Carrara: «Non pensiamo al gemellaggio, domani recuperiamo l'entusiasmo»
L'allenatore del Barletta sprona i suoi verso la sfida al Catanzaro
sabato 12 aprile 2014
12.31
Congelata una settimana densa di avvenimenti, dai tanti, troppi commenti sui fatti di Pontedera passando per il summit di chiarimento a Palazzo di Città e proseguendo lungo le coordinate per sviluppare la "giornata dell'orgoglio biancorosso", il Barletta Calcio si prepara al penultimo atto effettivo (a Nocera Inferiore tra due settimane non si giocherà) del suo stantìo campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Domani pomeriggio al "Puttilli" arriverà il Catanzaro, formazione lanciata verso il quarto posto e legata da un saldo gemellaggio tra le rispettive tifoserie alla città di Eraclio: mister Marco Carrara, atteso alla "prima" davanti al pubblico di casa, ha aperto le porte alla sfida contro i calabresi in conferenza stampa.
Barletta-Catanzaro: partita dal sapore speciale
«Non mi piace la parola gemellaggio: in campo è battaglia. Dobbiamo giocare e vincere per far ritornare entusiasmo al presidente, perchè il calcio è in un momento davvero tragico, vediamo esempi di Lega Pro come il Prato. Bisogna far tornare entusiasmo al presidente perchè Barletta merita un calcio importante. Credo che il presidente sarà allo stadio: più sta vicino alla squadra, più con il suo carisma è d'aiuto a tutti: ho parlato con lui e credo ci sarà. Ammiro molto l'iniziativa della giornata dell'orgoglio biancorosso: in futuro ne servirebbero altre per avvicinare maggiormente la gente allo stadio. Questa è una nota di merito per la società.
Armi da sfoderare domenica
«La condizione psico-fisica in queste ultime tre partite conta relativamente poco: per salire di condizione serve un mese, non c'è tempo. Dobbiamo guardare a quello che abbiamo dentro. Mi è piaciuto il secondo tempo di domenica, abbiamo dimostrato che la squadra se vuole può dare fastidio agli avversari. Credo che domani sia più facile per noi: mi aspetto una cornice di pubblico importante e affronteremo un avversario di valore. Dobbiamo dare un qualcosa in più tutti dal primo all'ultimo minuto. Loro sono una squadra forte, costruita per vincere ed esperta. In questa categoria è un vantaggio».
Catanzaro: squadra che subisce poco
«Ho sempre pensato che si va in campo 11 contro 11. Sono di quelli che non sentirete mai lamentarci delle assenze: chi c'è gioca ed è all'altezza della situazione. E' vero che abbiamo deficit di organico in queste ultime settimane, ma chi va in campo deve essere motivato al punto giusto, e spero che chi ha giocato meno voglia mettersi in mostra».
Il caso-Di Bella a Pontedera: strascichi di una settimana
«Mi allineo con quanto ha detto il presidente: è stato un episodio deprecabile ma certamente ingigantito. L'assenza di Fabrizio domani sarà pesante, ma credo di poter sopperire».
Le tre "C" smarrite a Pontedera
«Se non hai queste tre qualità, non sei un calciatore vero. Qualcosina a Pontedera ho visto, nel senso che nei primi minuti e nel secondo tempo abbiamo visto in campo quello che voglio io, tutto quello che avevamo cercato di buttar dentro. Non è tempo di guardarci indietro, sono abituato solo a guardare avanti.Questi sono ragazzi che sul piano caratteriale devono crescere e maturare: sarei contento se tutti assieme buttiamo il cuore oltre l'ostacolo».
Barletta privo dell'ossatura centrale: cosa cambia?
E' vero, ci manca l'ossatura centrale, ma ho seguito il Catanzaro durante l'anno e so che anche loro hanno dei punti deboli: è una squadra che prende pochissimi gol e ne fa anche pochi, noi dobbiamo stare attenti perchè la gente che domani verrà allo stadio merita una gioia».
Anche Carrara in cerca di conferme?
«Non ho mai pensato a un discorso egoistico o personale, credo che chi ha il potere in questo caso deve sempre ragionare in funzione del gruppo. L'ho sempre vista in questa maniera: so che se le cose vanno diversamente da come sono andate ultimamente, anche per me si può muovere qualcosa. Sono realista, perchè non ho mai allenato in C1, ma sono anche un uomo di calcio e so che in questo mondo tutto può cambiare da un momento all'altro.
Limiti biancorossi
Molti dei nostri calciatori non avevano mai fatto la Lega Pro rispetto a quest'anno: rispetto all'avvio di stagione sono migliorati tantissimo, più di qualcuno può giocare in categoria ora. Il discorso caratteriale è diverso: se uno ha fame, voglia di arrivare bene, può fare di tutto. Ferreira è l'esempio positivo di questa squadra: gioca sempre senza mollare un centimetro, merita di giocare. Questo è il prototipo di giocatore che dico io. Devi avere la cattiveria giusta, chi è leader lo è anche a 10 anni».
Cicerelli: una grande incompiuta
«Credo che Cicerelli abbia buone qualità, ma ha trovato tutto e subito. L'anno scorso è arrivato subito in Prima Squadra e ha giocato, anche bene. Oggi con i contributi della Lega, sei facilitato nel far giocare i giovani. Un calciatore non può giocare in casa e sentire il peso della maglia, e magari sentirsi libero mentalmente fuori casa. Un calciatore deve avere gli attributi sempre. Lui ha sofferto i fischi del "Puttilli", ma ho detto a lui che è anche colpa sua perchè ha dimostrato poco. I numeri sono questi: non sono io che ti condanno, sono i numeri. Ma è un calciatore sul quale lavorare in prospettiva, ora non abbiamo tempo e dobbiamo lavorare sulla mentalità».
