Carlos Anós, Zala e Sergio Tomas abbandonano il Cristian Barletta

Il presidente Dazzaro: «Sono amareggiato»

sabato 24 marzo 2018
È con sconcerto che la società biancorossa annuncia l'addio alla squadra da parte dei 3 calcettisti iberici dovuto a motivazioni che ledono l'onorabilità di una società da sempre rispettosa dei vincoli con i suoi tesserati.

Alla vigilia di una gara storica per la nostra squadra impegnata nei play off per la serie A1 contro la Meta, i 3 cui è stato sempre regolarmente corrisposto il compenso pattuito hanno inteso abbandonare i compagni pretendendo l'anticipo degli emolumenti del mese corrente su iniziativa di Anós (che ha coinvolto i compagni ed è in procinto a breve di passare ad una squadra del campionato del Kuwait) probabilmente timoroso di perdere le gare play off e non ricevere poi gli emolumenti che naturalmente come sempre gli sarebbero stati corrisposti. Naturalmente il presidente Dazzaro non ha inteso sottostare a quello che è un vero e proprio ricatto: «Sono amareggiato - ha affermato il numero 1 biancorosso - mai nella mia carriera ho dovuto subire una situazione simile. Il Cristian Barletta è sempre stato rispettoso degli accordi ma lo stesso non si può dire di calcettisti e procuratori. Questi ultimi ormai tengono sotto scacco le società pretendendo giustamente emolumenti ma allo stesso tempo non garantendo la tutela degli accordi come accaduto con la Gr9 di Gustavo Redondo società di procura di Zala, Anós e Tomas la quale da me sollecitata per risolvere la situazione ha preferito tenere un atteggiamento Ponzio pilatesco lavandosene decisamente le mani.

Naturalmente non ho inteso sottostare a nessun tipo di ricatto, lancio anzi un appello a tutte le società italiane: non piegatevi ai ricatti di queste persone pronte a parlar male dell'onorabilità delle società italiane ma non a mantenere gli accordi. Garantisco comunque ai tifosi il massimo impegno per la gara di domani da parte di una squadra che onorerà la maglia di una società gloriosa e rispettata in tutta la Penisola».