Barletta Calcio, la conferenza stampa del presidente Tatò in diretta testuale

Barlettalife.it alle 17 presso la Sala Stampa del "Cosimo Puttilli"

giovedì 15 novembre 2012 17.03
A cura di Enrico Gorgoglione
Torna a parlare in pubblico questo pomeriggio, dopo le dichiarazioni rese una settimana fa fa durante la trasmissione televisiva "Pronto che calcio è" su Teledehon, il presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò, e lo fa in un momento apicale per il sodalizio di via Vittorio Veneto, con i biancorossi che hanno appena staccato in ultima posizione la Carrarese, nel campionato di Prima Divisione, girone B, con 6 punti all'attivo dopo 10 partite e all'alba di un'importante vittoria in una sfida-salvezza come quella dello stadio "Italia" di Sorrento.

Il numero uno del Barletta Calcio, storicamente restìo a esporsi davanti a telecamere, pc e taccuini, era già intervenuto, congiuntamente con il ds Pavone, in conferenza stampa circa un mese fa, dopo il ko contro il Latina tra le mura amiche. Le sue parole arriveranno in un momento delicato, nel quale rientra anche l'incontro avuto dal presidente con i tifosi al termine dell'ultima partita interna con l'Andria e il confronto tra il ds Pavone e una rappresentanza di supporters del Barletta Calcio nella giornata di ieri: un momento "calmierato" grazie al successo in terra sorrentina. Quali i motivi dell'incontro? Un semplice intervento della società volto a restituire tranquillità in questa situazione complicata? L'annuncio di nuovi acquisti? L'annuncio di cambiamenti nei vertici societari, o ancora l'ingresso di nuovi soci nel club di Via Veneto? Tutte le ipotesi sono aperte, tra pochi minuti le risposte del caso. Noi di Barlettalife.it seguiremo in diretta la conferenza dalla Sala Stampa del "Cosimo Puttilli", e riporteremo in diretta sui vostri schermi le parole del numero uno biancorosso.

Ore 17:08
Dovrebbe arrivare a momenti in sede il presidente Roberto Tatò. La sala stampa si sta progressivamente riempiendo di addetti ai lavori che attendono di ascoltare quanto avrà da dire il presidente biancorosso.

Ore 17:14
La sala stampa è ormai gremita, ma del presidente ancora non c'è traccia. Regna la più totale incertezza su quanto il presidente vorrà comunicare a tutta la stampa e alla tifoseria biancorossa.

Ore 17:19
Da pochi secondi è entrato in sala stampa il presidente Tatò. Comincia in questo momento la conferenza.

Nelle prime fasi della conferenza, Roberto Tatò si sofferma sui punti più importanti della sua presidenza: una breve cronistoria del Barletta Calcio con Tatò presidente. L'avventura parte con il ripescaggio in C2 a seguito del playoff perso. La dirigenza, allora composta da più soci, che il presidente preferisce non nominare, decide, al termine di una dopo una riunione, di partire per questa avventura, di un progetto del campionato di C1. L'inizio è stato davvero difficoltoso. A fine settembre il gruppo dirigenziale si sfalda e si defilano i primi soci a causa di problemi finanziari. Uno alla volta, tutti se ne vanno, Tatò a settembre-ottobre 2010 diventa presidente. La squadra era frutto di mesi di contrasti interni e non riusciva ad esprimersi a dovere. Dopo poche giornate i risultati del Barletta Calcio erano scarsi (tutti ricordano l'inizio difficoltoso risolto contro il Cosenza da Nicola Bellomo ndr), e il presidente decise di cominciare a rivoluzionare l'organico con giocatori d'esperienza pur datati. Tatò ha così optato per un cambio importante, con un nuovo ds, un nuovo allenatore, e con l'acquisto di giocatori anche a gennaio. A fine campionato la squadra ha chiuso la stagione in sicurezza. In quel momento il presidente ha avuto molti rapporti con l'allora amministrazione comunale. "Ero stato incoraggiato a continuare questi sforzi, con l'amministrazione che mi sarebbe stata vicina". Con queste promesse, Tatò si è avviato a fare un progetto importante, attorniandosi di una serie di collaboratori in cui il presidente ha creduto, sbagliando. Caduta l'amministrazione, Tatò è stato zitto per tanto tempo, e a tutt'oggi della questione stadio non ne sa nulla.

