180 minuti". Sull'entusiasmo dell'ambiente: "Ben vengano questi momenti, ma sappiamo che già da stasera dovremo pensare a domenica 2 giugno". Sulle condizioni di Fabrizio Di Bella: "Ha avuto i crampi, ma forse frutto solo del nervosismo. La soluzione, nel momento in cui l'Andria è rimasta in 10, è stata quella di avanzare Dezi sulla linea degli attaccanti. L'idea iniziale era di mettersi a 4 in difesa per avere gli esterni alti, poi siamo rimasti con il 3+1 in avanti, ed è stata la soluzione migliore".
Arriva poi davanti a microfoni e telecamere l'allenatore biancoazzurro Vincenzo Cosco: "La partita è stata molto tattica, con poco gioco da entrambe le parti. L'espulsione di Larosa ha condizionato la partita: abbiamo subìto un gol su una situazione sulla quale sapevamo quanto Allegretti potesse essere pericoloso. Entrambe le squadre hanno avuto un atteggiamento tattico equilibrato, sempre con una certa copertura: era anche logico così. Nel secondo tempo siamo cresciuti, ma l'episodio del rosso a Larosa ci ha cambiato i piani. Non mi è sembrato un fallo clamoroso quello di Larosa, è stata un'espulsione generosa che ha rotto gli equilibri. In 10 ho preferito preservare Sy, che era indietro sul piano della condizione. C'è ancora la partita di ritorno". Sul suo futuro: "Ora non mi interessano le voci, in questo momento mi interessa solo salvare l'Andria, sono legatissimo a questo ambiente. Quest'anno abbiamo avuto tantissime difficoltà, adesso dobbiamo mostrare di tenere duro e metter fuori il carattere. La contesa è ancora aperta. Voglio però fare i miei complimenti al Barletta che ci ha creduto fino alla fine". Novità tattiche nel ritorno? "Probabilmente sì, dovremo cambiare atteggiamento: ci toccherà fare la partita, penso a dei cambi".
Per l'Andria parla anche un "ex" della partita, il difensore Vincenzo Migliaccio: "Credo che il rosso a Larosa non ci fosse, è stato generoso. Parlando della partita, l'abbiamo gestita benissimo: anche in 10 contro 11 il Barletta non è mai stato pericoloso, poi siamo stati ingenui a subìre gol in contropiede". Sul ritorno: "Lo scarto di gue gol non ci fa paura: prepareremo la sfida con tutto il cuore in settimana, dovremo saper sfruttare gli episodi. La delusione c'è, questo è innegabile, la partita è stata tesissima, ma era bloccata verso lo 0-0: è stata una brutta partita, questo si sapeva. Sul 2-0 siamo stati ingenui noi a prendere gol così in contropiede".
Uno dei due match-winner, Riccardo Allegretti, arriva poi in Sala Stampa: "All'inizio della gara ci siamo studiati molto: abbiamo avuto un buon possesso palla, loro invece hanno confermato di difendersi bene e saper ripartire. In 11 contro 10 siamo stati bravi a gestire la palla con pazienza, e abbiamo trovato i due gol. Ci siamo aggiudicati il primo round, sappiamo benissimo quanto sarà dura al ritorno, siamo contenti per noi e il nostro pubblico. Ora prepariamoci all'ultima battaglia". Sul ruolo di leader: "E' chiaro che un giorno mi farebbe piacere essere ricordato per come calciavo le punizioni qui: oggi le prime due erano andate male, per fortuna la terza è andata bene. Stiamo lottando per raggiungere questo obiettivo che per me meritiamo, a discapito di una squadra che comunque ci ha impegnati molto. Ora partiamo noi favoriti e vediamo che succede". Come prepareremo la gara di domenica? "Queste partite si preparano da sole, dovremo gestire la tensione, allenarci bene. Oggi siamo usciti dal campo applauditi dal nostro pubblico: al di là dei fischi che ci sono stati in passato, a noi la nostra curva ha chiesto sempre di lottare e questo l'abbiamo fatto. La bravura della piazza è stata quella di capire le difficoltà della squadra e starci vicino".
Chiude la serie di protagonisti Andrea La Mantia, autore del 2-0: "Sono state due squadre bloccate in avvio, la posta in palio era alta. L'episodio dell'espulsione ha sbloccato la partita, il tifo ci ha sostenuti, abbiamo sbloccato su palla inattiva. Speriamo di mantenere questo vantaggio nel ritorno". Sulla stagione: "Ho avuto alti e bassi, questi gol sono importanti e valgono l'annata. Sono reti che non scordi e ti restano dentro". Sulla prova personale: "Fino al 2-0 non ero contento per la mia partita: ho preso pochi palloni, ero isolato in avanti, ai miei compagni di reparto piace svariare per il campo, dentro l'area ho avuto a che fare con Migliaccio e Zaffagnini. E' arrivato un gol importante, e alla fine contano quelli".
