Cestistica Barletta, coach Degni e…l’anno che verrà

Il tecnico biancorosso analizza ai nostri microfoni le asperità del campionato

domenica 26 agosto 2012 2.07
A cura di Enrico Gorgoglione
Sono giorni importanti per la Cestistica Barletta, che da poco meno di una settimana ha ripreso gli allenamenti in vista della prossima stagione. Quest'anno sarà C1 nazionale, una serie non facile da affrontare, pur priva di pretendenti di assoluto livello scomparse a causa della crisi e dei costi elevati. Sarà un girone a 14 squadre, ma non per questo più complicato, e forse più avvincente e "tirato" fino all'ultimo. È coach Degni, il "guru" della Cestistica Barletta, ad analizzare la stagione che alle porte, tra asperità, speranze e sfide da intraprendere ed accettare. Il tutto, all'insegna della palla a spicchi e dell'entusiasmo che non è mai mancato nella scorsa stagione.


Coach Degni, siamo alle porte di questa stagione. Con che spirito si intraprende questa nuova annata piena di difficoltà?
Lo spirito è quello, sempre giusto, del lavoro, perché il lavoro ripaga sempre. La dimostrazione è data dal fatto che i ragazzi l'anno scorso si sono dedicati tantissimo. Quest'anno il campionato è un po' diverso, e i ragazzi, oltre a quello che hanno fato, devono aggiungere qualche altro "pizzichino" di lavoro. Quindi stiamo iniziando questo lavoro tecnico e fisico per arrivare pronti già alla prima partita che abbiamo in casa.

A proposito di impegni, non sarà un campionato facile: vi toccherà affrontare il Maddaloni che l'hanno scorso ha vinto, il Salerno che si è riconfermato. Sarà un campionato un po' più difficile di quello conclusosi a maggio?
Si, il campionato di C1 è abbastanza duro, perché trovi già giocatori molto esperti. Ogni squadra ha i suoi 4-5 elementi del roster con un certo bagaglio d'esperienza. Noi siamo una neo-promossa, e come tale dobbiamo comportarci: dobbiamo essere rampanti. Dobbiamo cercare di "rubare" tutto quel che è possibile, dall'inizio alla fine. Il fatto di avere anche a disposizione 10 persone, proprio come l'anno scorso, può e deve essere un grande vantaggio. Le partite durano 40 minuti e l'anno scorso abbiamo dimostrato che con la panchina lunga si possono ottenere risultati diversi.

A proposito di innesti, sono arrivati due ragazzi, Sisto e Donno, che vanno a coprire delle mancanze all'interno del roster, soprattutto dopo l'addio di Faletto e di Auricchio, che sono stati elementi importanti nelle scorse stagioni.
Vorrei innanzitutto confermare una cosa importante: se abbiamo raggiunto un obiettivo è perché avevamo un gruppo di ragazzi anche dal punto di vista tecnico abbastanza pronti. Il Faletto della situazione è stata la ciliegina sulla torta. Purtroppo non ho mai visto un giocatore che fa la differenza. Si, è vero, quest'anno non c'è Faletto, Poldo (soprannome di Auricchio ndr) c'è ma in duplice veste (team manager che in casi di emergenza può anche entrare in campo). Per quanto riguarda i due innesti, Edoardo Donno viene da un lavoro a Ruvo abbastanza importante, anche con l'Under 19. È un under, e se lui lavora correttamente saprà ritagliarsi i suoi spazi. Abbiamo preso poi il giocatore che ci mancava. È un 4, Marco Sisto, ed è un giocatore che conosce molto bene la categoria. Diciamo quindi che noi come roster dovremmo essere tranquillamente al completo per dare battaglia.

Possiamo quindi già dire che il mercato della Cestistica Barletta si è chiuso con l'acquisto di Donno?
Si, sicuramente, perché abbiamo già fatto dei grossi passi avanti. Noi siamo quella squadra che è nata e continuerà ad intraprendere un discorso incentrato sul settore giovanile. Quindi non dobbiamo dimenticare da dove veniamo, altrimenti ci fumiamo il cervello. Il campionato è duro, ma credo che i nostri ragazzi per poterlo affrontare e per cercare di fare meglio di quanto precedentemente fatto.

La prima novità di quest'anno sarà la nuova "location", il nuovo palazzetto, che vi darà la possibilità di avere un pubblico ancora più numeroso di quello che già seguiva la Cestistica Barletta. Gli abbonamenti stanno già dimostrando che c'è fiducia attorno a questo gruppo, a questa società.
Si, questa è una sfida, come abbiamo fatto l'anno scorso, e a noi le sfide piacciono. Nel senso che dobbiamo cercare di portare quanta più gente possibile nel nuovo palazzetto. Sarà difficile, però credo che con l'amore che i barlettani hanno nei confronti di ragazzi, faremo bella figura. Vogliamo far avvicinare tanta gente che non ha mai visto la pallacanestro. L'importante è quello. Questo è un gioco abbastanza particolare rispetto ad altre discipline: più lo guardi e più ti appassioni. Inoltre il palazzetto nuovo offre anche diverse "comodità".

Vi state preparando al primo "scherzetto" ai danni del Salerno…
Noi col Salerno dobbiamo cercare di fare subito risultato. Lo stesso vale contro tutte le altre 14 squadre. Ci stiamo preparando non solo in vista del Salerno, ma anche di tutto quello che deve venire. Ci teniamo in maniera particolare a far bene.

Se la voglia si misura in base all'intensità degli allenamenti, vi assicuriamo che i biancorossi hanno tutte le carte in regola per fare bene e stupire tutti…