Barletta 1922, imperativo crederci

A Gravina biancorossi con il piglio giusto, ora bisognerà continuare così

martedì 2 febbraio 2016 0.02
A cura di Adriano Antonucci
Il rammarico per non essere riusciti a portare a casa i 3 punti e non aver così riaperto i giochi per il primo posto, c'è ed è innegabile. Le occasioni create dal Barletta soprattutto nel finale per giunta in inferiorità numerica ci lasciano con la sensazione dell'incompiuta ma al netto di un gol viziato da fallo di mano, della difficoltà di dover rimontare la capolista sul proprio campo, della grinta e dell'orgoglio visti in campo alla fine si può tornare da Gravina con impressioni positive e con la consapevolezza di avere le carte in regola per continuare a lottare.

Dritti alla meta
Si, continuare a lottare, il Barletta non può e non deve fare altro. L'atteggiamento orgoglioso e rabbioso visto nella ripresa di Gravina deve essere il marchio di fabbrica di questo rush finale di campionato nel quale forse non si potrà riuscire a raggiungere il primo posto ma nel quale bisognerà fare il possibile per centrare il miglior piazzamento play-off disponibile. Siamo sicuri che la consapevolezza nei propri mezzi acquisita nel pomeriggio in terra murgiana sarà la molla utile a spingere i biancorossi oltre l'ostacolo nei prossimi match che saranno senz'altro decisivi. Toccherà agli uomini di maggior carisma quali Moscelli, Sguera, Zingrillo e Cantatore trascinare tutta la squadra verso il traguardo. Al mister invece, toccherà rivitalizzare quei giocatori che al momento sembrano poco utili alla causa (Lacarra in primis) perchè in difficoltà psico-fisiche, ma senza l'apporto dei quali probabilmente si faticherà maggiormente.

La passione biancorossa non muore mai
Nota a parte nel commento del match di Gravina merita senza dubbio la tifoseria. La trasferta nella città murgiana ha riacceso la passione biancorossa anche nei cuori di molti tifosi che sembravano essersi allontananti dalle vicende del Barletta calcio dopo tutte le vicissitudini dell'anno appena trascorso. La curva, letteralmente gremita e trascinata da coloro i quali non hanno mai mollato e ripartendo dal "deserto" di Novoli hanno lavorato per riaccendere la scintilla è stata un fattore fondamentale per la prestazione orgogliosa e di cuore dei ragazzi di mister Pizzulli. Con la consapevolezza che avendo a disposizione il "Puttilli" il fattore tifo avrebbe avuto un' incidenza maggiore sulle sorti del Barletta calcio ma che purtroppo per i motivi ormai arcinoti non si avrà la possibilità di disporre dell'impianto di casa almeno fino al prossimo anno, bisognerà riprodurre l'entusiasmo di domenica pomeriggio anche nelle gare a venire a partire da quella di domenica al "S. Sabino" contro il Mesagne. Il calore del pubblico sarà un altro fattore fondamentale nel finale di un campionato, nel quale il Barletta non può che essere solo di passaggio, un passaggio si spera il più rapido possibile.

Il messaggio del presidente Di Paola
Proprio a proposito della giornata di domenica pomeriggio, il presidente Michele Di Paola ha affidato al proprio profilo Facebook una sentita ed emozionata analisi: "Vorrei esprimere anche io le emozioni, le impressioni, i sentimenti che ho provato nella giornata di ieri per un pomeriggio da cuori forti e che ha ancora una volta confermato quanta passione, quanta voglia ma soprattutto quanta speranza c'è ancora da parte di tutti per lasciare una categoria che non ci compete. L'imponente esodo dei nostri tifosi, la passione che ci hanno messo, il modo in cui la squadra si è espressa, il cuore con cui ha tentato fino all'ultimo di vincere la gara, mi hanno fatto venire i brividi, incastonando il pomeriggio di Gravina tra i più belli da quando seguo il Barletta, un pomeriggio straordinario perchè vissuto anche nelle vesti di presidente di questa fantastica società. E allora non voglio dilungarmi molto. Grazie a tutti quelli che hanno reso la domenica di Gravina una domenica speciale, straordinaria, un messaggio forte e chiaro di grande fiducia che mi sprona a tentare di fare sempre meglio".