Barletta-Leverano, i migliori e i peggiori

L’ingresso di Rizzo decide il match, la difesa è granitica

lunedì 9 novembre 2015 14.33
A cura di Enrico Gorgoglione
Riscatto e tre punti in cascina per il Barletta, che dimentica il deludente risultato di Casarano e supera meritatamente il Leverano per 2-0. Decidono il match le reti di Ladogana e Rizzi, ma è una mossa di Pizzulli a cambiare le sorti della partita. Il tecnico biancorosso ha infatti inserito Rizzo ad inizio secondo tempo, proponendo un Barletta più spregiudicato e sicuro di sé. Una vittoria importante per i biancorossi, la seconda consecutiva al "San Sabino" di Canosa: riviviamo gli istanti più significativi del match attraverso i migliori e i peggiori di Barletta-Leverano.

I MIGLIORI:

RIZZO: Pizzulli lo tiene in panchina inizialmente, preferendogli D'Ambrosio a fianco di Sguera e Ladogana, poi lo getta nella mischia nel secondo tempo. Riesce a cambiare il match con la sua velocità. Il Leverano non riesce realmente ad arginare le sue iniziative, e dai suoi piedi nasce la rete dell'1-0

LADOGANA: senza di lui, l'attacco perde un punto di riferimento imprescindibile. La sua presenza contro il Leverano si fa valere. Si nota subito che il bomber biancorosso è in forma: riesce a dialogare bene con i compagni, fa molte sponde, è al centro dell'azione. La rete dell'1-0 è solo la logica conseguenza della sua partita giocata su ritmi alti. Sfiora anche il 2-0 su punizione, poi Pizzulli gli concede la (meritata) standing ovation.

MONOPOLI: dirige la difesa come meglio non potrebbe. Tiene alta la linea, che rischia solo un paio di volte a causa di due lisci. Di testa le prende praticamente tutte, e quando Cantatore è imbrigliato riesce ad impostare con una certa precisione.

I PEGGIORI:
FABIANO: confermatissimo a centrocampo, il numero 7 biancorosso parte bene, poi si perde alla distanza. Non riesce ad incidere adeguatamente sul match, compie qualche errore di troppo e così Pizzulli decide di non farlo rientrare in campo dopo il primo tempo.

D'AMBROSIO: ha l'età dalla sua, ma non si tratta di un alibi. La prestazione del giovanissimo esterno d'attacco non raggiunge la sufficienza. Contro il Leverano gli è mancato lo spunto giusto. Con un pizzico di precisione in più avrebbe potuto vivere la partita del "San Sabino" da assoluto protagonista.