Verso la riforma del terzo settore: ieri il convegno del PD a Barletta

Volontariato, associazionismo, fondazioni e imprese sociali non terzo ma primo settore

sabato 14 giugno 2014 11.12
A cura di Viviana Damore
"Esiste un'Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone. E' l'Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell'associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Lo chiamano terzo settore ma in realtà è il primo". Con queste parole il Presidente del Consiglio Matteo Renzi delinea chiaramente la prospettiva del Governo nel perseguire la riforma del terzo settore, attraverso l'elaborazione e la stesura di punti fondamentali a cui anche i cittadini sono stati chiamati a collaborare, attraverso la predisposizione di un apposito indirizzo email terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it.

Si è svolto infatti la scorsa sera il convegno presso la Sala Consiliare del Teatro Curci di Barletta, organizzato dal PD BAT, attraverso il quale gli ospiti hanno presentato, ai pochi convenuti, quali sono gli obiettivi da perseguire per poter giungere, attraverso una ricercata riforma del terzo settore, ad un miglioramento della nazione a livello lavorativo e amministrativo. Hanno introdotto la serata Franco Ferrara, segretario del PD di Barletta e Donato Piccinino, consigliere comunale per il PD a Trinitapoli. E' intervenuto ad illustrare le linee giuda della proposta di riforma, l'Onorevole Edoardo Patriarca della Commissione affari sociali alla Camera e presidente del Centro Nazionale di Volontariato. Tra i convenuti erano presenti esponenti dell'associazionismo barlettano e del volontariato, oltre che rappresentanti di giunta e consiglieri comunali. L'Onorevole Patriarca ha illustrato approfondendo ampiamente i principali cambiamenti che il governo Renzi intende attuare nella riforma del mondo associazionistico e del volontariato. Tra i punti cardine della proposta di riforma le principali linee giuda, tra cui:

Volontà di ricostruire le fondamenta giuridiche dello Stato, superando le vecchie dicotomie tra pubblico e privato, tra Stato e mercato, per meglio definire in modo chiaro l'identità, non solo giuridica, del terzo settore; valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale attraverso la collaborazione, per il sostegno del terzo settore, dei pubblici poteri e di soggetti operanti nel privato solidale; garantire il decollo dell'impresa sociale, arricchendo il panorama delle istituzioni economiche e sociali dell'Italia, nella coesione tra capitalismo e solidarietà; favorire la creazione di un Servizio Civile Nazionale, come opportunità di servizio alla comunità e leva umana da affiancare nel sostegno del Paese al servizio militare; stabilire con chiarezza e trasparenza le forme di sostegno economico, pubblico e privato, degli enti del terzo settore. Il Governo nelle due prossime settimane predisporrà il disegno di legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 27 giugno 2014.
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione
Verso la riforma del terzo settore, convegno presso la Sala Consiliare © Enrico Gorgoglione