Bufera in casa Barletta 1922: cinque esoneri dalla società
Di Rito, Ola, Pellecchia, Diouf e Pizzutelli non sono più biancorossi
sabato 26 novembre 2016
14.12
Le prime indiscrezioni erano circolate ieri pomeriggio. Stamattina il comunicato stampa sul sito del Barletta 1922 ha suggellato la notizia, ed è subito bufera. Non è leggera la decisione presa dalla società, che ha così definitivamente concluso i contratti di ben cinque calciatori della sua rosa, tutti professionisti di una certa rilevanza. L'organico a disposizione di mister Pizzuli sarà inficiato da queste mancanze già a partire dalla prossima trasferta ad Avetrana, nella dodicesima di campionato. Una decisione che va ad incidere notevolmente sulle condizioni della compagine barlettana, di ritorno dalla sconfitta in Coppa Italia contro il Bisceglie, e con difficoltà tecniche oggettive.
Una decisione che lascia fortemente pensare i tifosi e gli appassionati, che avevano guardato al mercato stagionale con un certo entusiasmo, grazie proprio a nomi come Di Rito, Ola, e Pellecchia. Acquisti che avevano alimentato le speranze su una squadra destinata a fare gioco e a raggiungere prontamente la vetta del campionato di Eccellenza. Ma come sempre, è stato il campo a parlare e a decretare un avvio di stagione deludente, con pochi spunti positivi, e diversi aspetti tecnici da migliorare. Un Barletta altalenante, poco cattivo, incerto davanti alla porta. Questi i limiti di personalità più importanti che lo stesso allenatore Pizzulli aveva sottolineato dopo la batosta in Coppa Italia.
A pagarne le conseguenze proprio quegli elementi da cui ci si aspettava le prestazioni migliori, e che avrebbero dovuto dare nuova linfa ai biancorossi. Il centrocampista destro classe '88 Pellecchia, insieme al difensore centrale Ola, il portiere classe '97 Diouf e l'attaccante Di Rito dovevano proprio rinforzare i cardini della squadra per permetterle di acquisire una solida proprietà di gioco. A questi si aggiunge anche il centrocampista offensivo Pizzutelli, che questa estate in merito all'avvio di stagione aveva espresso il volere di lasciar parlare il campo e di non esprimere giudizi.
Una situazione tutt'altro che stabile dunque, quella dei biancorossi, che già hanno dovuto assorbire le difficoltà del cambio allenatore a poche battute dall'inizio del campionato. Una stagione che a quanto pare si rivelerà ben più complicata ed ostica del previsto, con le perplessità di tutti coloro che fino ad ora hanno continuato a sostenere i colori della Città della Disfida.
Una decisione che lascia fortemente pensare i tifosi e gli appassionati, che avevano guardato al mercato stagionale con un certo entusiasmo, grazie proprio a nomi come Di Rito, Ola, e Pellecchia. Acquisti che avevano alimentato le speranze su una squadra destinata a fare gioco e a raggiungere prontamente la vetta del campionato di Eccellenza. Ma come sempre, è stato il campo a parlare e a decretare un avvio di stagione deludente, con pochi spunti positivi, e diversi aspetti tecnici da migliorare. Un Barletta altalenante, poco cattivo, incerto davanti alla porta. Questi i limiti di personalità più importanti che lo stesso allenatore Pizzulli aveva sottolineato dopo la batosta in Coppa Italia.
A pagarne le conseguenze proprio quegli elementi da cui ci si aspettava le prestazioni migliori, e che avrebbero dovuto dare nuova linfa ai biancorossi. Il centrocampista destro classe '88 Pellecchia, insieme al difensore centrale Ola, il portiere classe '97 Diouf e l'attaccante Di Rito dovevano proprio rinforzare i cardini della squadra per permetterle di acquisire una solida proprietà di gioco. A questi si aggiunge anche il centrocampista offensivo Pizzutelli, che questa estate in merito all'avvio di stagione aveva espresso il volere di lasciar parlare il campo e di non esprimere giudizi.
Una situazione tutt'altro che stabile dunque, quella dei biancorossi, che già hanno dovuto assorbire le difficoltà del cambio allenatore a poche battute dall'inizio del campionato. Una stagione che a quanto pare si rivelerà ben più complicata ed ostica del previsto, con le perplessità di tutti coloro che fino ad ora hanno continuato a sostenere i colori della Città della Disfida.