Barletta, chiarezza sull'affare Zigon con l'avvocato Cascella

Ieri il tesseramento dell'attaccante sloveno dopo 21 giorni di attesa

sabato 19 ottobre 2013
A cura di Luca Guerra
Da ieri pomeriggio Dejan Zigon è a tutti gli effetti un calciatore del Barletta. Il sodalizio biancorosso ha infatti comunicato che "il Presidente Federale, dopo aver esaminato la documentazione prodotta dal club biancorosso ed averla ritenuta conforme alle vigenti norme regolamentari, ha autorizzato il tesseramento del calciatore Zigon Dejan". Il calciatore sloveno, 24 anni compiuti lo scorso 30 marzo, autore di 15 reti nella passata stagione con la maglia del Nogometno Društvo Gorica (Serie A slovena), aveva sottoscritto il 29 settembre un contratto fino al 30 giugno 2014 con il sodalizio biancorosso. Per l'impiego in gare ufficiali si attendeva il visto di esecutività delle autorità calcistiche competenti, l'Itc (International Transfert Certificate), finalmente arrivato oggi in via Vittorio Veneto.

Per capire di più sulla vicenda abbiamo parlato con un grande esperto del settore, uno dei nove membri italiani del Tribunale Arbitrale Sportivo (T.A.S.) di Losanna, l'avvocato barlettano Angelo Cascella (nella foto con il segretario Uefa, Gianni Infantino): laureato in Giurisprudenza, ha lavorato per dodici anni con l'avvocato Claudio Pasqualin, uno dei procuratori più noti d'Italia, assistendo e rappresentando numerosi atleti. E' anche apprezzato docente universitario in diritto sportivo e componente nella scorsa estate della "Ad Hoc Division" - la consulta dei Giudici nominati per dirimere le controversie legali - durante i Campionati Europei di calcio disputati in Polonia e Ucraina.

Le tempistiche inerenti il trasferimento del calciatore vertevano tutte sull'ITC (International Transfer Certificate), la pratica quadri-firmata da parte dei due club tra i quali avviene il trasferimento e le federazioni calcistiche che vi sono coinvolte. "Non conosco nel dettaglio la materia del passaggio di Zigon a Barletta, ma ci sono schemi generali entro cui si può motivare la ratio della norma. Ci sono quattro parti nella trattativa: le due federazioni e i due club che via appartengono. La Fifa per i trasferimenti internazionali ha introdotto il TMS, Transfert Matching System, che permette un controllo incrociato dei trasferimenti che riguardano due federazioni distinti. Perciò a livello internazionale esiste questo TMS, al quale accedono tutte le società per introdurre i dati riguardanti i trasferimenti, in maniera indipendente rispetto all'altro club coinvolto in una trattativa. Il club che compra deve acquistare il giocatore, quindi allegare al sistema la copia del contratto di trasferimento e il contratto del calciatore stesso: solo allora il club può depositare il contratto. In questo caso la federazione italiana chiede il transfert alla federazione slovena, che contatta il club, chiedendo se vi siano motivi ostativi al trasferimento del calciatore. La risposta deve essere prodotta entro 7 giorni, quindi tocca alla Federazione a cui è richiesto l'ITC produrlo. Se non ci sono problemi, può essere emesso il transfert. Invece, qualora entro i 30 giorni la federazione di provenienza non conceda l'ITC, la nuova federazione può procedere al tesseramento del calciatore. Ma non è il caso del Barletta, che ha evidentemente ricevuto notifica dell'avvenuta concessione del certificato di trasferimento internazionale entro i tempi stabiliti".

Burocrazia a parte, un dato che conta oggi c'è: il Barletta, orfano di una punta nel suo già risicato reparto offensivo dopo il ko occorso a La Mantia un mese fa, ha una freccia di ricambio per il duo Picci-Cicerelli e per sfatare il tabù-gol. Come sarà usato nella faretra biancorossa, spetterà a Orlandi sceglierlo a partire già da domani, al "Puttilli" contro l'Aquila.
(Twitter: @GuerraLuca88)