Calcio, oggi pomeriggio la presentazione ufficiale di Riccardo Allegretti
Alle 17 in Sala Stampa parla l'ultimo arrivato in maglia biancorossa
giovedì 6 dicembre 2012
10.58
Sul campo si è già presentato, a parole ancora no. Parliamo di Riccardo Allegretti, ultimo arrivato (ma non certamente l'ultimo, almeno si spera) del mercato "di riparazione" imposto al Barletta Calcio dal campo e dalla classifica. Il calciatore meneghino sarà ufficialmente presentato, dopo l'esordio di domenica in quel di Prato, questo pomeriggio, alle ore 17, presso la Sala Stampa del "Cosimo Puttilli".
Nella scorsa stagione capitano della Triestina, avversaria del Barletta nel torneo di Prima Divisione, con 27 presenze e 6 reti all'attivo, Allegretti era rientrato tre anni fa nel "calcio che conta" con il Bari di Ventura in serie A (16 presenze e 3 reti nel 2009/10). Cresciuto calcisticamente nel Milan, in carriera il centrocampista ha vestito le maglie di Lecco (due stagioni consecutive, una in Seconda, l'altra in Prima Divisione), Empoli (per sei mesi fino a gennaio, Serie A), Reggiana (per sei mesi a partire da gennaio, Serie B), nuovamente Empoli (due stagioni in Serie B), Como (due stagioni, la prima in Serie B, la seconda in Serie A), Modena (Serie A), Chievo (Serie A), Venezia (Serie B), Avellino (Serie B), Triestina (quattro stagioni in Serie B), e Grosseto (serie B). Allegretti rappresenta senza dubbio un'iniezione di classe ed esperienza nel centrocampo del Barletta, e la sua firma ha risolto uno dei tanti "crucci" del gioco biancorosso: i calci piazzati, dei quali Allegretti è uno specialista. Si spera che il suo arrivo sia il preludio ad altri acquisti in via Veneto.
Ore 17:06
Sta per cominciare la conferenza stampa di Riccardo Allegretti.
Ore 17:10
Comincia la conferenza stampa del centrocampista classe 1978 Riccardo Allegretti
Sensazioni e motivazioni dell'avventura a Barletta
Le motivazioni sono tante: avevo voglia di tornare a giocare, ho avuto un brutto periodo a livello personale. Non sono più giovane, ma non ho ancora voglia di smettere. La situazione è difficile, non è da prenderla alla leggera. C'è molto da fare, ma credo nel lavoro. Mi sono messo a disposizione sin da subito: un giocatore d'esperienza non deve solo entrare nello spogliatoio e far vedere il curriculum. Spero che quanto prima ci sia possibilità di cambiare marcia per cambiare marcia, almeno all'interno. Bisogna guardare in faccia la realtà.
Sulla trasferta di Prato
Non ha funzionato innanzitutto il risultato. Stamattina ci siamo ritrovati per vedere quanto fatto di sbagliato e di giusto. Abbiamo la possibilità di fare bene, perchè qualcosa creiamo. Bisogna creare molto di più.
Su eventuali rinforzi
Penso a dare il massimo. Credo che uno come me debba mettersi a disposizione senza pensare di essere il primo di una serie d'acquisti. Cerco di fare il massimo ascoltando tutta la società. Questa è una società ben strutturata, ci sono i presupposti per far bene. Ci vuole coraggio e voglia di fare bene. Ci serve la mentalità per fare qualcosa sin da subito.
Altre offerte nel mercato
Avevo avuto altre offerte, ma avevo appena perso il papà e volevo anche smettere a giocare. Di concreto poi niente, c'erano tante voci attorno a me. Il Barletta mi ha chiamato, mi premeva andare in una società solida viste le mie esperienze passate. Sono venuto qui anche facendo dei sacrifici, ma ho la voglia di far bene.
Contro la Carrarese
Sarà una partita fondamentale, chi perde arriva ultima. Bisogna però guardare partita dopo partita. Veniamo da una sconfitta brutta, spero che i tifosi ci possano dare una mano. Spero di fare risultato per far si che scappi anche il mezzo sorriso.
Tabù casalingo
Spero di sfatare il tabù "Puttilli", dove per ora non si è mai vinto. L'esperienza può servire non posso far nulla, non sono certo Maradona. L'importante è vincere, anche giocando male. Sono arrivato con la squadra a 6 punti, credo e spero di riuscire a salvarmi.
Altre esperienze in situazioni critiche
Mi era già capitato, e spesso è andata male. Ho anche esperienza in retrocessioni, come a Venezia. Questo non è un campionato fortissimo. Basta veramente poco, e questo poco dobbiamo farlo. Altrimenti, tutto quanto non funziona. Abbiamo poco da fare, ma bisogna fare qualcosa. Non mi fa paura essere caricato di troppe responsabilità, non si può fare altrimenti. Io mi voglio salvare, chi mi vuole salvare mi segue.
Obiettivi a Barletta
Il mio unico obiettivo è salvarmi. Con il presidente non ho parlato di altri anni di contratto, perchè sono consapevole che tutto passa da questa stagione. Se le cose dovessero andare bene, non penso ci siano problemi per incontrarsi. Non è la cosa prioritaria in questi momenti.
