Barletta grigio, ma la salvezza è ad un passo
Il pari con il Catanzaro avvicina i biancorossi all'obiettivo. Restano da sciogliere i dubbi sul futuro
giovedì 2 aprile 2015
13.28
Grigio, stanco, sonnacchioso a tratti piatto, non ci sono altri sinonimi forse per definire quanto visto ieri sul terreno di gioco del "Puttilli" in occasione dell'1-1 tra Barletta e Catanzaro. I biancorossi compiono comunque un altro piccolo passo verso la salvezza, conquistando il 43 punto di una stagione che se non fosse stata piena di tribolazioni e se non fosse stata condizionata dalla penalità in arrivo a quest'ora si sarebbe potuta dichiarare chiusa. La realtà da affrontare è però un'altra ed allora facciamolo, andando con ordine.
Assenze, stanchezza ed un pizzico di appagamento: il pari è servito
Turchetta, Meola e Venitucci infortunati più Quadri squalificato senza dimenticare Danti e De Rose in campo anche se non al meglio. Se ad una squadra come il Barletta, non certo nota per la rosa ampia, alla giornata numero 33 con un campionato logorante alle spalle si tolgono 4 giocatori importanti e se ne aggiungono 2 non al meglio non ci si può certo attendere una prova veemente, ed infatti così è stato. La squadra vista contro il Catanzaro è stata certamente lontana parente di quella brillante ammirata per larga parte della stagione e se agli elementi già elencati andiamo ad affiancare anche quel pizzico di appagamento e di consapevolezza mentale di essere ad un passo dall'obiettivo che, non dimentichiamo, senza la famosa penalità presa "per il bene del Barletta" (cit. Perpignano) sarebbe stato centrato il gioco è fatto. I biancorossi, pur senza strafare avevano centrato il vantaggio, ma, dopo l'autorete di Radi non hanno più avuto la forza di riportarsi avanti seppur costruendo qualche buona azione non finalizzata da Fall. Certo, qualche tifoso si sarebbe aspettato di più da questa partita anche alla luce della debacle di Melfi, ma l'impressione è che ora la squadra non riesca ad offrire quel di più e davvero a questi ragazzi c'è poco da rimproverare.
Un rush finale da affrontare senza troppi patemi (sul campo)
Aversa, Salernitana ed Ischia in trasferta, Vigor Lamezia e Foggia in casa. Dopo la pausa pasquale i biancorossi torneranno in campo per affrontare il rush finale di un campionato che come ampiamente accennato, potrà essere concluso senza troppi patemi. Gli 11 giorni mancanti alla sfida di Aversa serviranno sicuramente alla squadra per ricaricare le batterie e permetteranno agli acciaccati di recuperare. Il traguardo salvezza è praticamente a portata di mano, potrebbero bastare un paio di punti nelle 5 rimanenti gare ed al netto di tutte le difficoltà possibili questi ragazzi non dovrebbero aver problemi ad ottenerli. Certo l'attenzione va sempre mantenuta alta, ma di dubbi dovrebbero essercene davvero pochi.
Quale futuro? Sul fronte societario, situazione da decifrare
"La società dovrà fornire certezze per il futuro, io credo che ci siano la volontà e le possibilità per fare bene. Si sta lavorando per dare solidità". Queste le dichiarazioni del direttore sportivo Luigi Condò circa il futuro societario al termine del match contro il Catanzaro. Le parole di Condò fanno il paio con quelle pronunciate da Adelmo Berardo nel corso di Goal su Goal nella serata di martedì ma non aiutano certo a sciogliere i dubbi. Non è ancora chiara infatti la posizione dell'imprenditore molisano che afferma di essersi ritrovato a Barletta per caso e presenta alcune incongruenze nelle dichiarazioni circa la conoscenza o meno di Perpignano (affermava di conoscerlo il 18 marzo scorso, salvo poi dichiarare il contrario martedì sera) e alcune incertezze circa il ruolo che andrebbe a ricoprire in società. Berardo afferma di voler accompagnare il Barletta fino a giugno portando un'importante sponsorizzazione di circa 200mila euro per poi lasciare ad una cordata di imprenditori barlettani.
Assolutamente lecito è chiedersi quali siano gli sponsor e quali siano gli imprenditori barlettani interessati oltre ovviamente a cercare di capire cosa abbia spinto Berardo ad interessarsi alla causa biancorossa e quale sarebbe la posizione di Giuseppe Perpignano al termine di tutta questa operazione. In attesa che arrivino queste risposte, si attendono più a stretto giro di posta i risultati dell'ormai celeberrima "Due diligence" che dovrebbe aiutare a chiarire il reale stato dei conti societari. Interessante sarebbe anche comprendere il costo mensile della della rateizzazione in 23 tranche di Inps, Enpals ed Inail. Tanti dubbi da sciogliere, tanti interrogativi da risolvere per comprendere meglio quale sarà il futuro del Barletta, un futuro al momento davvero poco decifrabile.
