Zona 167, lasciare l’auto in strada non è mai stato così pericoloso

Cosa consigliano le autorità in caso di furto o tentato scasso

lunedì 2 marzo 2015
A cura di Viviana Damore
Parcheggiare l'auto in strada non è mai stato così pericoloso come nella zona 167 di Barletta. Ultimamente infatti numerosi lettori ci hanno segnalato tentavi di scasso - o furti ben riusciti - di auto parcheggiate prevalentemente nei quartieri periferici della città. Non possiamo, proprio a questo scopo, dimenticare il grave episodio registrato poche settimane fa quando, alle prime luci dell'alba, fu incendiata l'automobile di Savino Filannino, comandante della Polizia Municipale di Barletta, residente proprio nella 167.

Lo scorso settembre la nostra provincia si classificò inoltre al secondo posto tra le zone maggiormente interessate dai furti di autovetture, nella classifica pubblicata dal Sole 24 Ore. Questo, oltre a destare grande preoccupazione, suscita ancor più stupore se si considera che tali classifiche vengono elaborate attenendosi agli episodi denunciati, tralasciando quindi le sventure subite dai cittadini senza che vengano dichiarate presso le autorità di competenza.

Fattore importantissimo, ma spesso trascurato, è proprio infatti l'atto di denuncia. In un colloquio con la Polizia di Stato di Barletta abbiamo appreso quanto spesso sia fondamentale che i cittadini riportino alle autorità anche i frequenti episodi di "tentato scasso". In molti ritengono superfluo riferire di aver trovato la propria autovettura con il finestrino rotto o con la serratura scassata. Altri ancora evitano persino di riportare alle autorità anche casi di tentativi di scasso con meccanismi antifurto completamente distrutti, quali block shaft, block sistem o altri simili. Come riferitoci dagli agenti della Polizia di Stato e dei Carabinieri di Barletta, è importantissimo esporre anche quelli che sembrano dettagli o fatti trascurabili, in quanto spesso si possono fornire, in questo modo, quadri delle situazioni criminali nelle varie zone della città, conferendo quindi un grande aiuto alle autorità, sia nel momento del controllo e del monitoraggio che al tempo stesso nell'ambito delle investigazioni.

Sta prendendo piede in questi ultimi mesi la "moda" della denuncia tramite i social network e non possiamo negare che spesso mezzi virtuali come Facebook siano efficaci e immediati anche nella risoluzione di piccoli rebus investigativi; ricordiamo infatti come proprio il social network per eccellenza abbia contribuito alla risoluzione delle indagini che hanno portato all'arresto degli aggressori del capogruppo del PD Pasquale Ventura. Talvolta però alcuni mezzi sono utiili ma inefficaci se non coadiuvati all'utilizzo delle regolari procedure di denuncia.

Oltre ciò, non va tralasciata l'importanza di evitare l'acquisto di pezzi di ricambio da rivenditori non autorizzati: spesso dietro attività apparentemente innoque si nascondono organizzazioni di riciclaggio di pezzi di auto rubate. Ricordiamo quindi ai nostri lettori quanto sia importante e al tempo stesso molto semplice contattare le autorità in caso di tentato o avvenuto furto, telefonando ai numeri d'emergenza 112 per i Carabinieri Pronto Intervento e il 113 Polizia di Stato.