Barletta Calcio, il pagellone di una stagione da incubo

Un gruppo mal costruito non ha reso secondo le aspettative

sabato 10 maggio 2014 8.31
A cura di Enrico Gorgoglione
Doveva essere l'anno del rilancio, l'anno del possibile approdo ai playoff, è stato l'anno delle tante promesse non mantenute, delle scommesse perse e poi nascoste sotto il più classico dei tappeti. È stata la stagione del "caso" Allegretti, è stata la stagione del passivo più umiliante rimediato tra le mura amiche. Un'annata con tante ombre e pochissime luci, in cui tutti gli interpreti scesi in campo con la maglia biancorossa hanno accusato non poche difficoltà. Riviviamo insieme la stagione attraverso il pagellone biancorosso, che valuta soltanto quanto visto in campo senza giudicare le vicissitudini societarie:

Difesa, voto 6: l'unico reparto che rimedia una sufficienza risicata. L'anno è cominciato in maniera positiva: sembrava ritrovata, infatti, la vecchia intesa del trio Camilleri-Di Bella-Romeo. Il modulo ultra-difensivista di mister Orlandi ha poi fatto il resto. Con tanti uomini a difesa della porta egregiamente difesa da Liverani, difficilmente le altre squadre riuscivano a sfondare. La stagione non esaltante di Camilleri e l'infortunio di Romeo hanno complicato i piani lì dietro, e i sostituti (Maccarone e Guglielmi, per arrivare all'adattato Bijimine) non hanno reso secondo le aspettative. Altalenante anche il rendimento dei terzini. Pippa ha dato il suo apporto d'esperienza, ma ha spinto davvero poco. Positiva la crescita di Cane, che prima dell'infortunio ha dimostrato buone doti da velocista, mentre Cascione è sembrato ancora un po' acerbo.

Top difesa: Liverani
Flop difesa: Maccarone.

Centrocampo, voto 5.5: tanta confusione in mezzo al campo, già a partire dalla prima parte di stagione. L'idea era di partire con un centrocampo a 3, con Allegretti in cabina di regia, Prutsch e Mantovani che doveva – sulla carta – sostituire Dezi. Ma le caratteristiche diverse dell'ex Renate e la necessità di essere più spregiudicati hanno mischiato le carte in tavola. Il trattamento riservato ad Allegretti, la querelle legata al suo addio e i saluti all'ex Livorno Prutsch hanno mandato in confusione un reparto che necessitava di certezze. Legras ci ha messo un po' per entrare nei meccanismi e nelle logiche del campionato italiano e Bijimine, arrivato a gennaio da Perugia, ha avuto poca fiducia e poco tempo per assimilare i "dettami tattici" di Orlandi. Negativa la stagione di Branzani, che non ha mai offerto sicurezza. Innocenti spesso si è ritagliato spazi importanti, dimostrando di saper abbinare quantità e qualità. Le note più dolci arrivano senza dubbio da D'Errico ed Ilari. L'ex Andria sulla fascia ha fatto il bello e il cattivo tempo, e per buona parte della stagione è stato l'unico pericolo dell'intera manovra biancorossa, mentre Ilari con le sue incursioni ha aggiunto pericolosità in avanti, pur vantando il non certo esaltante primato di goleador della panchina (25 presenze totali, di cui solo 11 da titolare).

Top centrocampo: Ilari
Flop centrocampo: Branzani.

Attacco, voto 5: chiamasi attacco il reparto solitamente attrezzato per offendere le difese avversarie. Barletta non ha mai potuto vantare attacchi stratosferici, si è sempre fatta tanta fatica nell'individuare un vero e proprio bomber. Ma la stagione appena conclusa ha peggiorato qualsiasi statistica. Quello biancorosso è risultato il peggior attacco della categoria dopo quello della Nocerina che non ha disputato metà campionato. I numeri sono preoccupanti, se si pensa che ben 5 gol sono stati segnati da Ilari. La causa era soprattutto strutturale: difficile creare tanto quando gli uomini destinati alla fase offensiva sono soltanto 3. L'infortunio di La Mantia (nelle cui potenzialità credeva molto l'ex diesse Martino) ha complicato i piani, ma è fin troppo scontato dare la colpa al caso. Picci è stato schierato da prima punta, ma non ha mai avuto tanti palloni giocabili e spesso è stato abbandonato a se stesso. Per sostituire La Mantia è arrivato Zigon, uno sloveno con caratteristiche totalmente diverse. Il risultato è stato disastroso, perché è stato adattato a finto centravanti un calciatore solitamente abituato a giocare da esterno. Negativa la stagione di Cicerelli, che ha subito le tensioni del primo anno da professionista e tutte le conseguenti luci della ribalta. Campagna e Ganz sono arrivati durante la sessione invernale del mercato, ma non hanno trovato continuità per ragioni diverse.

Top attacco: La Mantia
Flop attacco: Cicerelli e Zigon.