Zone d’ombra per gli ospiti del rifugio di Barletta: «Intervento tutt’altro che banale»

Il dott. Roberto Falcone, medico veterinario del canile di Barletta: «Un salto di qualità per la vita degli animali»

venerdì 17 luglio 2020 13.00
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
«Finalmente si migliorano ulteriormente le condizioni di vita degli ospiti del rifugio». Commenta così il dott. Roberto Falcone, medico veterinario del canile di Barletta, l'attività di manutenzione straordinaria eseguita da Bar.S.A., su indicazione dell'amministrazione, all'interno del rifugio comunale per cani.

Sono state, infatti, ampliate le zone d'ombra all'interno della struttura sia mediante la posa di teli ombreggianti nella zona a libera stabulazione, sia attraverso l'ampliamento delle tettoie nella zona di isolamento. «Questo, avviene grazie all'azione di Bar.S.A. e alle costanti attenzioni del Comune di Barletta che, insieme, stanno ponendo in essere una serie di accorgimenti per migliorare il benessere dei quasi 300 cani ospiti del rifugio».

«Non si tratta assolutamente di un intervento banale – evidenzia Falcone – ma di un importante salto di qualità per la vita degli animali ospiti del rifugio che per legge – ricorda – devono avere un posto ombreggiato all'interno dei canili».

L'ampliamento delle zone d'ombra garantirà agli ospiti del rifugio un riparo non solo dall'esposizione alle alte temperature estive, che potrebbe compromettere il loro comfort, ma anche dalle precipitazioni invernali.

«Esattamente come accade alle persone – spiega il dott. Falcone – gli animali, in assenza di zone d'ombra, possono essere esposti al cosiddetto "colpo di sole" o "colpo di calore". L'esposizione diretta ai raggi del sole e la difficoltà di trovare una zona d'ombra sotto cui ripararsi – prosegue il veterinario – potrebbe comportare anche disidratazione. Per questo, nel periodo estivo, i volontari frequentano ogni giorno la struttura, anche in compagnia del personale Bar.S.A., per fornire acqua anche 3 volte al giorno».

Positivo il giudizio espresso dall'esperto anche sull'attività legata alle adozioni e al soccorso degli animali vaganti, messa in campo da Bar.S.A.. «È merito della sensibilità del presidente Cianci verso gli animali. È chiaro che entrare in un rifugio comporta sempre un impatto negativo, perché vedere gli animali in gabbia non è mai bello – osserva Roberto Falcone – ma viene comunque garantita loro dignità e una buona qualità di vita. Hanno, ad esempio, un'alimentazione differenziata a seconda delle loro specifiche esigenze».

Un quadro complessivo, quello del rifugio comunale, che ben può definirsi un esempio virtuoso. «Con la nuova gestione, Bar.S.A. ha apportato notevoli migliorie per le condizioni non solo degli animali, ma anche del personale. Certamente, Barletta rappresenta un esempio virtuoso rispetto a molti altri Comuni che non hanno neanche un rifugio o che nulla fanno per il soccorso degli animali vaganti. Barletta, al contrario – conclude Falcone – ha organizzato anche un servizio di guardia medica per gli animali randagi».