Anteprima da biancorosso "DOC": l'avvocato Sfrecola presenta Pontedera-Barletta

«Abbiamo perso la dignità, i calciatori cerchino almeno di salvare la faccia»

domenica 6 aprile 2014
Da ormai più di un lustro i nomi dell'avvocato Francesco Sfrecola e del Barletta Calcio rappresentano un connubio vincente: l'ex presidente onorario del club, in seno alla società biancorossa dall'inverno del 2006 e presidente in carica fino al settembre 2010, quando gli è subentrato l'oggi dimissionario Roberto Tatò, ha nel proprio palmarès due promozioni (in Seconda e in Prima Divisione) e rappresenta uno dei volti di punta dell'ambizioso progetto che il sodalizio di via Vittorio Veneto ha messo in atto nelle scorse annate. Ogni weekend di campionato, Francesco Sfrecola, da molti conosciuto in città come "il presidente", per aver legato il suo nome al periodo del ritorno nel calcio che conta, accompagnerà in questa annata sportiva i nostri lettori con le sue anteprime da "biancorosso DOC" sul turno che si va ad affrontare. Oggi pomeriggio il Barletta sarà atteso dalla trasferta di Pontedera, la "prima" delle tre partite con Marco Carrara in panchina:

«Abbiamo un bisogno matto di rivedere la luce, navighiamo a fari spenti da troppo tempo: con questo spirito andiamo a Pontedera dopo una settimana intensa, tra le più scure degli ultimi anni a Barletta. Sicuramente la scelta di tagliare con Martino, Orlandi e Mondilla è maturata a seguito di risultati deludenti e anche per calmare la piazza, davvero delusa da questa sequela di risultati. Posso capire la contestazione dei tifosi, anche io mi sono sentito umiliato dall'1-6 contro il Benevento. Ora resta da capire se e come sarà rescisso il contratto con il direttore generale, che a meno di rescissioni consensuali resterà valido fino alla sua naturale scadenza. Al momento si muove poco intorno alla società e al 30 giugno mancano meno di tre mesi: l'allarme è stato lanciato da Roberto Tatò, ma al momento siamo fermi all'idea di azionariato popolare lanciata dal club "I Biancorossi". Sicuramente è una interessante opportunità, ma utile da parte dei tifosi per ridestare l'ambiente e gli imprenditori locali a stare vicino alla squadra: sicuramente poco si può fare dal punto di vista economico e gestionale, stanti le cifre necessarie per gestire una squadra di Lega Pro. Si può trattare di una forma di supporto agli imprenditori e soci di maggioranza, ma non è la soluzione definitiva. In questo momento sono sinceramente preoccupato per il futuro del Barletta.

Domenica scorsa alle 17 ero avvilito, deluso, basito da una sconfitta maturata con dimensioni e forme imbarazzanti: ora sono finite le scuse anche per i giocatori, devono mettersi una mano sulla coscienza e dare tutto per provare a fare dimenticare quanto è successo. Hanno il dovere di farlo, professionalmente hanno il dovere di restituire dignità a loro stessi e all'ambiente. Mi è piaciuto l'esordio davanti ai microfoni di Marco Carrara, che in 9 mesi non aveva praticamente mai parlato: ha chiesto orgoglio e dignità, citando le famose tre C spagnole (corazon, cabeza e cojones, ndr). Ha 270 minuti per far salvare almeno la faccia al Barletta, e soprattutto per giocarsi una fetta di futuro nel mondo del calcio e anche magari in biancorosso. Spero solo di non dover assistere a umiliazioni come quella subita domenica contro il Benevento. I tifosi saranno anche a Pontedera, sono eccezionali in questo. Ma non meritano offese sul campo come avvenuto negli ultimi tempi. Come sempre, Forza Barletta
».

[Avv. Francesco Sfrecola]