Barletta 1922, la forza del gruppo

Con il Casarano vittoria del collettivo, ora testa al rush finale

martedì 23 febbraio 2016
A cura di Adriano Antonucci
Una vittoria frutto di una prestazione collettiva impeccabile fatta di sacrificio e di supporto reciproco, proprio come il presidente Di Paola aveva auspicato in settimana. Quella contro il Casarano è stata assolutamente la vittoria del gruppo per un Barletta 1922 che portata a termine l'operazione aggancio nei confronti del salentini è ora pronto a puntare ulteriori obiettivi.

Da Bitonto al Casarano, la nascita di un nuovo percorso
Bitonto, prima uscita del "nuovo" Barletta rinforzato dagli innesti di Lacarra, Moscelli, Loiodice e via dicendo. Ricordiamo tutti come andò quella partita, i biancorossi persero per 1-0, Lacarra fallì un calcio di rigore e nacquero polemiche a non finre, dubbi e paure su quello che sarebbe stato poi l'apporto dei nuovi acquisti e su quello che sarebbe stato il loro inserimento in un contesto che fino a quel momento era andato oltre le più rosee aspettative proprio fondandosi sulla forza del gruppo. Da quella caduta, l'ultima al momento in questo campionato (facciamo i dovuti scongiuri) è partito un percorso un percorso lungo e difficile che ha portato i biancorossi a conquistare 7 vittorie 3 pareggi ma soprattutto a riformare un gruppo affiatato dove non esistono più "vecchi" e nuovi" ma esistono 11 uomini che lottano con lo stesso unico obiettivo, spingere il Barletta il più lontano possibile. La vittoria contro il Casarano è stata la certificazione di questo nuovo percorso ma la strada da fare è ancora tanta.

L'entusiasmo ritrovato
Le prime avvisaglie si erano avute nelle domeniche precedente con la trasferta di Gravina come esempio lampante, ma domenica pomeriggio al "S. Sabino" si è avuta la prova definitiva: l'entusiasmo è riscoppiato, c'è tanta fame di Barletta. Durante la settimana tanti erano stati gli appelli della società volti alla richiesta di sostegno per il difficile match contro i salentini e si può dire senza ombra di dubbio osservando gli spalti gremiti che la risposta a tale richiesta sia stata positiva. L'entusiasmo sopito del popolo biancorosso fiaccato dalle tante vicissitudini del 2014 e del 2015 si sta lentamente ritrovando e potrà senza dubbio essere l'arma in più in occasione del rush finale. Dopo tanta sofferenza c'è voglia di tornare a gioire, c'è voglia di tornare a riassaporare emozioni antiche e c'è, non dimentichiamolo, tanta voglia di tornare a casa. Questo chi di dovere lo sa ed è fondamentale perchè ben presto il "S. Sabino" non basterà più.