Assenze, stanchezza ed un pizzico di appagamento: il pari è servito
Turchetta, Meola e Venitucci infortunati più Quadri squalificato senza dimenticare Danti e De Rose in campo anche se non al meglio. Se ad una squadra come il Barletta, non certo nota per la rosa ampia, alla giornata numero 33 con un campionato logorante alle spalle si tolgono 4 giocatori importanti e se ne aggiungono 2 non al meglio non ci si può certo attendere una prova veemente, ed infatti così è stato. La squadra vista contro il Catanzaro è stata certamente lontana parente di quella brillante ammirata per larga parte della stagione e se agli elementi già elencati andiamo ad affiancare anche quel pizzico di appagamento e di consapevolezza mentale di essere ad un passo dall'obiettivo che, non dimentichiamo, senza la famosa penalità presa "per il bene del Barletta" (cit. Perpignano) sarebbe stato centrato il gioco è fatto. I biancorossi, pur senza strafare avevano centrato il vantaggio, ma, dopo l'autorete di Radi non hanno più avuto la forza di riportarsi avanti seppur costruendo qualche buona azione non finalizzata da Fall. Certo, qualche tifoso si sarebbe aspettato di più da questa partita anche alla luce della debacle di Melfi, ma l'impressione è che ora la squadra non riesca ad offrire quel di più e davvero a questi ragazzi c'è poco da rimproverare.
Un rush finale da affrontare senza troppi patemi (sul campo)
Aversa, Salernitana ed Ischia in trasferta, Vigor Lamezia e Foggia in casa. Dopo la pausa pasquale i biancorossi torneranno in campo per affrontare il rush finale di un campionato che come ampiamente accennato, potrà essere concluso senza troppi patemi. Gli 11 giorni mancanti alla sfida di Aversa serviranno sicuramente alla squadra per ricaricare le batterie e permetteranno agli acciaccati di recuperare. Il traguardo salvezza è praticamente a portata di mano, potrebbero bastare un paio di punti nelle 5 rimanenti gare ed al netto di tutte le difficoltà possibili questi ragazzi non dovrebbero aver problemi ad ottenerli. Certo l'attenzione va sempre mantenuta alta, ma di dubbi dovrebbero essercene davvero pochi.
Quale futuro? Sul fronte societario, situazione da decifrare
"La società dovrà fornire certezze per il futuro, io credo che ci siano la volontà e le possibilità per fare bene. Si sta lavorando per dare solidità". Queste le dichiarazioni del direttore sportivo Luigi Condò circa il futuro societario al termine del match contro il Catanzaro. Le parole di Condò fanno il paio con quelle pronunciate da Adelmo Berardo nel corso di Goal su Goal nella serata di martedì ma non aiutano certo a sciogliere i dubbi. Non è ancora chiara infatti la posizione dell'imprenditore molisano che afferma di essersi ritrovato a Barletta per caso e presenta alcune incongruenze nelle dichiarazioni circa la conoscenza o meno di Perpignano (affermava di conoscerlo il 18 marzo scorso, salvo poi dichiarare il contrario martedì sera) e alcune incertezze circa il ruolo che andrebbe a ricoprire in società. Berardo afferma di voler accompagnare il Barletta fino a giugno portando un'importante sponsorizzazione di circa 200mila euro per poi lasciare ad una cordata di imprenditori barlettani.
Assolutamente lecito è chiedersi quali siano gli sponsor e quali siano gli imprenditori barlettani interessati oltre ovviamente a cercare di capire cosa abbia spinto Berardo ad interessarsi alla causa biancorossa e quale sarebbe la posizione di Giuseppe Perpignano al termine di tutta questa operazione. In attesa che arrivino queste risposte, si attendono più a stretto giro di posta i risultati dell'ormai celeberrima "Due diligence" che dovrebbe aiutare a chiarire il reale stato dei conti societari. Interessante sarebbe anche comprendere il costo mensile della della rateizzazione in 23 tranche di Inps, Enpals ed Inail. Tanti dubbi da sciogliere, tanti interrogativi da risolvere per comprendere meglio quale sarà il futuro del Barletta, un futuro al momento davvero poco decifrabile.