A tu per tu con Alessia Santeramo, campionessa under 18 di scacchi

«I periodi negativi non sono una sconfitta ma un punto di partenza. Ora penso alle Olimpiadi a Baku»

lunedì 1 agosto 2016
A cura di Rossella Vitrani
Ha iniziato a soli otto anni grazie ad un progetto scolastico ma ha subito compreso che gli scacchi non erano un semplice gioco, ma uno sport – ci tiene a precisarlo lei stessa – e a soli dieci anni di distanza si è guadagnata il titolo di campionessa italiana under 18 di scacchi. Determinata e costante si allena ogni giorno principalmente a casa conciliando l'attività scolastica con la sua più grande passione.

C'è chi ha parlato di un periodo di inattività e di partenza stentata. Raccontaci tu davvero come è andata.
«Non ho giocato per circa due mesi in competizioni ufficiali a causa dello studio per la maturità e ho avuto solo pochi giorni per prepararmi per il campionato italiano. Prima del campionato ho disputato un torneo nel week end tra il 15 e il 17 luglio e la mattina del 18 luglio da Bergamo mi sono diretta a Perugia. Alle ore 15:00 dello stesso giorno ho affrontato il primo turno. I primi tre turno sono stati difficilissimi e solo grazie alle due vittorie negli ultimi tre turni sono riuscita a vincere il titolo»

Tra i progetti futuri c'è il mondiale in Russia dal 20 settembre al 4 ottobre…
«Sì, sono felice di potervi partecipare ma sono proiettata all'olimpiade che si terrà a Baku dal 1 al 14 settembre. Le olimpiadi nel mondo degli scacchi si tengono ogni due anni. Si tratta della prima convocazione per un'olimpiade. L'anno scorso è arrivata la prima convocazione in assoluto in nazionale italiana ma era per l'europeo a squadre. Lì ho vinto la medaglia d'argento e ciò è stato decisivo per la convocazione di quest'anno»

Quali caratteristiche deve avere un ottimo giocatore di scacchi e cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere il tuo stesso percorso?
«Credo che un po' come in ogni sport è necessario l'impegno, la determinazione e la costanza. L'unico consiglio che posso permettermi di dare è considerare i periodi negativi non una sconfitta ma un punto di partenza»

Sembra dunque che nonostante la giovane età, la nostra Alessia abbia le idee piuttosto chiare perciò non ci resta che augurarle un grande in bocca al lupo per le prossime olimpiadi, che come quelle di Rio renderanno onore alla città di Barletta.