Coach Calò: «I Mad Bulls favoriti contro Brindisi, ma non sottovalutiamoli»

L’head coach del team barlettano alla vigilia dello spareggio di sabato

giovedì 28 maggio 2015 4.48
A cura di Enrico Gorgoglione
Vigilia importante per i Mad Bulls Barletta, che sabato saranno impegnati al "Manzi-Chiapulin" contro Brindisi per proseguire il cammino playoff. Dopo una stagione regolare chiusa con una sola sconfitta, i tori del presidente Marzocca affronteranno il derby tra le mura amiche cercando di centrare il passaggio del turno. Le statistiche sorridono ai padroni di casa, ma gli spareggi nascondono spesso grandi insidie. Ad analizzare il momento dei rossoneri è l'head coach Ugo Calò:

Coach, dopo il termine della regular season è già tempo dei primi bilanci. È soddisfatto delle prestazioni finora offerte dai "suoi" Mad Bulls?
«Assolutamente si, abbiamo avuto un risultato che è decisamente superiore rispetto a quanto ottenuto lo scorso anno. Durante la scorsa stagione vincemmo quattro partite e ne perdemmo due, in questa annata abbiamo perso solo una volta».

C'è ancora il rammarico per quella sconfitta patita contro i Patriots Bari?
«Certo, era una partita in cui abbiamo avuto le nostre occasioni per ribaltare il risultato e abbiamo sbagliato noi. Sono attribuibili soltanto a noi i risultati di quella che fu una partita tirata. Abbiamo pagato amaramente i nostri errori contro Bari, soprattutto in attacco».

Caratteristica della sua squadra è una tenuta difensiva ottimale, mentre l'attacco non sempre riesce a trovare sbocchi decisivi e va poco a segno.
«Quest'anno siamo notevolmente migliorati in fase difensiva, tant'è vero che possiamo vantare la seconda miglior difesa in Italia. La fase offensiva ha tardato a partire, ma questo è abbastanza normale nel football, perché richiede una serie di timing di allenamento decisamente superiori rispetto alla fase difensiva. Mentre la difesa è una reazione, l'attacco è più che altro un'azione, e richiede che i giocatori prendano il ritmo e acquistino capacità e conoscenze. Non dimentichiamo che comunque quest'anno giochiamo un tipo d'attacco completamente nuovo, basato sui lanci e su un nuovo sistema di gioco».

Quale voto darebbe alla stagione dei suoi ragazzi?
«Assolutamente otto, hanno fatto una gran bella stagione, hanno fatto belle partite. È veramente da apprezzare l'impegno di coloro che vengono costantemente ad allenarci e a giocare e ci rendono felici di quello che stiamo facendo».

Come procede l'amalgama di un gruppo che ora può vantare una conoscenza duratura e approfondita?
«Quest'anno il gruppo si è amalgamato ancora meglio e questo è anche merito della società, visto che abbiamo acquisito maggiore esperienza nella gestione della squadra, dello spogliatoio, nello stabilire delle regole comportamentali e di condotta e che i ragazzi progressivamente hanno fatto proprie. Questo ha portato ad un miglioramento dei rapporti di spogliatoio. Ma è giusto fare un discorso anche più ampio: c'è spirito di spogliatoio, voglia di stare assieme e di sentirsi reparto».

Passando al campo, sabato vi attende una sfida importante contro Brindisi Cosa vi aspettate da quel match?
«Due sono le cose che temiamo: da un lato la possibilità di sottovalutare gli avversari per il semplice fatto che li abbiamo già battuti. Questo è un rischio che vogliamo assolutamente evitare di correre. Brindisi è una squadra che sta facendo esperienza e che sta maturando partita dopo partita. Oltretutto, ci conoscono, conoscono il nostro modo di giocare e per questo saranno avvantaggiati. Per noi è una partita importantissima, che affrontiamo con i favori del pronostico, e questo potrebbe farci stare tranquilli. Rischiamo di avere una soglia d'attenzione inferiore, mentre dobbiamo immediatamente stabilire le gerarchie in campo e portarla a casa nella maniera più veloce possibile».

Cosa temere degli avversari?
«Loro hanno giocatori di notevole esperienza. Temiamo che loro abbiamo studiato alcuni schemi per cercare di bloccare le nostre azioni di gioco in attacco. In difesa non creeranno grossi problemi, mentre in attacco potrebbero tranquillamente aver sviluppato una strategia in grado di fermarci».

A spingere i tori sugli spalti del "Manzi-Chiapulin" si spera di vedere il pubblico delle grandi occasioni.
«Ci auguriamo di avere un pubblico numeroso, oltre che per far un tifo per i nostri ragazzi e per la squadra, ma soprattutto perché contiamo attraverso il pubblico e la diffusione di questo sport di aumentare il nostro organico, di far si che sia maggiore la divulgazione dei valori del football. Abbiamo bisogno che la gente ci segua, che venga a vederci, che impari questa disciplina sportiva, impari ad amarlo anche per i suoi valori superiori. Quando parliamo di rispetto, di squadra e di amicizia, parliamo di valori che i Mad Bulls mettono sempre in campo».