Basket, Antonio De Fazio: «Barletta, ti porterò sempre nel cuore»
Il cestista barlettano pronto per la nuova stagione a Cerignola
martedì 13 agosto 2013
1.00
Dopo avere confermato la categoria nella doppia sfida playout contro il Delta Basket Salerno, la Naurora Calzature Cestistica Barletta ha rinunciato per motivi economici alla DNC ed è stata costretta a ripartire dalla C Regionale. Così dopo l'approdo di Giovanni Gambarota a Bisceglie e quello di Gianluca Serino verso una squadra umbra, Antonio De Fazio ripartirà dalla C2 regionale e da Cerignola. Nato a Canosa di Puglia l'11 gennaio 1991, "Bruno" ha concluso la sua stagione con 5.2 punti di media, 1.2 palle recuperate e 4.4 di valutazione. Dopo le importanti conferme di Hugo Sierra e dei fratelli D'Arrisi, l'UDAS Cerignola è riuscita ad assicurarsi le prestazioni di Donatas Jonikas, Guglielmo Serazzi, Roberto Amoruso e punta ad essere un delle corazzate del prossimo campionato che vedrà anche il Barletta ai nastri di partenza.
Dopo tantissimi anni lasci Barletta per accasarti a Cerignola. Con quale spirito ti avvicini a questa nuova avventura?
«La scelta è stata molto difficile. A Barletta lascio davvero un pezzo di cuore e soprattutto lascio una famiglia che mi ha sempre trattato bene anche nei momenti di difficoltà. Mi avvicino alla nuova stagione con tanta voglia di dimostrare quello che ho imparato in questo anni nella mia città».
Nelle ultime due stagioni avete sempre dato il massimo in campo, raggiungendo la promozione in DNC e successivamente la salvezza. C'è un po' di rammarico per non aver potuto completare il percorso di crescita in un palcoscenico importante come la C1?
«Dopo aver raggiunto la promozioni in DNC, eravamo al settimo cielo. Abbiamo sempre saputo imparare dagli errori, consapevoli del fatto che in una stagione si può vivere di tanti alti e bassi. Siamo riusciti a crescere sotto svariati punti di vista, quindi zero rimpianti».
Stai già lavorando in vista della prossima stagione?
«Si, mi sto rimettendo in forma dopo un infortunio di 3 mesi che ha condizionato l'ultima parte della stagione. Non ho voluto lasciare mai i miei compagni e nonostante le condizioni precarie, ho deciso sempre di scendere in campo».
Cerignola ha voluto tirar su un progetto serio e ambizioso. Partite per vincere il campionato?
«Quello di Cerignola è un progetto lungimirante: l'obiettivo è quello di lavorare bene in allenamento e di riproporre in partita le stesse cose».
Antonio, siamo giunti alla fine di questa intervista vorresti salutare i tifosi barlettani.
«Rivolgo a tutti i tifosi barlettani un saluto caloroso e affettuoso. Siete stati un pubblico fantastico, spero un giorno di tornare a Barletta ancora più forte e maturo per riconquistare quello che il campo ci aveva dato».
Dopo tantissimi anni lasci Barletta per accasarti a Cerignola. Con quale spirito ti avvicini a questa nuova avventura?
«La scelta è stata molto difficile. A Barletta lascio davvero un pezzo di cuore e soprattutto lascio una famiglia che mi ha sempre trattato bene anche nei momenti di difficoltà. Mi avvicino alla nuova stagione con tanta voglia di dimostrare quello che ho imparato in questo anni nella mia città».
Nelle ultime due stagioni avete sempre dato il massimo in campo, raggiungendo la promozione in DNC e successivamente la salvezza. C'è un po' di rammarico per non aver potuto completare il percorso di crescita in un palcoscenico importante come la C1?
«Dopo aver raggiunto la promozioni in DNC, eravamo al settimo cielo. Abbiamo sempre saputo imparare dagli errori, consapevoli del fatto che in una stagione si può vivere di tanti alti e bassi. Siamo riusciti a crescere sotto svariati punti di vista, quindi zero rimpianti».
Stai già lavorando in vista della prossima stagione?
«Si, mi sto rimettendo in forma dopo un infortunio di 3 mesi che ha condizionato l'ultima parte della stagione. Non ho voluto lasciare mai i miei compagni e nonostante le condizioni precarie, ho deciso sempre di scendere in campo».
Cerignola ha voluto tirar su un progetto serio e ambizioso. Partite per vincere il campionato?
«Quello di Cerignola è un progetto lungimirante: l'obiettivo è quello di lavorare bene in allenamento e di riproporre in partita le stesse cose».
Antonio, siamo giunti alla fine di questa intervista vorresti salutare i tifosi barlettani.
«Rivolgo a tutti i tifosi barlettani un saluto caloroso e affettuoso. Siete stati un pubblico fantastico, spero un giorno di tornare a Barletta ancora più forte e maturo per riconquistare quello che il campo ci aveva dato».