Un bambino di nome Pietro Mennea diventa freccia del sud in via Chieffi

Secondo giorno di riprese, tanti i curiosi per la fiction Rai

venerdì 6 giugno 2014 19.51
A cura di Mario Sculco
Una Lancia Aurelia, una Fiat 500 d'annata, ma anche manifesti comunali dal sapore retrò, locandine sbiadite di film western e campagne di adesioni a partiti politici ormai scomparsi. E in tutto ciò un piccolo furetto, sfuggente come un fulmine; consegnava pacchi ma pensava alla velocità.

Dopo una prima fase di riprese nei pressi del piazzale del castello svevo, trasformato per l'occasione in uno scenario anni '50, le riprese della fiction firmata Rai "La freccia del Sud" dedicata alla vita dell'atleta barlettano Pietro Mennea, si sono trasferite in via Chieffi, a pochi metri dallo stadio "Lello Simeone", storico protagonista di alcuni episodi della vita vera di Mennea, nell'infanzia e nell'adolescenza.

All'ombra del viale alberato, svuotato da modernità e passanti (ma non da tanti curiosi), sono state registrate le immagini di un piccolo Pietro Mennea, sfuggente e veloce, quando il desiderio di fare atletica si sviluppava solo nel guardare altri coetanei praticarla. Il piccolo velocista aveva già buone capacità, non ultima quella di sapersi infilare attraverso un'inferriata ritorta, e penetrare nel campo sull'amata pista d'atletica sotto gli occhi attenti della troupe e del regista Ricky Tognazzi (di ritorno a Barletta con sua moglie, molti lo ricorderanno come uno degli ultimi Ettore Fieramosca). Si ricrea per tutti la magia del cinema.

Nell'attesa che le riprese ambientate a Barletta vengano terminate nella giornata di domani, una piccola anticipazione ai cronisti di BarlettaViva: la fiction potrebbe essere messa in onda nel primo trimestre 2015, probabilmente in occasione dell'anniversario della scomparsa del grande campione che i barlettani osannano ma che in vita non hanno tributato come quel piccolo furetto avrebbe meritato.