Vicenda Lidl, il sindaco di Barletta striglia i dirigenti: «Dovevate informarmi»

«Non è possibile che il sottoscritto sia stato tenuto da voi completamente all'oscuro»

sabato 10 aprile 2021 13.35
A cura di La Redazione
Infuria anche tra le mura di Palazzo di città la polemica sulla realizzazione di un supermercato ai piedi del castello. Questa volta ad intervenire è direttamente il primo cittadino che si scaglia in una lettera contro i dirigenti, rei di non aver comunicato quanto stesse accadendo all'amministrazione.

La politica avrebbe «potuto dare un indirizzo diverso dal vostro formale operato», si legge nel testo firmato da Cannito e inoltrato nella giornata di ieri alla dirigenza.

«Egregi Dirigenti - scrive il sindaco - in riferimento ai lavori di cui all'oggetto, se e vero che il D.lgs n. 165/2001 vi attribuisce il potere della gestione delle procedure degli atti amministrativi, è pur vero che per la vostra esperienza professionale avreste dovuto sapere che provvedimenti autorizzativi di così grande impatto sociale - politico - urbanistico e paesaggistico non possono essere rubricati a semplici atti burocratici - gestionali endo-procedimentali che non devono dare nessun conto al vertice politico.

II Sindaco doveva essere informato. Non è possibile che il sottoscritto Sindaco pro-tempore della città di Barletta sia stato tenuto da voi completamente all'oscuro delle istanze e delle relative autorizzazioni e debba conoscere la vicenda dai social la domenica sera del 28 marzo 2021. L'Amministrazione Comunale che ha ricevuto il mandato di amministrare la città dai cittadini non può pagare in termini di critica politica a causa della vostra insensibilità, e della perenne conflittualità esistente tra gli uffici e i dirigenti.

È certo che se l'avesse saputo per tempo avrebbe potuto dare un indirizzo politico diverso dal vostro formale operato, meramente burocratico. Ritengo, pertanto - conclude Cannito - l'omessa informazione non solo una offesa istituzionale ma anche un grave comportamento dirigenziale da censurare che non può essere in alcun modo giustificato».