Turismo a Barletta, Pasqua tra luci e ombre

Occupazione al 50%, ma crescono i visitatori stranieri. Siti culturali affollati, prenotazioni basse per i prossimi ponti

mercoledì 23 aprile 2025 14.34
«Barletta non deve essere una cenerentola da scoprire per caso, ma una meta riconosciuta e scelta». È l'auspicio di Raffaele Rizzi, presidente dell'associazione Barletta Ricettiva, al termine del weekend di Pasqua che, tra luci e ombre, ha offerto uno spaccato eloquente del turismo cittadino.

Presenze brevi, occupazione delle strutture ricettive ferma attorno al 50-60% e un'affluenza significativa nei principali siti culturali: questo il bilancio delle festività pasquali a Barletta. La Pinacoteca De Nittis e il Castello hanno registrato un buon flusso di visitatori, tra italiani e stranieri, attratti anche dalla mostra temporanea inaugurata a fine marzo. Oltre 150 sono stati gli ingressi a Palazzo della Marra, circa 500 sono stati, invece, gli ingressi registrati al Castello, sede del museo civico e del lapidarium. A questi dati vanno aggiunti gli 88 turisti che nei giorni di Pasqua e Pasquetta si sono rivolti all'ufficio informazioni e accoglienza turistica di corso Garibaldi.

Un dato, quello degli ingressi nei luoghi della cultura, che si affianca a una domanda turistica ancora incerta e frammentata, soprattutto da parte del pubblico italiano. Diversa invece la dinamica per i visitatori stranieri, che rappresentano circa la metà del totale, segno di un crescente interesse internazionale per il patrimonio artistico e storico del territorio.

Guardando ai prossimi ponti primaverili, le previsioni restano caute: le prenotazioni per il 25 aprile e il 1° maggio si aggirano intorno al 40%. Una situazione che, secondo Barletta Ricettiva, conferma l'urgenza di una strategia turistica più strutturata e condivisa, capace di dare continuità e respiro all'offerta locale.