Tragedia annunciata o infausta fatalità: il crollo di via Roma farà discutere

5 morti, in sintesi la disgrazia avvenuta a Barletta. Eroismo dei soccorritori, incertezze sulle cause

martedì 4 ottobre 2011 07.00
Sono ormai 20 ore che vigili del fuoco, esercito, forze dell'ordine e volontari lavorano alle macerie del crollo che alle ore 12:22 di ieri mattina ha coinvolto la palazzina di via Roma: un crollo che ha sconvolto l'intera città, e che è subito rimbalzato alla cronaca nazionale.

Una palazzina antica. Interessata dal crollo è stata una costruzione di tre piani, un antico edificio residenziale risalente ai primi anni del '900, precisamente fra via Roma e via Mura Spirito Santo: il complesso era costituito da alcuni appartamenti e un laboratorio di confezione, situato al piano terra. Al momento del crollo nell'edificio si trovavano i residenti negli appartamenti del piani superiori, fra cui una donna incinta al quinto mese di gravidanza, e gli operai e le operaie del laboratorio, intenti nel lavoro.

Non sono ancora chiare le cause del crollo. La ragione più plausibile sembra un cedimento strutturale, dovuto alla longevità della costruzione, aggravata dalle piogge intense degli scorsi giorni, mentre è stata totalmente scartata l'ipotesi del crollo in seguito a fuga di gas, ipotizzata nei primi momenti. Si suppone anche che siano state alcune vibrazioni dovute alle ruspe impiegate nei lavori in corso della palazzina adiacente, da tempo segnalata come pericolante e puntellata per garantirne la stabilità in attesa nella messa in sicurezza. Paradossalmente invece, il crollo ha interessato l'edificio accanto, che fino ad oggi non mostrava particolari segni di instabilità, pur essendo un palazzo parecchio datato: solo lo scorso venerdì i proprietari ne avevano richiesto un sopralluogo da parte dei vigili urbani per una perizia di stabilità. Ma la tragedia ha impedito qualsiasi prevenzione che avrebbe potuto evitare il drammatico episodio di oggi. Le costruzioni di quell'isolato, tutte molto antiche, sono addossate l'una sull'altra, e probabilmente l'abbattimento dell'edificio adiacente ha in parte provocato il cedimento strutturale alla base del crollo. Quindi un incidente – quasi – annunciato.

Il crollo è stato improvviso. Alcuni residenti raccontano di aver sentito scricchiolii e vibrazioni, poi i testimoni oculari hanno assistito all'accartocciamento del palazzo su sé stesso e alla caduta delle macerie che hanno sollevato un enorme polverone bianco perdurato per diversi minuti. I tufi e i calcinacci si sono riversate sulla strada, colpendo alcune automobili in parcheggio e interessanto alcuni passanti e cittadini in auto.

La tragedia e la solidarietà. Immediatamente la notizia dell'accaduto è stata rilanciata dai media e dalle numerose testate giornalistiche nazionali e locali, tanti giornalisti e passanti si sono riversati sul luogo dell'incidente, e la prima reazione è stata la solidarietà. Contestualmente all'arrivo della polizia e delle prime forze dell'ordine, è partita la mobilitazione spontanea di tanti passanti che, coinvolti emotivamente dallo scenario catastrofico, hanno cominciato a scavare a mani nude. Dopo altri minuti sono arrivati i Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, l'Esercito dell'82° Reggimento Fanteria, Protezione Civile, la Guardia di Finanza, i SAF (Speleo-Alpino-Fluviale), operatori del 118, i Carabinieri, gli scout dell'Agesci, oltre al prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani Carlo Sessa. Presente anche, oltre a vari esponenti del mondo politico, il sottosegretario all'interno, Alfredo Mantovano.

La curiosità di tutta la città. Insieme ai soccorritori, tanta - forse troppa - è stata la curiosità dei cittadini che sono accorsi sul luogo dell'incidente. Centinaia di passanti si sono riversati lungo via Roma e via Mura Spirito Santo, per osservare l'andamento della vicenda e seguire da vicino i soccorsi, in una immensa solidarietà morale. Tanta l'apprensione nei momenti di scavo, tanta la speranza e i timori ogni qual volta si diffonde la notizia di un ritrovamento.

Bilancio drammatico. Sotto le macerie e i tufi della palazzina crollata, fino alla notte si nutrivano legittime quanto flebili speranze sui dispersi, mentre divergenti giungevano notizie sui superstiti e i feriti: dopo le conferme dei primi salvataggio (tra cui quello della giovane donna incinta di cinque mesi, fra le prime notizie trapelate sul posto, a rincuorare i soccorritori) il dramma del tempo che lentamente passava e spegneva le residue speranze. Gli aggiornamenti, infatti, sono emersi alla luce lentamente come i sopravvissuti salvati dai tanti soccorritori ma anche dei tanti corpi estratti senza vita. Si resta tutti in attesa di un bilancio ufficiale, che conosceremo soltanto al termine dei lavori di soccorso e delle cure ospedaliere per i superstiti, per una situazione che molti avrebbero voluto tornasse alla normalità ma che invece ha generato un esito drammatico che farà discutere.

Disastro colposo e omicidio
La Procura di Trani ha avviato un'inchiesta penale sul crollo avvenuto questa mattina a Barletta. L'indagine e' seguita in prima persona dal procuratore capo, Carlo Maria Capristo, oltre che dal pm Giuseppe Maralfa. Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Occorrera' prima effettuare le verifiche del caso, ma l'ipotesi di reato ipotizzato e' disastro colposo e omicidio plurimo.

Barlettalife continua ad aggiornare la cronaca in diretta dal luogo del crollo.
Crollo in via Roma, i soccorsi
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Non ci si capacita ancora. Non ci si capacita di come al giorno d'oggi un palazzo possa crollare, seppur antico, nella centralissima Via Roma (il palazzo si affaccia anche su Via Mura Spirito Santo). In lacrime i passanti.

Il crollo ha interessato un'immobile di tre piani con all'interno un laboratorio di confezione. Tuttora le sirene di ambulanze e forze dell'ordine stanno tagliando la città e sono udibili da più parti. Il grave accadimento è avvenuto precisamente alle 12:22. Grande il fermento di passanti e forze dell'ordine. I soccorritori giunti immediatamente sul posto stanno sgombrando le macerie aiutati da cittadini volenterosi che ormai da ore stanno scavando a mani nude per intravedere uno spiraglio di speranza, con scene di straordinaria umanità.