Barletta-Cosenza, ecco le pagelle

Bellomo promosso a pieni voti, bene anche Rajcic

martedì 5 ottobre 2010 22.44
A cura di Nicola Ricchitelli
Ecco le attese pagelle della gara disputata ieri al "Puttilli", che ha consegnato ai biancorossi la prima vittoria stagionale in campionato.

Dossena 6: una via di mezzo tra il sei d'ufficio e il sei di stima, infatti il numero uno biancorosso, alla sua seconda uscita stagionale è chiamato poche volte in azione causa Lucioni-Anselmi in assetto linea Maginot, ma anche grazie alla scarsa incidenza della squadra avversaria, infatti oltre un paio di occasioni - che i "lupi" cosentini spediscono fuori per la scarsa mira – il tabellino non registra particolari azioni pericolose.

Frezza 6.5: giunto in città appena un paio di giorni fa, Sciannimanico pensa bene di gettarlo da subito nella mischia (in una partita che prima del fischio di inizio era stata presentata come la gara della svolta); più voci hanno indicato che il mister si stesse giocando tutto su questo risultato, e Frezza risponde in maniera efficace in fase di copertura, ma è soprattutto prezioso in fase offensiva, dove mostra da subito una buona intesa con l'asse D'Allocco-Bellomo.

Lucioni 7: la partita poteva prendere un'altra piega se il "Lucio" biancorosso al 19° non avesse anticipato uno spiovente di Biancolino che aveva messo nelle condizioni Degano di battere a rete. Il centrale biancorosso si rende protagonista di una gara tutta grinta e determinazione, al punto che di rado gli attaccanti cosentini riescono ad entrare in area di rigore.

Anselmi 7: Gran bella prova di carattere quella del capitano biancorosso, una prestazione che sommata a quella di Lucioni vale la prima vittoria stagionale (oltre ad essere la prima a reti inviolate). Spesso lo si vede nell'area cosentina a cercare gloria senza particolare fortuna, ma nel complesso la gara del numero sei biancorosso è stata all'altezza della sua esperienza e anche più.

Galeoto 6.5: Anche lui come Frezza è giunto in settimana,con un leggero ritardo nella condizione fisica ma tutto sommato offe una prestazione di alto livello. Lo si vede con il contagocce in attacco, ma offre una prestazione autoritaria sulla fascia di sua competenza, facendo dimenticare per un pomeriggio gli orrori dal nuovo Oddo alias Matias Masiero.

Menicozzo 7.5: che la chiave della svolta biancorossa non possa essere proprio questa? Messo lì al centro del campo lascia ben poco da fare ai giocatori cosentini. Tante le palle recuperate cosi come innumerevoli quelle che il centrocampista biancorosso smista a destra e a sinistra sulla rotta che porta a Infantino e Bellomo. Da una delle sue giocate arriva la palla che Bellomo tramuterà in magia pura.

Rajcic 7: mezzo voto in meno per qualche giochetto evitabile nel corso del secondo tempo infatti proprio da una palla persa dal croato, scaturisce il fallaccio di Menicozzo che costa un'ammonizione. Episodio a parte, il numero otto regala una prestazione finalmente all'altezza del nome che porta; bello infine il taglio in occasione del secondo goal di Bellomo (77' Guerri s.v.).

D'Allocco 6,5: svetta in particolar modo per i numerosi palloni che mette sui piedi di Frezza e Bellomo, al punto da creare un invidiabile asse da cui scaturiscono parecchi pericoli alla squadra avversaria. Bene anche in fase di copertura facendosi trovare sempre pronto. (83' Perico s.v.).

Bellomo 8: il primo goal merita di scomodare gli dei del calcio: in parte lo confeziona il suo talento, l'altra parte la crea Rajcic. Poi mette il suo talento al servizio della squadra, cercando a più riprese di mettere sui piedi di Margiotta e Infantino numerose palle goal. Pian piano si sta conquistando un posto nei cuori della curva nord. Goal di questa caratura non se ne vedevano da un pezzo al "C. Puttilli".

Infantino 6: non ancora al meglio della condizione dopo il recente infortunio crea pochi pericoli alla porta del Cosenza e spesso si pesta i piedi con "el puntero" Margiotta. Nonostante ciò non si risparmia lottando su ogni pallone (68' Simoncelli voto 6) .

Margiotta voto 6.5: nonostante la non perfetta forma fisica sia sotto gli occhi di tutti, "el puntero" c'è e fa anche male. Per fermarlo spesso i difensori cosentini sono costretti al raddoppio, insomma l'attaccante venezuelano dà peso ad un attacco che prima del suo arrivo era evanescente. Avrebbe meritato il goal, ma la traversa colpita poco prima dello scadere dei novanta minuti indica che non era destino. Si rifarà.