Aria di derby, aria di Barletta-Andria: le parole della vigilia di mister Orlandi
«Conta l’equilibrio, ma saremo propositivi. L’Andria ci attenderà»
sabato 25 maggio 2013
13.32
Le ultime due settimane in casa Barletta Calcio sono state molto delicate. È in arrivo la prova finale, nei 180 minuti che di fatto decideranno la stagione. Saranno 180 minuti "condivisi" – purtroppo – con l'Andria. Due formazioni pugliesi si sfidano per la permanenza in Prima Divisione, un dato che nessuno ad inizio stagione poteva prospettare. In casa biancorossa il clima è di quelli giusti: concentrazione, attenzione ai particolari, convinzione di poter centrare l'obiettivo salvezza. Al termine dell'ultima rifinitura, e prima del consueto ritiro pre-gara, è il tecnico Nevio Orlandi a fare il punto della situazione davanti ai microfoni della stampa:
Mister, che settimana ha affrontato il suo Barletta?
«Non è stata una settimana come le altre: è una gara play out, fondamentale per l'obiettivo salvezza. Tra l'altro giochiamo con una squadra a noi vicina e sappiamo cosa comporta un derby a livello mentale. Abbiamo lavorato come sempre».
Ci sono rischi dovuti alla presenza di tanti giovani senza particolare esperienza?
«E' un rischio che ci può stare, ma noi abbiamo cercato di non caricare troppo la squadra di responsabilità, restando coscienti dell'importanza dell'obiettivo».
Cosa ne pensa dell'incontro con la tifoseria?
« Positivo, abbiamo condiviso le emozioni. La tifoseria ha dimostrato durante l'anno di essere molto vicina e matura. Tra una pacca ed un sorriso, credo sia stato un incontro positivo».
Che partita si aspetta?
« L'Andria è una squadra con buone qualità e più esperta della nostra. Conta l'aspetto mentale e l'applicazione del lavoro settimanale sul campo. I moduli? Conta l'equilibrio».
Partenza con svantaggio per la classifica finale della stagione regolare?
«Ne abbiamo parlato con la squadra e non temo ci sia il pericolo frenesia. Dobbiamo essere equilibrati mentalmente e sul campo, senza partire allo sbaraglio».
Cosco ha detto che viene a giocarsi la gara, ma lei non crede avrà atteggiamento guardingo?
«Il loro modo di giocare nell'arco del torneo è il seguente: verticalizzazioni e ripartenze veloci. Ci può stare che ci attendano. Comunque questa gara è un primo tempo: ci sarà il secondo ad Andria».
Rischio partita bloccata?
«Abbiamo svolto un lavoro progressivo, partendo dalla sistemazione della difesa, fino a divenire propositivi. Adesso giochiamo sempre per proporre una situazione di attacco. Chiaro, dipende anche dall'avversario, ma noi comunque saremo propositivi, pensando al fatto che il Play Out dura 180 minuti».
Testa bassa e "pedalare". Il Barletta è atteso dall'ultima salita, la più difficile. Non si può fallire l'obiettivo.
Mister, che settimana ha affrontato il suo Barletta?
«Non è stata una settimana come le altre: è una gara play out, fondamentale per l'obiettivo salvezza. Tra l'altro giochiamo con una squadra a noi vicina e sappiamo cosa comporta un derby a livello mentale. Abbiamo lavorato come sempre».
Ci sono rischi dovuti alla presenza di tanti giovani senza particolare esperienza?
«E' un rischio che ci può stare, ma noi abbiamo cercato di non caricare troppo la squadra di responsabilità, restando coscienti dell'importanza dell'obiettivo».
Cosa ne pensa dell'incontro con la tifoseria?
« Positivo, abbiamo condiviso le emozioni. La tifoseria ha dimostrato durante l'anno di essere molto vicina e matura. Tra una pacca ed un sorriso, credo sia stato un incontro positivo».
Che partita si aspetta?
« L'Andria è una squadra con buone qualità e più esperta della nostra. Conta l'aspetto mentale e l'applicazione del lavoro settimanale sul campo. I moduli? Conta l'equilibrio».
Partenza con svantaggio per la classifica finale della stagione regolare?
«Ne abbiamo parlato con la squadra e non temo ci sia il pericolo frenesia. Dobbiamo essere equilibrati mentalmente e sul campo, senza partire allo sbaraglio».
Cosco ha detto che viene a giocarsi la gara, ma lei non crede avrà atteggiamento guardingo?
«Il loro modo di giocare nell'arco del torneo è il seguente: verticalizzazioni e ripartenze veloci. Ci può stare che ci attendano. Comunque questa gara è un primo tempo: ci sarà il secondo ad Andria».
Rischio partita bloccata?
«Abbiamo svolto un lavoro progressivo, partendo dalla sistemazione della difesa, fino a divenire propositivi. Adesso giochiamo sempre per proporre una situazione di attacco. Chiaro, dipende anche dall'avversario, ma noi comunque saremo propositivi, pensando al fatto che il Play Out dura 180 minuti».
Testa bassa e "pedalare". Il Barletta è atteso dall'ultima salita, la più difficile. Non si può fallire l'obiettivo.