Capitolo-formazione
«Non avrò Legras, La Mantia, Di Bella e Mantovani. Non ho però ancora scelto l'undici titolare, ho un paio di dubbi di formazione e voglio tenerli tutti sulla corda fino a domani mattina».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Barletta-Catanzaro: partita dal sapore speciale
«Non mi piace la parola gemellaggio: in campo è battaglia. Dobbiamo giocare e vincere per far ritornare entusiasmo al presidente, perchè il calcio è in un momento davvero tragico, vediamo esempi di Lega Pro come il Prato. Bisogna far tornare entusiasmo al presidente perchè Barletta merita un calcio importante. Credo che il presidente sarà allo stadio: più sta vicino alla squadra, più con il suo carisma è d'aiuto a tutti: ho parlato con lui e credo ci sarà. Ammiro molto l'iniziativa della giornata dell'orgoglio biancorosso: in futuro ne servirebbero altre per avvicinare maggiormente la gente allo stadio. Questa è una nota di merito per la società.
Armi da sfoderare domenica
«La condizione psico-fisica in queste ultime tre partite conta relativamente poco: per salire di condizione serve un mese, non c'è tempo. Dobbiamo guardare a quello che abbiamo dentro. Mi è piaciuto il secondo tempo di domenica, abbiamo dimostrato che la squadra se vuole può dare fastidio agli avversari. Credo che domani sia più facile per noi: mi aspetto una cornice di pubblico importante e affronteremo un avversario di valore. Dobbiamo dare un qualcosa in più tutti dal primo all'ultimo minuto. Loro sono una squadra forte, costruita per vincere ed esperta. In questa categoria è un vantaggio».
Catanzaro: squadra che subisce poco
«Ho sempre pensato che si va in campo 11 contro 11. Sono di quelli che non sentirete mai lamentarci delle assenze: chi c'è gioca ed è all'altezza della situazione. E' vero che abbiamo deficit di organico in queste ultime settimane, ma chi va in campo deve essere motivato al punto giusto, e spero che chi ha giocato meno voglia mettersi in mostra».
Il caso-Di Bella a Pontedera: strascichi di una settimana
«Mi allineo con quanto ha detto il presidente: è stato un episodio deprecabile ma certamente ingigantito. L'assenza di Fabrizio domani sarà pesante, ma credo di poter sopperire».
Le tre "C" smarrite a Pontedera
«Se non hai queste tre qualità, non sei un calciatore vero. Qualcosina a Pontedera ho visto, nel senso che nei primi minuti e nel secondo tempo abbiamo visto in campo quello che voglio io, tutto quello che avevamo cercato di buttar dentro. Non è tempo di guardarci indietro, sono abituato solo a guardare avanti.Questi sono ragazzi che sul piano caratteriale devono crescere e maturare: sarei contento se tutti assieme buttiamo il cuore oltre l'ostacolo».
Barletta privo dell'ossatura centrale: cosa cambia?
E' vero, ci manca l'ossatura centrale, ma ho seguito il Catanzaro durante l'anno e so che anche loro hanno dei punti deboli: è una squadra che prende pochissimi gol e ne fa anche pochi, noi dobbiamo stare attenti perchè la gente che domani verrà allo stadio merita una gioia».
Anche Carrara in cerca di conferme?
«Non ho mai pensato a un discorso egoistico o personale, credo che chi ha il potere in questo caso deve sempre ragionare in funzione del gruppo. L'ho sempre vista in questa maniera: so che se le cose vanno diversamente da come sono andate ultimamente, anche per me si può muovere qualcosa. Sono realista, perchè non ho mai allenato in C1, ma sono anche un uomo di calcio e so che in questo mondo tutto può cambiare da un momento all'altro.
Limiti biancorossi
Molti dei nostri calciatori non avevano mai fatto la Lega Pro rispetto a quest'anno: rispetto all'avvio di stagione sono migliorati tantissimo, più di qualcuno può giocare in categoria ora. Il discorso caratteriale è diverso: se uno ha fame, voglia di arrivare bene, può fare di tutto. Ferreira è l'esempio positivo di questa squadra: gioca sempre senza mollare un centimetro, merita di giocare. Questo è il prototipo di giocatore che dico io. Devi avere la cattiveria giusta, chi è leader lo è anche a 10 anni».
Cicerelli: una grande incompiuta
«Credo che Cicerelli abbia buone qualità, ma ha trovato tutto e subito. L'anno scorso è arrivato subito in Prima Squadra e ha giocato, anche bene. Oggi con i contributi della Lega, sei facilitato nel far giocare i giovani. Un calciatore non può giocare in casa e sentire il peso della maglia, e magari sentirsi libero mentalmente fuori casa. Un calciatore deve avere gli attributi sempre. Lui ha sofferto i fischi del "Puttilli", ma ho detto a lui che è anche colpa sua perchè ha dimostrato poco. I numeri sono questi: non sono io che ti condanno, sono i numeri. Ma è un calciatore sul quale lavorare in prospettiva, ora non abbiamo tempo e dobbiamo lavorare sulla mentalità».
Capitolo-formazione
«Non avrò Legras, La Mantia, Di Bella e Mantovani. Non ho però ancora scelto l'undici titolare, ho un paio di dubbi di formazione e voglio tenerli tutti sulla corda fino a domani mattina».
(Twitter: @GuerraLuca88)