Un treno intitolato a Pietro Mennea: cos'è in realtà l'ETR 1000?

Tutto è bene quel che finisce bene, ma il DEF desta ancora preoccupazione

sabato 2 maggio 2015
A cura di Viviana Damore
L'ETR 1000 ha fatto molto parlare di sé in questi giorni, degno della celebrità del nome che porta. Il Frecciarossa intitolato al nostro conterraneo Pietro Mennea ha destato grandi polemiche, poichè inizialmente non era previsto un suo passaggio nella città natale del campione a cui è stato dedicato. Ha espresso il suo grande rammarico per la vicenda Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, dichiarando quanto fosse scorretto vivere in un Italia divisa in due rispetto all'alta velocità.

In seguito all'avvicendarsi della discussione, l'Amministrazione comunale di Barletta, d'intesa con la Fondazione Pietro Mennea, ha proposto che l'ETR 1000 facesse tappa nella nostra città, onorando la Freccia del Sud. Proprio ieri è giunta infatti la risposta positiva dell'Amministratore delegato di Ferrovie Italiane, Michele Elia, che ha convenuto su come il viaggio a Barletta, del treno ad altissima velocità, possa essere svolto in occasione del "Mennea Day" quindi il 12 settembre, giorno dell'anniversario del record mondiale sui 200 metri, conquistato dal velocista barlettano.

Il treno, costruito dall'azienda AnsaldoBreda, per Ferrovie dello Stato, potrebbe raggiungere una velocità massima di 400 km/h, ed è inoltre predisposto a percorrere anche tratte europee. Il gioiello aerodinamico della tecnologia made in Italy è stato costruito con strutture d'avanguardia per ottenere importanti risultati sul risparmio energetico e si configura come il treno più veloce, di quelli prodotti in serie, in Europa, con la migliore accelerazione e al contempo sistemi di movimento silenziosi. Una serie di servizi come l'isolamento termoacustico, l'illuminazione a led, sistema di climatizzazione e un vano ristorazione, contribuiscono a farne promotore di un primato di genere tutto italiano.

Il 25 aprile scorso, c'è stato inoltre il debutto del treno sulla tratta Milano-Roma, percorsa con successo in 2 ore e 40 minuti, trasportando a bordo il neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le Ferrovie dello Stato hanno annunciato che i primi quattro convogli entreranno in servizio dal prossimo 14 giugno, in corrispondenza con l'Expo 2015 e si vocifera che i tempi di percorrenza della tratta Roma-Milano, possano ulteriormente ridursi scendendo fino alle 2 ore in tutto. Desta grande preoccupazione l'inversione di rotta del DEF (Documento di economia e finanza): secondo la nuova bozza presentata dall'allegato infrastrutture, successiva a quella dell'ex ministro Maurizio Lupi, dovrebbe essere prevista una pesante riduzione delle grandi opere e a farne le spese, tra le altre, sembra sarà anche l'alta velocità Napoli-Bari.

Tra tecnici del settore in molti disapprovano l'imminente passaggio del convoglio in terra meridionale, in quanto le nostre linee, stando all'attuale situazione, "non permetterebbero lo sfruttamento completo delle caratteristiche di un treno del genere". Non resta che chiederci: per quale motivo il Sud non dovrebbe meritare un potenziamento delle infrastrutture, capaci quindi di agevolare la circolazione e conseguentemente di aumentare turismo ed esportazioni?