Barletta Calcio, questa mattina l'incontro tra Tatò e il club "I Biancorossi"
Clima disteso e aperto alla collaborazione, sul tavolo il futuro della società
sabato 12 aprile 2014
20.09
Tanto atteso e caldeggiato da parte dei tifosi, alla fine si è realizzato: parliamo del terzo incontro tra il presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò e il Barletta Club "I Biancorossi". Questa mattina una delegazione del neonato club, che nel pomeriggio ha presentato il suo progetto di azionariato popolare, ha incontrato il numero uno di via Vittorio Veneto, ripetendo così i meeting già realizzati nel mese di marzo.
Un clima disteso e teso alla collaborazione, come raccontato dai presenti all'incontro, durato circa un'ora e mezza, nel quale il patron biancorosso ha incassato la mano tesa del club, composto da un eterogeneo insieme di piccoli imprenditori, professionisti e appassionati della bandiera del Barletta Calcio. Sul tavolo in particolare il contratto dell'ex direttore generale Gabriele Martino, sollevato dal ruolo dieci giorni fa ma ancora legato al Barletta Calcio da un contratto che va oltre il 30 giugno 2014, il cui "peso" ancora grava nelle possibili trattative per itinere nel futuro del club. "I Biancorossi" dal canto loro hanno ribadito la stima nei confronti del patron biancorosso e loro volontà di venire incontro a chi vorrà far parte del futuro societario, nel quale al momento, stando a quanto spiegato dallo stesso Tatò (che del club "I Biancorossi" è da oggi socio onorario), non ci sono novità sostanziali rispetto alle ultime dichiarazioni ufficiali del presidente biancorosso. Nell'occasione il numero uno biancorosso ha ribadito la volontà di cedere la società senza alcun debito che possa gravare nei conti, rispondendo personalmente di ogni obbligazione assunta dal sodalizio fino al 30 giugno.
Nomi e facce che oggi pomeriggio si sono confrontati: sul tavolo il futuro del Barletta Calcio, in rebus a tre mesi dal 30 giugno, data in cui Tatò ha fissato il termine della sua esperienza in biancorosso, e in un presente che non ha portato sin qui interessi "sani e concreti" alle porte di via Vittorio Veneto. La cifra richiesta da Tatò per cedere il club è pari a zero, a patto che chi arriva in seno al club si assuma obbligazioni, contratti in essere e i costi di iscrizione alla Lega Pro 2014/2015. Nei fatto siamo ad aprile e da quel 21 novembre di acqua sotto i ponti ne è passata. Di segnali, però, ancora no.
(Twitter:@GuerraLuca88)
Un clima disteso e teso alla collaborazione, come raccontato dai presenti all'incontro, durato circa un'ora e mezza, nel quale il patron biancorosso ha incassato la mano tesa del club, composto da un eterogeneo insieme di piccoli imprenditori, professionisti e appassionati della bandiera del Barletta Calcio. Sul tavolo in particolare il contratto dell'ex direttore generale Gabriele Martino, sollevato dal ruolo dieci giorni fa ma ancora legato al Barletta Calcio da un contratto che va oltre il 30 giugno 2014, il cui "peso" ancora grava nelle possibili trattative per itinere nel futuro del club. "I Biancorossi" dal canto loro hanno ribadito la stima nei confronti del patron biancorosso e loro volontà di venire incontro a chi vorrà far parte del futuro societario, nel quale al momento, stando a quanto spiegato dallo stesso Tatò (che del club "I Biancorossi" è da oggi socio onorario), non ci sono novità sostanziali rispetto alle ultime dichiarazioni ufficiali del presidente biancorosso. Nell'occasione il numero uno biancorosso ha ribadito la volontà di cedere la società senza alcun debito che possa gravare nei conti, rispondendo personalmente di ogni obbligazione assunta dal sodalizio fino al 30 giugno.
Nomi e facce che oggi pomeriggio si sono confrontati: sul tavolo il futuro del Barletta Calcio, in rebus a tre mesi dal 30 giugno, data in cui Tatò ha fissato il termine della sua esperienza in biancorosso, e in un presente che non ha portato sin qui interessi "sani e concreti" alle porte di via Vittorio Veneto. La cifra richiesta da Tatò per cedere il club è pari a zero, a patto che chi arriva in seno al club si assuma obbligazioni, contratti in essere e i costi di iscrizione alla Lega Pro 2014/2015. Nei fatto siamo ad aprile e da quel 21 novembre di acqua sotto i ponti ne è passata. Di segnali, però, ancora no.
(Twitter:@GuerraLuca88)