Dal due giugno al due giugno: il Barletta Calcio ad un anno dalla salvezza

Storie di uomini e ricordi dei protagonisti

lunedì 2 giugno 2014 6.35
A cura di Enrico Gorgoglione
Sembra passata un'eternità, ma la festa della Repubblica non può che evocare dolci ricordi nella mente dei tifosi del Barletta Calcio. È passato un anno da quel due giugno 2013 che sancì la salvezza dei biancorossi di mister Orlandi a discapito di un Andria arrivato troppo scarico al doppio appuntamento con il derby "fratricida". Il tempo vola, e porta con sé i particolari meno noti, ma il ricordo e la gioia restano indimenticabili. Tanto è cambiato da quel giorno ad oggi: gli interpreti, dentro e fuori dal campo, persino i presidenti. Dopo un'annata tribolata la tifoseria biancorossa, sempre presente e calorosa, di certo ricorderà con piacere i momenti più belli di quei festeggiamenti, di quelle esultanze, di quei cori, tralasciando per un momento quanto di negativo prodotto nella stagione sportiva che è terminata con il pareggio in casa contro il Grosseto. Dal 2 giugno 2013 ad oggi è successo di tutto: è stato l'anno del Barletta con il presidente Tatò dimissionario, è stato l'anno della delusione per i risultati sportivi che non sono praticamente mai arrivati, è stato l'anno che nessuno si aspettava. Il Barletta si è ritrovato a lottare per le ultime posizioni, e proprio dopo quel due giugno nessuno si sarebbe aspettato una delusione tanto grande. Quel due giugno è stato il giorno della passione biancorossa, della gioia, dei festeggiamenti al "Puttilli" davanti a duemila spettatori, delle sciarpe al vento. Era il giorno dei sorrisi, subito dimenticati a causa di una stagione a tratti disgraziata.

Ad un anno di distanza, poco o niente è rimasto uguale. Il futuro del Barletta Calcio si chiama Giuseppe Perpignano, imprenditore ligure che porterà con sé la freschezza, la fame e le idee di due giovani professionisti come Sesia e Rizzieri. Il presente del Barletta Calcio è legato ad una serie di contratti, tutt'ora in essere, che potrebbero condizionare le scelte di mercato (e non solo). Una delle poche costanti resta la condizione critica dello stadio "Puttilli", in cui lavori continuano a tardare, o meglio non sono mai cominciati. Tra passato, presente e futuro, questo due giugno resta totalmente diverso da quello dell'anno scorso: i sorrisi sono stati sostituiti dai punti interrogativi, dalla voglia di cancellare quanto prima la stagione appena conclusa e di ricominciare a scrivere un pezzo di storia biancorossa. A partire da domani, i ricordi lasceranno spazio alla progettazione. Oggi, però, in tanti ricorderanno quel due giugno e quel gol di Mirko Carretta che ha scritto un'altra pagina del Barletta in Prima Divisione. Prima di andare avanti, riviviamo quei momenti attraverso gli highlights del playout tra Andria e Barletta.