Atletica leggera, stage azzurro per Ricatti al Sestriere

La Nazionale italiana di Maratona prepara gli Europei di Zurigo

mercoledì 18 giugno 2014 9.57
A cura di Luca Guerra
C'è anche il barlettano Mimmo Ricatti tra gli atleti Azzurri della Nazionale Italiana di Maratona, in ritiro al Sestriere fino al 22 giugno per prepararsi ai prossimi Campionati europei in programma il 16 e 17 agosto a Zurigo. Quella in corso in Piemonte, dove la colonnina di mercurio raramente supera i 10 gradi, è la prima uscita ufficiale dopo l'accordo siglato a fine maggio tra la Fidal e il Consorzio Sestriere e le Montagne Olimpiche.

Il 35enne nato a Barletta, tesserato per il C.S. Aeronautica Militare, che non vuole saperne di smettere di mietere record, ed è pronto a tornare ai suoi livelli dopo il quarto posto (tra oltre 19mila runners, professionisti e non) conquistato in marzo alla Maratona di Roma in 2 ore, 15 minuti e 7 secondi, con annesso primato tra gli italiani e gli europei. Di lì un problema ai denti ne ha limitato il rendimento. «Allaccio le scarpe e penso solo ad allenarmi-ha detto Ricatti in sede di partenza per il Sestriere- le tessere del puzzle sono mischiate e ci vorrà anche un po' di pazienza, ma ho fiducia in me stesso». Gli azzurri si sono allenati sul percorso Bordin e in Valle Argentera ed hanno utilizzato la pista di atletica ed il Palazzetto dello Sport di Sestriere. Nelle prossime ore il calendario prevede un'uscita a Pragelato, lungo i percorsi olimpici dello Sci di Fondo.

A completare la squadra maschile con Ricatti ci sono Ruggiero Pertile e Liberato Pellecchia. La squadra femminile è invece al gran completo: a guidarla Valeria Straneo, argento ai Mondiali di Maratona a Mosca 2013 e nello stesso anno oro nella Mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo a Mersin, in Turchia, accompagnata da Nadia Ejjafini, Rosaria Console, Emma Quaglia, Debora Toniolo e la romana di origini marocchina Laila Soufyane. Il tutto sotto l'attenta guida tecnica di Luciano Gigliotti, che nella sua luminosa carriera ha allenato atleti del calibro di Gelindo Bordin, Maria Guida e Stefano Baldini.
(Twitter: @GuerraLuca88)