Zone B5, Coalizione Civica: «Basta colate di cemento»
La nota di Carmine Doronzo e Michela Diviccaro
mercoledì 17 dicembre 2025
12.01
Coalizione Civica Barletta esprime forte preoccupazione e netta contrarietà rispetto alla scelta dell'Amministrazione comunale di portare in approvazione una delibera sulle cosiddette zone B5, che di fatto rappresenta una variante urbanistica mascherata e rischia di dare il via a una ulteriore espansione edilizia e consumo di suolo in una città già gravata da eccessivo sfruttamento del territorio.
Nel 2025 il Consiglio Comunale ha approvato una deliberazione che modifica la disciplina delle zone B5, aree che nella pianificazione urbanistica dovrebbero essere destinate a servizi per la comunità e verde pubblico. Secondo numerosi osservatori e associazioni ambientaliste, questa modifica non è una semplice rettifica interpretativa ma una variante urbanistica mascherata, che apre la porta a nuove edificazioni laddove la città ha urgente bisogno di spazi verdi, servizi pubblici, aree di socialità, infrastrutture sostenibili e qualità dell'abitare.
Questo avviene in netta opposizione e contraddizione con le linee di mandato del sindaco che parlavano di "Stop al consumo di suolo" così come in contraddizione con i suoi proclami che non solo ribadivano lo stop al consumo di suolo ma anche lo stop alla cementificazione selvaggia.
Oggi Barletta è ancora regolata da un Piano Regolatore Generale risalente al 1971, senza un Piano Urbanistico Generale (PUG) aggiornato e condiviso con la cittadinanza, strumento che sarebbe necessario per assicurare una visione di città coerente, sostenibile e programmatica. È inaccettabile che, a fronte di una pianificazione urbanistica fermatasi per decenni, si tenti di aggirare strumenti urbanistici di ampio respiro con interventi spot che favoriscono il mattone invece della qualità urbana.
Coalizione Civica Barletta sostiene una visione alternativa:
- un piano urbanistico moderno, partecipato e sostenibile, capace di dare risposte alle esigenze reali delle cittadine e dei cittadini;
- zero consumo di suolo inutile e devastante, con politiche di rigenerazione urbana, recupero di aree degradate e ampliamento di verde pubblico e servizi condivisi;
- il rafforzamento di servizi, spazi aperti e infrastrutture per una città più sana, accessibile e climatico-resiliente;
- una gestione trasparente e partecipata delle scelte urbanistiche, con coinvolgimento di associazioni, comitati di quartiere e movimenti civici.
Non è solo una questione tecnica: è una scelta di civiltà. Barletta non ha bisogno di nuove colate di cemento, ma di uno sviluppo urbano di qualità, rigenerazione, tutela dell'ambiente e maggiore vivibilità per tutte e tutti.
Coalizione Civica Barletta ribadisce la propria contrarietà alla proposta di delibera sulle zone B5 così come presentata e invita l'Amministrazione a fermarsi, fare un passo indietro e procedere alla vera stesura di un Piano Urbanistico Generale aggiornato e condiviso con la città.
Barletta merita una visione urbana sostenibile, coraggiosa e rispettosa del territorio, non scorciatoie che aprono solo alla speculazione edilizia e al consumo di suolo.
Nel 2025 il Consiglio Comunale ha approvato una deliberazione che modifica la disciplina delle zone B5, aree che nella pianificazione urbanistica dovrebbero essere destinate a servizi per la comunità e verde pubblico. Secondo numerosi osservatori e associazioni ambientaliste, questa modifica non è una semplice rettifica interpretativa ma una variante urbanistica mascherata, che apre la porta a nuove edificazioni laddove la città ha urgente bisogno di spazi verdi, servizi pubblici, aree di socialità, infrastrutture sostenibili e qualità dell'abitare.
Questo avviene in netta opposizione e contraddizione con le linee di mandato del sindaco che parlavano di "Stop al consumo di suolo" così come in contraddizione con i suoi proclami che non solo ribadivano lo stop al consumo di suolo ma anche lo stop alla cementificazione selvaggia.
Oggi Barletta è ancora regolata da un Piano Regolatore Generale risalente al 1971, senza un Piano Urbanistico Generale (PUG) aggiornato e condiviso con la cittadinanza, strumento che sarebbe necessario per assicurare una visione di città coerente, sostenibile e programmatica. È inaccettabile che, a fronte di una pianificazione urbanistica fermatasi per decenni, si tenti di aggirare strumenti urbanistici di ampio respiro con interventi spot che favoriscono il mattone invece della qualità urbana.
Coalizione Civica Barletta sostiene una visione alternativa:
- un piano urbanistico moderno, partecipato e sostenibile, capace di dare risposte alle esigenze reali delle cittadine e dei cittadini;
- zero consumo di suolo inutile e devastante, con politiche di rigenerazione urbana, recupero di aree degradate e ampliamento di verde pubblico e servizi condivisi;
- il rafforzamento di servizi, spazi aperti e infrastrutture per una città più sana, accessibile e climatico-resiliente;
- una gestione trasparente e partecipata delle scelte urbanistiche, con coinvolgimento di associazioni, comitati di quartiere e movimenti civici.
Non è solo una questione tecnica: è una scelta di civiltà. Barletta non ha bisogno di nuove colate di cemento, ma di uno sviluppo urbano di qualità, rigenerazione, tutela dell'ambiente e maggiore vivibilità per tutte e tutti.
Coalizione Civica Barletta ribadisce la propria contrarietà alla proposta di delibera sulle zone B5 così come presentata e invita l'Amministrazione a fermarsi, fare un passo indietro e procedere alla vera stesura di un Piano Urbanistico Generale aggiornato e condiviso con la città.
Barletta merita una visione urbana sostenibile, coraggiosa e rispettosa del territorio, non scorciatoie che aprono solo alla speculazione edilizia e al consumo di suolo.