E' calato il sipario sul primo atto di Barletta-Andria: il tabellone recita +2 per i biancorossi, ora resta da completare l'opera. Ad Andria si potrebbe anche perdere di una rete, raggiungendo comunque la salvezza. E' iniziata la settimana più importante del Barletta Calcio 2012/2013.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il primo a presentarsi in Sala Stampa è mister Nevio Orlandi, allenatore del Barletta: "E' stata una partita abbastanza bloccata, ieri l'avevo già detto. Le partite di questo tipo sono determinate dagli episodi: la difficoltà c'era anche nel momento in cui loro sono rimasti in 10, quando hanno stretto le linee. C'era difficoltà proprio per questo motivo: l'Andria fa della capacità di difendersi e delle ripartenze la sua maggiore abilità. Noi siamo stati bravi a insistere una volta sbloccato il risultato, e siamo passati sul 2-0. E' solo finito il primo tempo, dobbiamo pensare al ritorno: la competizione dura 180 minuti". Sull'entusiasmo dell'ambiente: "Ben vengano questi momenti, ma sappiamo che già da stasera dovremo pensare a domenica 2 giugno". Sulle condizioni di Fabrizio Di Bella: "Ha avuto i crampi, ma forse frutto solo del nervosismo. La soluzione, nel momento in cui l'Andria è rimasta in 10, è stata quella di avanzare Dezi sulla linea degli attaccanti. L'idea iniziale era di mettersi a 4 in difesa per avere gli esterni alti, poi siamo rimasti con il 3+1 in avanti, ed è stata la soluzione migliore".
Arriva poi davanti a microfoni e telecamere l'allenatore biancoazzurro Vincenzo Cosco: "La partita è stata molto tattica, con poco gioco da entrambe le parti. L'espulsione di Larosa ha condizionato la partita: abbiamo subìto un gol su una situazione sulla quale sapevamo quanto Allegretti potesse essere pericoloso. Entrambe le squadre hanno avuto un atteggiamento tattico equilibrato, sempre con una certa copertura: era anche logico così. Nel secondo tempo siamo cresciuti, ma l'episodio del rosso a Larosa ci ha cambiato i piani. Non mi è sembrato un fallo clamoroso quello di Larosa, è stata un'espulsione generosa che ha rotto gli equilibri. In 10 ho preferito preservare Sy, che era indietro sul piano della condizione. C'è ancora la partita di ritorno". Sul suo futuro: "Ora non mi interessano le voci, in questo momento mi interessa solo salvare l'Andria, sono legatissimo a questo ambiente. Quest'anno abbiamo avuto tantissime difficoltà, adesso dobbiamo mostrare di tenere duro e metter fuori il carattere. La contesa è ancora aperta. Voglio però fare i miei complimenti al Barletta che ci ha creduto fino alla fine". Novità tattiche nel ritorno? "Probabilmente sì, dovremo cambiare atteggiamento: ci toccherà fare la partita, penso a dei cambi".
Per l'Andria parla anche un "ex" della partita, il difensore Vincenzo Migliaccio: "Credo che il rosso a Larosa non ci fosse, è stato generoso. Parlando della partita, l'abbiamo gestita benissimo: anche in 10 contro 11 il Barletta non è mai stato pericoloso, poi siamo stati ingenui a subìre gol in contropiede". Sul ritorno: "Lo scarto di gue gol non ci fa paura: prepareremo la sfida con tutto il cuore in settimana, dovremo saper sfruttare gli episodi. La delusione c'è, questo è innegabile, la partita è stata tesissima, ma era bloccata verso lo 0-0: è stata una brutta partita, questo si sapeva. Sul 2-0 siamo stati ingenui noi a prendere gol così in contropiede".
Uno dei due match-winner, Riccardo Allegretti, arriva poi in Sala Stampa: "All'inizio della gara ci siamo studiati molto: abbiamo avuto un buon possesso palla, loro invece hanno confermato di difendersi bene e saper ripartire. In 11 contro 10 siamo stati bravi a gestire la palla con pazienza, e abbiamo trovato i due gol. Ci siamo aggiudicati il primo round, sappiamo benissimo quanto sarà dura al ritorno, siamo contenti per noi e il nostro pubblico. Ora prepariamoci all'ultima battaglia". Sul ruolo di leader: "E' chiaro che un giorno mi farebbe piacere essere ricordato per come calciavo le punizioni qui: oggi le prime due erano andate male, per fortuna la terza è andata bene. Stiamo lottando per raggiungere questo obiettivo che per me meritiamo, a discapito di una squadra che comunque ci ha impegnati molto. Ora partiamo noi favoriti e vediamo che succede". Come prepareremo la gara di domenica? "Queste partite si preparano da sole, dovremo gestire la tensione, allenarci bene. Oggi siamo usciti dal campo applauditi dal nostro pubblico: al di là dei fischi che ci sono stati in passato, a noi la nostra curva ha chiesto sempre di lottare e questo l'abbiamo fatto. La bravura della piazza è stata quella di capire le difficoltà della squadra e starci vicino".
Chiude la serie di protagonisti Andrea La Mantia, autore del 2-0: "Sono state due squadre bloccate in avvio, la posta in palio era alta. L'episodio dell'espulsione ha sbloccato la partita, il tifo ci ha sostenuti, abbiamo sbloccato su palla inattiva. Speriamo di mantenere questo vantaggio nel ritorno". Sulla stagione: "Ho avuto alti e bassi, questi gol sono importanti e valgono l'annata. Sono reti che non scordi e ti restano dentro". Sulla prova personale: "Fino al 2-0 non ero contento per la mia partita: ho preso pochi palloni, ero isolato in avanti, ai miei compagni di reparto piace svariare per il campo, dentro l'area ho avuto a che fare con Migliaccio e Zaffagnini. E' arrivato un gol importante, e alla fine contano quelli".
E' calato il sipario sul primo atto di Barletta-Andria: il tabellone recita +2 per i biancorossi, ora resta da completare l'opera. Ad Andria si potrebbe anche perdere di una rete, raggiungendo comunque la salvezza. E' iniziata la settimana più importante del Barletta Calcio 2012/2013.
(Twitter: @GuerraLuca88)