"In pratica il Barletta Calcio è poco più che abusivo. Anche questa conferenza stampa potrebbe essere interrotta in qualsiasi momento anche dall'ultimo dei dirigenti comunali. Durante la scorsa stagione c'è stata anche una certa sovraesposizione, e una trattativa con una multinazionale è saltata. L'anno scorso tutto il mondo è stato investito da una crisi a cui nessuno credeva e che ora sta inchiodando tutto e tutti". Così a fine campionato, avendo capito che non c'era più "trippa per gatti" per nessuno, Tatò ha ridimensionato i progetti, ha richiamato Pavone (che è arrivato 3 anni dopo i piani di Tatò), e con lui ha creato un progetto che prevedeva alcuni ridimensionamenti per far continuare ad esistere il calcio a Barletta. "Anche questo progetto non è certo esente da errori, ma nessuno in società ha detto che non ci sono mai stati errori". Questo programma, che il presidente ritiene sostenibile per questa stagione, con o senza Tatò. FInchè Tatò sarà al Barletta, il club non avrà debiti. Già da mesi, Tatò è ritornato a "bomba" su alcuni amici imprenditori, per allargare la base societaria. Anche un campionato "light" ha costi elevati, nonostante una squadra giovane: al netto di tutto, lo sbilancio fa paura.

"Mi ha divertito certa stampa quando ha scritto che il sottoscritto ha fatto un campionato per recuperare i soldi. Mi fa sorridere e mi dispiace. Come si fa a pensare a recuperare dei soldi in serie C? Diventa facile fare i conti tra giocatori, staff tecnico, trasferte, materiale di consumo. Sono ritornato dagli stessi amici a cui ho bussato. Finora ne ho contattati 38, ma non ho ricevuto alcuna adesione, nemmeno simbolica. Veniamo a noi: io posso garantire che fino a fine anno sarò alla guida di questo club, sperando ed insistendo presso altri intenditori per allargare questa base societarie. Altrimenti, di mettere a repentaglio la mia posizione personale non ci penso nemmeno. La mia presenza è garantita in tutto e per tutto, compreso qualche piccolo innesto a gennaio. A momento non abbiamo persone da "depurare", ma se non si vedranno i primi frutti, cominceremo ad intervenire. Io sono disposto a tutto, ma non regalerò questo gloriosissimo club a nessuna "buccia di banana". Finora non c'è stato nessuno che si è avvicinato. Qualcosa mi chiese un imprenditore l'anno scorso a marzo, ma ad inizio di campionato, questo imprenditore ha chiesto di comprare l'Andria, ma di lui io non ho avuto notizie. Veniamo ai giorni nostri: Novelli è stato selezionato da Pavone con il mio pieno appoggio per un progetto giovani che avrebbe richiesto tanta pazienza. Io ho dato il mio consenso, ma mi avevano detto che dovevamo avere pazienza. Siamo arrivati a questo cambio doloroso, perchè Novelli è un professionista serio, ma forse un pò rigido caratterialmente. Non ha mai ascoltato i miei consigli. Il cambio d'allenatore ha portato Stringara a Barletta, che ha voluto sdrammatizzare la situazione, visto che questi ragazzi, pur facendo bene dal punto di vista del gioco, erano ultimi. Speravo in una svolta contro l'Andria: doveva essere la partita della svolta, ma è stata la partita del capitombolo. Sorrento è stata una partita fortunata, visto anche come è andata con l'occasione dell'ultimo secondo".

"Non è vero che ho impedito a Di Cosola di entrare a società, ho solo rimandato la cosa a fine campionato. Non ci siamo più risentiti, non mi ha più chiamato".

"L'entusiasmo c'è quando abbiamo anche un pò di "vento in poppa". La nostra casa è comunale. Quando vengono meno delle certezze così forti, devi prendere atto della situazione. Poi domani se si svolta ben venga. Non è un cambio d'umore, ma è frutto di una situazione difficile per tutti. Fioccheranno tantissime novità. Macalli non ci ha mai convocati sulla strategia del calcio futuro. Macalli non ci ha mai convocati, speriamo che le cose cambino in fretta".

"Posso fare un tavolo con imprenditori seri, posso fare anche un passo indietro, se serve a coagulare un gruppo. Ho già detto che non esiterò un minuto. Se fosse una fonte di guadagno, si potrebbe giustificare. Qui non possiamo mangiare la marmellata. Non ci sono ricavi, ma solo costi. Voglio passare il testimone a persone serie, battezzate. Non sarò io a dare il club ad una buccia di banana, per far retrocedere questa squadra a 25 anni fa".

"Io non credo che arrivati a giugno non ci saranno proposte. Questa è l'ultima istanza: bisogna anche vedere come si consegna un club al sindaco, se è un club snello o oberato di debiti. Non mi fate domande sul futuro, godiamoci il momento. Non ci intossichiamo. Al momento non so. Lascio una porta aperta. Lavorando bene, può darsi che si avvicini qualcuno. Se non succede niente, andremo a fare una "colletta". Lo salviamo quest'anno il Barletta".

"Sulla multinazionale, non ho autorizzazione a rivelare il nome, ma non è la Mapei. Abbiamo avuto un vuoto amministrativo di 7 anni, la città è niente: abbiamo moltiplicato un sacco di zeri. L'operazione è andata. Non potrà bastare la comunicazione con il commissario prefettizio. Sui lavori al "Puttilli" non ci sono più notizie".

Ore 17:54
Si conclude la conferenza stampa del presidente Tatò.