Barletta – Pontedera visto dalla curva: prospettive diverse in salsa biancorossa
I biancorossi riescono a raggiungere nel finale il pareggio
venerdì 20 dicembre 2013
06.50
Dopo un primo tempo degno del miglior film horror di Dario Argento, gli uomini di mister Orlandi riescono a raggiungere il Pontedera a pochi minuti dal termine grazie ad alcune amnesie concesse dagli ospiti. Classifica mossa, terzo risultato utile consecutivo, fiducia in crescita : questo il lascito dei "bonus" in dote dopo il pareggio contro il Pontedera. Confrontando il bilancino con quello dei malus, il peso pende notevolmente ancora da questo secondo lato. Dati che devono far riflettere, numeri che non possono lasciare soddisfatti e dovrebbero dare a una scossa a un club quasi anestetizzato, che deve delle risposte a una piazza che di domande ne ha poste e continua a farne.
Dalla curva sono piovuti applausi per i giocatori che, nonostante i limiti tecnici, nel secondo tempo sono stati in grado di onorare la maglia in modo parziale. Niente applausi per Gabriele Martino, contestato dal primo all'ultimo minuto con fischi assordanti e cori pungenti. Il dg va per la sua strada, certo della bontà del programma - come il suo sorriso ieri in tribuna testimoniava- intrapreso con il presidente Roberto Tatò, oggi grande assente e lontano da Barletta e dal Barletta Calcio. Martino è invece il grande "presente", e dopo gli onori gli toccano oggi gli oneri. Nessuno fra i presenti in curva riesce a trovare un solo aspetto positivo in questo risultato. Naturalmente, come detto in precedenza, i supporter barlettani sono contenti parzialmente della reazione d'orgoglio, ma questo potrebbe non bastare vista la situazione disastrosa in classifica. Inutile girarci attorno, sono stati commessi dei gravissimi errori in sede di calciomercato (e non solo) da chi ha potere decisionale all'interno della S.S Barletta Calcio. Le proteste e gli schiamazzi sono solo una semplice conseguenza di quello che è stato fatto nei mesi precedenti. "Allegretti dov'è?" continuavano a chiedersi i sostenitori di fede biancorossa. Se ha commesso qualsiasi tipo di errore, perché la società non dirama un comunicato e spiega i reali motivi della sua esclusione, anziché nascondersi dietro un falso bollettino medico. In attesa di nuovi sviluppi, restiamo tutti qui inermi ad aspettare il volere di una persona a cui sembra non interessare nulla della gloriosa storia del nostro club.
Domenica si va a Grosseto e una domanda sorge spontanea: cosa ci spinge a non disertare le gare casalinghe e addirittura a riempire in maniera parziale le curve degli altri stadi? Non sono mai giunto ad una vera conclusione, forse la verità è che siamo unici e non siamo noi il vero problema.
(Twitter: @Massi_dipa)
Dalla curva sono piovuti applausi per i giocatori che, nonostante i limiti tecnici, nel secondo tempo sono stati in grado di onorare la maglia in modo parziale. Niente applausi per Gabriele Martino, contestato dal primo all'ultimo minuto con fischi assordanti e cori pungenti. Il dg va per la sua strada, certo della bontà del programma - come il suo sorriso ieri in tribuna testimoniava- intrapreso con il presidente Roberto Tatò, oggi grande assente e lontano da Barletta e dal Barletta Calcio. Martino è invece il grande "presente", e dopo gli onori gli toccano oggi gli oneri. Nessuno fra i presenti in curva riesce a trovare un solo aspetto positivo in questo risultato. Naturalmente, come detto in precedenza, i supporter barlettani sono contenti parzialmente della reazione d'orgoglio, ma questo potrebbe non bastare vista la situazione disastrosa in classifica. Inutile girarci attorno, sono stati commessi dei gravissimi errori in sede di calciomercato (e non solo) da chi ha potere decisionale all'interno della S.S Barletta Calcio. Le proteste e gli schiamazzi sono solo una semplice conseguenza di quello che è stato fatto nei mesi precedenti. "Allegretti dov'è?" continuavano a chiedersi i sostenitori di fede biancorossa. Se ha commesso qualsiasi tipo di errore, perché la società non dirama un comunicato e spiega i reali motivi della sua esclusione, anziché nascondersi dietro un falso bollettino medico. In attesa di nuovi sviluppi, restiamo tutti qui inermi ad aspettare il volere di una persona a cui sembra non interessare nulla della gloriosa storia del nostro club.
Domenica si va a Grosseto e una domanda sorge spontanea: cosa ci spinge a non disertare le gare casalinghe e addirittura a riempire in maniera parziale le curve degli altri stadi? Non sono mai giunto ad una vera conclusione, forse la verità è che siamo unici e non siamo noi il vero problema.
(Twitter: @Massi_dipa)