Trovato ordigno bellico in mare, dichiarato pericolo per l'incolumità pubblica

La Marina Militare lo fa brillare nelle acque antistanti il castello di Trani. La zona di mare è tornata liberamente fruibile

lunedì 21 giugno 2010
In meno di 24 ore dalla segnalazione alla Guardia Costiera il nucleo SDAI della Marina Militare, con l'ausilio della motovedetta CP539, ha individuato, rimosso e fatto brillare un residuato bellico di fronte alla costa a nord di Trani. L'ordigno, un proiettile di grosso calibro PGC, era adagiato a quasi 7 metri sul fondo del mare, a 800 metri dal litorale nord di Trani, nei pressi del castello svevo, a 0,7 miglia dal molo di San Nicola, ed era da considerarsi pericoloso per la pubblica incolumità.

Dopo aver segnalato la sua presenza alla Prefettura di Bari, quest'ultima ha chiesto al Comando in Capo della Marina Militare di Taranto l'invio del personale specializzato nel brillamento, avvenuto sotto il controllo della della Guardia Costiera che ha garantito lo sgombero dello specchio acqueo interessato. Dieci i militari complessivamente impegnati nell'operazione. Subito dopo è cessato l'allarme e la zona di mare è tornata liberamente fruibile.

Il tutto è stato coordinato dall'ufficio circondariale marittimo di Barletta.
Ordigno bellico fatto brillare
Ordigno bellico fatto brillare
Ordigno bellico fatto brillare
Ordigno bellico fatto brillare
Ordigno bellico fatto brillare
Ordigno bellico fatto brillare