Unioni civili, Arcigay Bat condanna l'ambiguità del Consiglio Comunale

«Disgustati dall'atteggiamento della maggioranza»

domenica 26 ottobre 2014
In seguito alla polemica che si è scatenata nei recenti giorni sulla lentezza di approdo di alcune delibere in consiglio comunale, il comitato territoriale Arcigay Bat "Le mine vaganti" ha diramato una nota di commento in cui esprime «il suo disgusto per l'atteggiamento della maggioranza del Consiglio Comunale di Barletta che sta facendo di tutto per dilazionare su tematiche come unioni civili e ius soli, punti sui quali tutti i partiti di maggioranza (Partito Democratico compreso) hanno chiesto il voto ai cittadini durante l'ultima campagna elettorale. E ci sorprende soprattutto la contrarietà di alcuni suoi esponenti, come il consigliere comunale e regionale Filippo Caracciolo, nonostante a livello nazionale il premier e segretario PD Renzi abbia pubblicamente dichiarato di voler legiferare sulle civil partnership secondo il modello tedesco. Sarà un caso che le elezioni regionali siano alle porte e che gli scranni al Consiglio Regionale siano diminuiti di venti unità? Forse Caracciolo teme che l'approvazione dei due provvedimenti (ius soli e registro delle coppie di fatto) possa compromettere la sua rielezione, proprio perché partoriti da una commissione presieduta da un altro consigliere PD?».

«Pari responsabilità hanno poi tutti quei consiglieri che a parole si sono sempre schierati dalla nostra parte, ma che nei fatti non si sono mai interessati davvero della vicenda: ne è prova il fatto che nessuno dei capigruppo di maggioranza si sia degnato di rispondere alla missiva in cui chiedevamo delucidazioni in merito all'iter del registro. Siamo stanchi di sentirci ripetere le solite dichiarazioni di circostanza e poi di vederci sbeffeggiati da rappresentanti cittadini dal comportamento, nel migliore dei casi, poco trasparente, ma non così tanto da non far valere le nostre ragioni nelle sedi e nelle modalità che riterremo opportune. Arcigay Bat non intende arrendersi, ma si limita a registrare il fatto che la città è preda da tempo immemore di personaggi che limitano la crescita politica, culturale e sociale di Barletta».