Alla scoperta di Cascia, culla del Barletta 2014-2015

Qualche cenno sulla cittadina umbra sede del ritiro biancorosso

mercoledì 23 luglio 2014 12.09
A cura di Adriano Antonucci
"Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia stesso mare" cantava Mina nel 1963, nel pieno del boom economico italiano con il conseguente inizio della prosperità e delle vacanze come abitudine e non più come lusso. Anche se non si tratta di spiaggia, anche il Barletta calcio sembra sia intraprendendo un'abitudine estiva, quella del ritiro di Cascia, cittadina umbra in provincia di Perugia.

Dopo aver battezzato il Barletta di Orlandi nella stagione 2013-2014, la cittadina umbra famosa soprattutto per il santuario di Santa Rita e per il conseguente turismo religioso, sta facendo da culla ai primi passi del nuovo Barletta 2014-2015 targato Perpignano e Sesia. Per tutti i tifosi biancorossi che intendano recarsi a Cascia per seguire il ritiro biancorosso che è iniziato il 17 luglio e che terminerà il prossimo 31 luglio, può essere sicuramente utile qualche cenno per conoscere meglio la località umbra.

CASCIA
Cascia è un comune italiano di 3.261 abitanti a 650 metri sul livello del mare in provincia di Perugia, e fa parte della Comunità Montana Valnerina. Costituitasi in comune nel XII secolo, la città conosce il periodo di massimo splendore durante il medioevo, come gran parte delle città umbre. Dapprima sotto la dominazione delle signoria folignate, passò in seguito sotto il dominio di Federico II di Svevia, a seguire fu contesa senza successo dalle vicine città di Norcia, Leonessa e Spoleto. Fu elevata al rango di città nel 1596 da Papa Clemente VIII. Restò legata allo Stato della Chiesa tranne che durante il breve periodo napoleonico. Nel 1860 fu annessa, con tutta l'Umbria, al Regno di Sardegna, che il 17 marzo del 1861 divenne Regno d'Italia. Il territorio di Cascia presenta, insieme a quello di Norcia, il più alto livello di sismicità in Umbria. Nel corso della storia la cittadina è stata vittima di alcuni terremoti particolarmente distruttivi. Tra i più gravi quelli dell'autunno-inverno del 1300, del novembre del 1599 e del gennaio 1703. Quest'ultimo, particolarmente cruento, causò la morte di oltre 700 persone.

Il simbolo di Cascia è Santa Rita,al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457), monaca agostiniana beatificata nel 1627, i cui resti sono custoditi all'interno della basilica facente parte dell'omonimo santuario: ad esso è collegata il monastero di Santa Rita da Cascia. La festa della Rosa, il fiore simbolo di Santa Rita e del suo paese nativo, il borgo di Roccaporena, è tutta improntata ad una intensa meditazione. L'appuntamento è per la quarta domenica di giugno di ogni anno.