Sulla riforma del campionato
Penso che sia positiva, perchè se ci sono presidenti onesti è giusto che rimangano nel calcio. Ma quando ci sono presidenti delinquenti che devono rovinare intere famiglie è bene che vengano radiati. Meglio sarebbe avere 3 gironi con gente onesta che 10 gironi con presidenti delinquenti. Certo mi dispiacerebbe per i miei colleghi.
Nella scorsa stagione capitano della Triestina, avversaria del Barletta nel torneo di Prima Divisione, con 27 presenze e 6 reti all'attivo, Allegretti era rientrato tre anni fa nel "calcio che conta" con il Bari di Ventura in serie A (16 presenze e 3 reti nel 2009/10). Cresciuto calcisticamente nel Milan, in carriera il centrocampista ha vestito le maglie di Lecco (due stagioni consecutive, una in Seconda, l'altra in Prima Divisione), Empoli (per sei mesi fino a gennaio, Serie A), Reggiana (per sei mesi a partire da gennaio, Serie B), nuovamente Empoli (due stagioni in Serie B), Como (due stagioni, la prima in Serie B, la seconda in Serie A), Modena (Serie A), Chievo (Serie A), Venezia (Serie B), Avellino (Serie B), Triestina (quattro stagioni in Serie B), e Grosseto (serie B). Allegretti rappresenta senza dubbio un'iniezione di classe ed esperienza nel centrocampo del Barletta, e la sua firma ha risolto uno dei tanti "crucci" del gioco biancorosso: i calci piazzati, dei quali Allegretti è uno specialista. Si spera che il suo arrivo sia il preludio ad altri acquisti in via Veneto.
Ore 17:06
Sta per cominciare la conferenza stampa di Riccardo Allegretti.
Ore 17:10
Comincia la conferenza stampa del centrocampista classe 1978 Riccardo Allegretti
Sensazioni e motivazioni dell'avventura a Barletta
Le motivazioni sono tante: avevo voglia di tornare a giocare, ho avuto un brutto periodo a livello personale. Non sono più giovane, ma non ho ancora voglia di smettere. La situazione è difficile, non è da prenderla alla leggera. C'è molto da fare, ma credo nel lavoro. Mi sono messo a disposizione sin da subito: un giocatore d'esperienza non deve solo entrare nello spogliatoio e far vedere il curriculum. Spero che quanto prima ci sia possibilità di cambiare marcia per cambiare marcia, almeno all'interno. Bisogna guardare in faccia la realtà.
Sulla trasferta di Prato
Non ha funzionato innanzitutto il risultato. Stamattina ci siamo ritrovati per vedere quanto fatto di sbagliato e di giusto. Abbiamo la possibilità di fare bene, perchè qualcosa creiamo. Bisogna creare molto di più.
Su eventuali rinforzi
Penso a dare il massimo. Credo che uno come me debba mettersi a disposizione senza pensare di essere il primo di una serie d'acquisti. Cerco di fare il massimo ascoltando tutta la società. Questa è una società ben strutturata, ci sono i presupposti per far bene. Ci vuole coraggio e voglia di fare bene. Ci serve la mentalità per fare qualcosa sin da subito.
Altre offerte nel mercato
Avevo avuto altre offerte, ma avevo appena perso il papà e volevo anche smettere a giocare. Di concreto poi niente, c'erano tante voci attorno a me. Il Barletta mi ha chiamato, mi premeva andare in una società solida viste le mie esperienze passate. Sono venuto qui anche facendo dei sacrifici, ma ho la voglia di far bene.
Contro la Carrarese
Sarà una partita fondamentale, chi perde arriva ultima. Bisogna però guardare partita dopo partita. Veniamo da una sconfitta brutta, spero che i tifosi ci possano dare una mano. Spero di fare risultato per far si che scappi anche il mezzo sorriso.
Tabù casalingo
Spero di sfatare il tabù "Puttilli", dove per ora non si è mai vinto. L'esperienza può servire non posso far nulla, non sono certo Maradona. L'importante è vincere, anche giocando male. Sono arrivato con la squadra a 6 punti, credo e spero di riuscire a salvarmi.
Altre esperienze in situazioni critiche
Mi era già capitato, e spesso è andata male. Ho anche esperienza in retrocessioni, come a Venezia. Questo non è un campionato fortissimo. Basta veramente poco, e questo poco dobbiamo farlo. Altrimenti, tutto quanto non funziona. Abbiamo poco da fare, ma bisogna fare qualcosa. Non mi fa paura essere caricato di troppe responsabilità, non si può fare altrimenti. Io mi voglio salvare, chi mi vuole salvare mi segue.
Obiettivi a Barletta
Il mio unico obiettivo è salvarmi. Con il presidente non ho parlato di altri anni di contratto, perchè sono consapevole che tutto passa da questa stagione. Se le cose dovessero andare bene, non penso ci siano problemi per incontrarsi. Non è la cosa prioritaria in questi momenti.
Sulla riforma del campionato
Penso che sia positiva, perchè se ci sono presidenti onesti è giusto che rimangano nel calcio. Ma quando ci sono presidenti delinquenti che devono rovinare intere famiglie è bene che vengano radiati. Meglio sarebbe avere 3 gironi con gente onesta che 10 gironi con presidenti delinquenti. Certo mi dispiacerebbe per i miei colleghi.
Fonte foto: zimbio.com