Urbanistica, Antonio Divincenzo: «Una città incapace di affrontare le sfide della contemporaneità»

La nota dell'ex vicesindaco ed esponente del Partito Democratico

lunedì 22 dicembre 2025 11.37
«Le recenti cronache locali ci descrivono una città incapace di affrontare le sfide della contemporaneità. Urbanistica ovvero programmare alle condizioni più favorevoli le esigenze delle persone, delle attività produttive, della socialità. Bene, anzi male per la nostra città che negli ultimi anni ha visto un'amministrazione impegnata solo nelle beghe politiche di una coalizione eterogenea sommatoria solo di consenso non di classe dirigente che continua ad alimentare la stasi e non la programmazione», si legge in una nota di Antonio Divincenzo del Partito Democratico.

«Pug, Pums nessuna traccia nonostante la presenza di alcuni componenti che pontificando dimenticano che in passato hanno militato nel centrosinistra, in quel centrosinistra virtuoso che ha dato la possibilità a migliaia di barlettani di avere una casa ad un costo accessibile e non a prezzi esorbitanti! Si poteva fare meglio vero una città con più servizi verde ma si può recuperare. Ci si chiede che barletta vogliamo? Una barletta moderna che guardi alle sfide del futuro o una Barletta che guarda agli anni delle Speculazioni edilizie che furono! Si, si chiamano speculazioni alcuni interventi già effettuati, grazie alla debolezza della politica, si tolgono standard (verde, scuole, parcheggi, uffici) in favore di tutti, si costruiscono palazzi in favore di pochi. Dovremmo chiederci dove il centrodestra locale vuole portare la nostra città? Non vorrei che la nuova urbanistica creativa sia impegnata nel togliere servizi dalla litoranea di Levante, alberghi, ristoranti in una fantomatica rigenerazione magari sostituendoli con ville! La nuova Barletta turistica», aggiunge.

«La due delibere urbanistiche, all'ordine del giorno dell'ultimo consiglio, sono in contraddizione tra di loro, tra il Piano Casa che serve a rigenerare la città, le B5 invece a costruire nuova edificazione su aree destinate a standard mai espropriate. Servono nuovi alloggi in città, con un calo demografico così marcato?».

«Ora si spera che si aprire una discussione franca, anche dura, sulla visione di città tra le forze politiche di maggioranza e minoranza. Maggioranza che dovrebbe avere la saggezza su scelte così impattanti per la città di non imporre solo i freddi numeri di lavorare a provvedimenti complessivi e non a varianti mascherate, in un momento storico per la città dove la denatalità ci suggerisce che non servono nuove costruzioni ma riqualificazioni, rigenerazioni. Invece per le forze di Opposizione di portare avanti quella mole di lavoro notevole che fu del centrosinistra virtuoso, su piani urbanistici e non solo che davano una traccia alla nuova Barletta, sfidando le forze politiche tutte ad un confronto costruttivo. Si spera ma non sarà cosi anche perché è difficile pensare che chi candidamente ha dichiarato "cemento c'era e cemento ci sarà" possa favorire una discussione così complessa - conclude - Perché tanta fretta? Dopo le elezioni regionali è forse iniziato per qualcuno, il tempo dell'arroganza? Si iniziano a pagare le promesse elettorali a danno di tutti, soprattutto della Città? Il sindaco può permettersi che la città subisca l'ennesimo sfregio urbanistico?»