Barletta Calcio, come si cambia nel Novelli-bis

Dagli uomini al modulo, si prepara un altro reimpasto

mercoledì 19 dicembre 2012 1.42
A cura di Luca Guerra
A volte ritornano
Il Novelli-bis ha avuto ufficialmente il via, dopo la breve seduta di lunedì nella quale l'allenatore salernitano si era ripresentato alla truppa, nella giornata di ieri. Doppia seduta di lavoro per i biancorossi sotto una pioggia intensa: all'ombra di Eraclio ha ritrovato Elio Di Toro, vice dell'allenatore salernitano, e con lui il preparatore Angelo Fabbiano e il preparatore dei portieri Nicola Di Leo. Le immagini del campo raccontano di un Novelli tornato alla base ancora più carico dopo 51 giorni di "epurazione", ansioso di mostrare che questa squadra, la creatura da lui- in parte- allestita in estate, con i "celebri" 4 rinforzi già chiesti in estate e in procinto di arrivare a gennaio, può mantenere la categoria: un'impresa che ai più appare disperata oggi, con un Barletta col morale sotto i tacchi e ai piedi di tutti in classifica, dove i punti raccolti sono appena 7 in 14 giornate. Alle 17.30, questo pomeriggio, in Sala Stampa, dove si terrà la conferenza di (ri)presentazione, l'ex allenatore del Genoa Primavera ritroverà le vecchie facce, i soliti taccuini e tanti punti interrogativi. Pronto per la nuova avventura? Se il buongiorno si vede dal mattino, sì;

Dalla difesa a 3 al modulo "zemaniano"
Rivoltato come un calzino da Stringara, ora atteso a una nuova "stiratura e lavatura" con il ritorno di Raffaele Novelli. Parliamo del modulo tattico del Barletta Calcio: dopo i vari esperimenti visti durante il regime dell'allenatore di Orbetello, passato in rassegna dal 3-5-2 al 3-4-3 fino al 4-5-1, al 4-2-3-1 e al 3-4-1-2, una certezza con Novelli c'è. Il 4-3-3 di ispirazione zemaniana, "croce e delizia" (per i risultati la prima, per il campo la seconda, stando a quanto visto nel primo interregno novelliano): in via Veneto da 48 ore si è tornato così a parlare di palla a terra, verticalizzazioni rapide, giocate a due tocchi e ricerca della profondità e del tentativo di imporre sempre il proprio gioco, quest'ultima caratteristica che spesso ricorreva sul "banco degli imputati" nella gestione-Stringara;

L'altalena biancorossa: chi sale e chi scende
Cambio di modulo, uguale cambio di (alcuni) uomini. Il sillogismo funziona nel caso del Barletta di Novelli, edizione numero 2: tanti sono gli uomini in cerca di riscatto, mentre altri potrebbero già pensare a un futuro lontano da qui. E' il caso di Daniele Simoncelli. I più ricorderanno gli attriti tra l'esterno offensivo romagnolo e l'allenatore campano dopo la sfida di Frosinone, quella che decretò l'esonero di Novelli: un ingresso-lampo quello di Simoncelli, entrato in campo nell'intervallo e rimpiazzato a metà ripresa, gesto che sancì la rottura del rapporto tra le parti. Il tempo avrà lenito le ferite? Con Novelli sembrano fuori dai giochi anche Castellani, Petterini e Angeletti, scarsamente utilizzati nelle prime 8 giornate, mentre in bilico vi sono le posizioni dei vari Dezi, Vacca e Carretta. Borsino in salita per alcuni giovani "pupilli" del tecnico salernitano, Meucci e Barbuti su tutti, mentre cercano riscatto i vari Meduri, Menegaz e Burzigotti, sin qui onesti comprimari nel cammino biancorosso. Già domani in occasione del test in famiglia, anticipato di un giorno per la "settimana corta" che anima il torneo di Prima Divisione, le prime indicazioni;

Non convocato, sì party....
Il compito di Novelli sarà bifronte: da un lato la necessità di restituire anima e identità tattica al team biancorosso, apparso svuotato, privo di personalità, impaurito nelle ultime apparizioni, nelle quali il Barletta aveva lasciato in dote una perenne sensazione di confusione tattica, a tratti di improvvisazione affidata più all'estemporaneità che all'organizzazione di squadra. Dall'altra parte il bisogno stringente di lavorare sulla componente psicologica, cercando di spronare i calciatori in rosa e dando la carica giusta per restituire convinzione all'ambiente. Una prima scrematura sulle trame del mercato invernale si avrà già dalla lista dei convocati che il Barletta opporrà al Benevento sabato 22 dicembre al "Puttilli" nell'ultima gara dell'anno solare: se verranno confermate le esclusioni "eccellenti", non motivate da una scarsa tenuta fisica, già viste in occasione della trasferta di Viareggio, dove i vari Vacca, Ferreira e Angeletti erano rimasti a casa, i primi nomi sull'uscita dalla porta di via Vittorio Veneto saranno già pronti per l'affissione. E in un calciomercato che si preannuncia caratterizzato da un profondo restyling della rosa, potrebbero non essere i soli. Non convocato (con il Benevento), sì party (da Barletta)?;

Mercato incerto, Del Core a casa
Ultimo ma non ultimo tassello da completare, quello di discernere i calciatori che- tecnicamente e umanamente- possono far parte dei 16 incontri di campionato che restano, nei quali solo chi "se la sente" potrà continuare a scendere in campo. Il punto fermo per ora è dato dai saluti di Umberto Del Core: l'ex-attaccante del Martina Franca, dopo aver rescisso il legame contrattuale con i tarantini a novembre, era stato bloccato per la firma a gennaio: l'addio di Pavone e il ritorno di Novelli, che con il calciatore non aveva avuto buoni trascorsi a Foggia, hanno cambiato i piani in corsa, e da ieri l'attaccante barese non risulta più in prova con il gruppo. Il calciomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto. Tanti intenti, che solo l'incontro in programma giovedì tra l'allenatore e il presidente Roberto Tatò (in attesa di trovare un nuovo ds) chiariranno in quanto a programmi societari per il presente e il futuro.
(Twitter: @GuerraLuca88)