Cane: «Orgoglio e dignità per chiudere la stagione»

La parola al giovane esterno biancorosso in vista della sfida al Catanzaro

giovedì 10 aprile 2014 17.49
A cura di Adriano Antonucci
Un inizio molto promettente, poi diversi passi indietro e il calo che ha portato alle ultime disastrose prove di tutta la squadra. Stiamo parlando di Marco Cane, 21enne terzino destro nativo di Imperia, 26 presenze e 0 reti realizzate in questa stagione per un totale di 2160 minuti giocati. A pochi giorni dal match contro il Catanzaro è lui, nella sala stampa del "Puttilli" a raccontarci le sensazioni sue e della squadra in vista del penultimo impegno di questo campionato:

A Pontedera buon avvio, poi il rigore e strada spianata agli avversari, cosa è successo?
Vero, a Pontedera siamo partiti bene mettendoli in difficoltà, poi gli episodi ci sono andati contro. Quel rigore che poteva anche non esserci ci ha tagliato le gambe. Questo episodio, in un periodo della partita in cui stai facendo bene è davvero una brutta botta pensando anche al momento che stiamo attraversando. Nel secondo tempo comunque abbiamo reagito e di lì dobbiamo ripartire.

Su quanto successo a Fabrizio si è fatto forse troppo clamore, voi come compagni, come avete vissuto questa storia?
Noi abbiamo vissuto il tutto in maniera più serena rispetto a lui che è direttamente coinvolto. Su quello che è accaduto fuori dal campo, non mi va di parlarne, penso che ognuno abbia una propria idea. L'importante è che Fabrizio stia bene.

Guardando un po' il futuro, a Barletta ci si interroga per la prossima stagione. Che ne sarà di Marco Cane?
Dopo gli ultimi mesi voglio solamente pensare a chiudere bene il campionato dal punto di vista personale e di squadra facendo due belle prestazioni con Catanzaro e Grosseto. Io a Barletta sto bene ma non so nulla del mio futuro. Se ci dovesse essere intesa con la società per rimanere ne sarei felice.

Mister Carrara ha chiesto le famose tre "C", sono mancate fino ad ora?
Il mister ha voluto dare di sicuro un segnale, più che dal punto di vista tattico dato che mancano solo due partite, dal punto di vista morale nello spogliatoio e in campo. Noi ultimamente siamo diventati una squadra apatica e lui ci ha ricordato che siamo dei professionisti che devono amare il proprio lavoro e farlo nel miglior modo possibile tirando fuori carattere e dignità in campo e fuori.

Hai riscontrato dei cambiamenti nel modo di lavorare?
A dire il vero le novità sono state poche, abbiamo lavorato sulla stessa lunghezza d'onda. Pensiamo comunque a fare le prestazioni la domenica.

Che giudizio dai alla tua stagione?
Sono in parte contento e in parte deluso. Son partito indietro rispetto agli altri, poi ho trovato una buona condizione globale ed ero soddisfatto delle mie prestazioni. L'infortunio prima del derby di ritorno e la voglia di tornare prima mi ha condizionato, con un dolore che mi da ancora noia non facendomi esprimere al megio. Esprimendomi come voto direi un 5,5. Devo dire però che se sono migliorato dal mio arrivo lo devo allo staff e al Barletta.

Per te è meglio la difesa a 4 o il 3-5-2?
Per me e le mie caratteristiche il 3-5-2 è l'ideale perchè sopperisce alle mie carenze in fase difensiva. Ovviamente mi trovo bene anche con la difesa a 4 anche se ho parecchio da migliorare.

Domenica c'è la giornata dell' "orgoglio biancorosso" vuoi fare un appello?
Di appelli ne sono stati fatti parecchi, io posso dire che in questa annata ci sono state molte delusioni e capisco la gente ma, per noi è importante il sostegno del pubblico e sono importanti gli spalti pieni. Per noi è davvero importante che la gente ci sia.